Il Šostakovič che non ti aspetti a laVerdi Milano

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Stagione sinfonica 2016

Il Šostakovič che non ti aspetti

Maxim Rysanov debutta con laVerdi in un programma “cinematografico” dell’autore sovietico

Venerdì 23 e Domenica 25 Settembre

Auditorium di Milano, largo Mahler

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Direttore Maxim Rysanov

La sua biografia recita così: “Originario dell’Ucraina, ha fatto di Londra la sua casa”. Maxim Rysanov, violista di fama mondiale che alterna l’attività solistica alla direzione d’orchestra, debutta come conductor a laVerdi con un programma originale: le partiture di stampo jazzistico e cinematografico del compositore sovietico Dmitrij Šostakovič. Fin dagli anni giovanili di studio, infatti, Šostakovič mostrò sempre un forte interesse per ogni tipo di musica, compresa la musica jazz, genere che era solito seguire anche assistendo a esibizioni concertistiche.

Doppio appuntamento venerdì 23 (ore 20.00) e domenica 25 settembre (ore 16.00), quando all’Auditorium di Milano l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi farà risuonare le note de The Gadfly Suite, seguita, a completamento della locandina, dalla Suite for Variety Stage Orchestra. Nel mezzo…una sorpresa per il pubblico della sala di largo Mahler, di sapore naturalmente musicale.

Venerdì 23, sempre in Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero), appuntamento con la tradizionale conferenza di introduzione al programma. In collaborazione con Associazione Italia Russia, Fausto Malcovati e Vittorio Rabagliati parleranno de: “Le passioni segrete di Šostakovič: il calcio e il jazz”. Oltre ad essere un appassionato tifoso della squadra Dinamo, il compositore aveva una grande passione per il jazz: era in contatto con il più famoso jazzista russo, Leonid Utesov, e nel 1934 compose la Suite n.1, nel 1938 la Suite n. 2 per l’Orchestra Jazz Nazionale Sovietica e ancora, nel 1955, la colonna sonora per il film Il tafano, che divenne la famosissima Suite omonima.

(Biglietti: euro 35,00/15,00; info e prenotazioni: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: www.laverdi.org o www.vivaticket.it ).  

Programma

La musica per film o di accompagnamento è un genere ormai ben radicato e apprezzato nella nostra cultura. Šostakovič rappresenta uno dei ponti tra sinfonismo descrittivo e colonna sonora in senso moderno; molte sue composizioni si ritrovano frequentemente in film recentissimi.

The Gadfly Suite (Il tafano, 1956) è tratta dall’omonimo film (The Gadfly), pellicola di grande successo in Unione Sovietica. Un dramma in costume amabile e divertente, basato su un popolare romanzo storico di Ethel Voynich, sorta di incrocio fra I tre moschettieri e La primula rossa. L’ambientazione nel Risorgimento italiano offrì a Šostakovič il destro per deliziosi pastiches nello stile di Bellini e Verdi e delle canzoni napoletane e folk. I più famosi sono l’accattivante Galop e la sciropposa Romance, poi più volte proposti in spettacoli televisivi e nella pubblicità.

La Suite for Variety Stage Orchestra (ovvero da varie musiche di scena) rappresenta un caso di riutilizzo da parte