LUDOVICO EINAUDI ALLO SMERALDO ALLE 21.00

Il successo di Einaudi è nella miscela di suoni classici e d’avanguardia che creano una musica introspettiva, meditativa, di grande atmosfera. In Europa ha venduto oltre 750.000 copie e si è esibito in alcuni dei teatri più prestigiosi, tra cui La Scala di Milano, il Barbican di Londra, la Philarmonic Hall di Liverpool, la Philarmonie di Berlino, e Le Trianon di Parigi. Il tour europeo di Divenire, oltre 80 date, si è concluso trionfalmente nel novembre 2007 con un concerto sold out alla Royal Albert Hall di Londra, dove tornerà a marzo del prossimo anno. Nel 2008 ha suonato anche negli USA, in Giappone e in India.  La sua prolifica carriera di compositore per il cinema gli è valsa prestigiosi riconoscimenti.  Fra gli ultimi ha musicato This is England (2008) di Shane Meadows, miglior film britannico ai BIFA e Dirt di Bill Benenson, selezionato al Sundance  Festival del 2009. Le collaborazioni con grandi artisti provenienti dalle più diverse tradizioni musicali – Ballakè Sissokò, Rodrigo Leao, Mercan Dede, Paolo Fresu e Djivan Gasparyan – ne hanno fatto un interprete di una nuova world music per pianoforte che integra sonorità etniche e melodie classiche. La sperimentazione musicale di Einaudi l’ha visto protagonista di numerose incursioni anche nel mondo dell’elettronica, dal progetto Transient con Armin Linke, alla collaborazione con i tedeschi To Rococo Rot , fino al recente side project Whitetree, con cui ha pubblicato l’album “Cloudland” nel maggio 2009. Per parlare del progetto è stato ospite per una lunga intervista e una performance live da Chris Douridas nella famosissima radio KCRW a Los Angeles ( www.kcrw.com).

Le sue composizioni rappresentano un esempio di musica trasversale, autentico ponte tra la musica classica e il pop. Einaudi è stato l’unico artista di musica classica a partecipare alla prima edizione dell’Itunes Festival accanto a gruppi rock come Oasis, Placebo e Franz Ferdinand. Divenire del 2007, è ancora in classifica tra gli  album più venduti dell’Itunes Music Store.

 Le atmosfere ambient si prestano ad essere utilizzate per spot pubblicitari di forte impatto. Fly, dall’album Divenire, è stata scelta come tema ufficiale per i prossimi playoff dell’NBA. Orange, compagnia telefonica francese e American Airlines si sono avvalse delle musiche di Einaudi, mentre Primavera, sempre da Divenire è stata inserita all’interno del trailer del film The reader (2009). La pagina MySpace di Ludovico Einaudi riscuote grande successo con oltre 2000 contatti al giorno.   

BIOGRAFIA 

Ludovico Einaudi, compositore e pianista.La sua musica affonda le radici nella tradizione classica con l'innesto di elementi derivati dalla musica pop, rock, folk e contemporanea. Le sue melodie, profondamente evocative e di grande impatto emotivo, lo hanno reso oggi uno degli artisti più apprezzati e richiesti della scena europea.A seguito del suo ultimo album, Divenire (Decca 2006, Disco d'Oro in Italia), ha fatto un tour europeo di oltre 80 tappe, culminato nel novembre del 2007 con un concerto alla Royal Albert Hall di Londra davanti a 4000 persone.Nel 2008 ha tenuto concerti e promosso la sua musica anche negli Stati Uniti, Giappone e in India.All'inizio del 2009 si è dedicato alla stesura e alla registrazione del nuovo album, Nightbook. Nato a Torino il 23 novembre 1955, si è diplomato in composizione al Conservatorio G. Verdi di Milano, e si è perfezionato sotto la guida di Luciano Berio.Verso la fine degli anni Ottanta attraversa un periodo di sperimentazione e ricerca, durante il quale inizia a collaborare con il teatro e la danza. Nel 1990 pubblica Stanze, 16 composizioni interpretate dall’arpa elettrica di Cecilia Chailly. L'album viene pubblicato anche in Inghilterra: si racconta che quando la BBC mandò in onda alcuni brani, la segreteria dell'emittente britannica andò in tilt per rispondere agli ascoltatori che volevano sapere chi era l'autore. Ma è l'album Le Onde (1996)  che rappresenta il vero punto di svolta nella sua carriera. Einaudi compone e interpreta un ciclo di ballate per pianoforte ispirato dall'omonimo romanzo di Virginia Woolf. Il disco, concentrato di quel suono circolare, avvolgente e minimalista che diventerà la cifra del suo stile, sarà pubblicato un paio di anni dopo nel Regno Unito, riscuotendo unanime consenso di pubblico e di critica. Nel frattempo il regista Nanni Moretti sceglie alcuni brani per il suo film Aprile, a cui faranno seguito una serie di proficue e premiate collaborazioni con il cinema, fra cui Fuori dal Mondo (Echo Klassik Preis) e Luce dei miei occhi (Italian Music Awards), di Giuseppe Piccioni, Dr Zhivago (Gold World Medal New York Film Festival), di Giacomo Campiotti, Sotto Falso Nome (Best Filmscore Avignon Festival), di Roberto Andò, fino al più recente This is England (Best British Film – Bafta 2008), dell’inglese Shane Meadows.   L'atteso seguito di Le Onde si intitola Eden Roc (1999) e prosegue la ricerca sull'approfondimento della canzone strumentale iniziata precedentemente, con l'aggiunta di un quintetto d'archi e della collaborazione con il grande musicista armeno Djivan Gasparijan. Sul finire del 2001 è tempo de I Giorni, altra raccolta di brani per piano solo, sulla scia di un viaggio in Mali – terra di cantastorie e di antiche tradizioni musicali – durante il quale Einaudi incontra il maestro della kora Toumani Diabate.  L'album ha una sua particolare leggerezza, ma allo stesso tempo è ricco e profondo. Melodie lineari, tanto suggestive da apparire ancestrali, già esistenti dentro ognuno di noi. In Mali ritornerà nel gennaio 2003, per partecipare alla terza edizione del “Festival au Désert”.  Questa volta a riportarlo in Africa è Ballaké Sissoko, altro mostro sacro della kora. Un brano di quella performance, Chameaux, sarà inserito nel disco dal vivo Le Festival au Désert. Einaudi ricambierà l'ospitalità invitando Sissoko in Italia per una serie di concerti e per registrare l’album Diario Mali. Il 2003 è caratterizzato da puntuali "tutto esaurito” sia in Italia che all'estero. A cominciare dalla Gran Bretagna, dove nel frattempo esce Echoes (The Einaudi Collection), una raccolta dei suoi successi, che supererà le 100 mila copie vendute. Nello stesso anno è nel cartellone della Scala di Milano, dove registra il doppio live LaScala:Concert 03 03 03, che contiene tutti i brani più noti dell'autore e anche un omaggio al rock con una versione di Lady Jane dei Rolling Stones. Quando esce Una mattina, il primo album firmato con la Decca, nell’autunno del 2004, il disco schizza subito al primo posto delle charts britanniche di musica classica. 

 

 

"Un paesaggio notturno. Un giardino rischiarato dalla luce della notte. Nel cielo scuro qualche stella, le ombre degli alberi intorno. Alle mie spalle una finestra illuminata. Quello che vedo è familiare e al tempo stesso sconosciuto. È come in un sogno, tutto può succedere." Così, come il punto di passaggio tra la luce e il buio, tra il noto e l’ignoto, Ludovico Einaudi descrive Nightbook, il suo nuovo e attesissimo album, in uscita a tre anni dal successo internazionale di Divenire. La notte è una chiave. Che permette di entrare negli universi del desiderio, del sogno, del mistero. “Nightbook è un percorso, ogni brano è il capitolo di una storia, la sfaccettatura di un prisma, uno sguardo possibile sulle esperienze che appartengono al lato più onirico, più interno di noi stessi” dice Ludovico Einaudi "la musica apre delle porte su mondi nascosti. Ascoltandola, ognuno può riuscire a entrare in contatto con le proprie emozioni profonde." La composizione dell’album ha seguito le tappe dei tour in tutto il mondo, nel corso dei quali Einaudi ha continuato a riempire taccuini di pensieri e suggestioni, registrando gli “appunti musicali” che sono diventati l’anima di questo progetto. Alcuni eventi in particolare hanno ispirato le atmosfere di Nightbook racconta Einaudi: “nel 2006 ho suonato a Milano all’Hangar Bicocca circondato da I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer: quello spazio sterminato, in cui il pianoforte sembrava perdersi, l’incombenza delle torri, mi hanno spinto a lavorare su forme musicali diverse e tonalità più misteriose. Successivamente il concerto a Villa Adriana a Tivoli per il Festival del Mito, con il musicista elettronico Robert Lippok, e quello al Cargo di Londra, con il video-artista Matteo Ferroni, sono stati un’occasione per riflettere su forze musicali che hanno un loro potere primordiale." E le atmosfere di cui parla Ludovico Einaudi si riflettono nella grande libertà espressiva, nella scelta di composizioni dalla struttura più aperta, nelle sonorità originali ottenute da un vero e proprio incontro del pianoforte con archi e percussioni, e da un uso dell’elettronica che, in pezzi come Il giardino e The Crane Dance , amplifica il suono del pianoforte proiettandolo, come un’ombra, in tutte le direzioni. Brani come Rêverie e Indaco, con la sua esplosione finale degli archi, sono invece pervasi dall’aura circolare, ipnotica e struggente, che ha reso inconfondibile la musica di Einaudi. Se Divenire è un album che evoca un movimento verso il mondo, il flusso della vita nella direzione dell’armonia, della luce, della vitalità, Nightbook apre una finestra sull’interno, e sulla possibilità di entrare in contatto con quegli aspetti profondi della realtà che rimandano a una dimensione mitica, potremmo dire originaria. “Per esempio un pezzo come Eros”  dice Ludovico Einaudi “è quasi come un rito pagano che, in un crescendo, racconta il raggiungimento di un’estasi.” 

Tracks:  1. In Principio 2. Lady Labyrinth 3. Nightbook 4. Indaco 5. The Snow Prelude N. 15 6. Eros 7. The Crane Dance 8. The Snow Prelude N.2 9. The Tower10. Rêverie11. Bye Bye Mon Amour12 The Planets 

www.ludovicoeinaudi.com

 

www.ponderosamusic.it

 

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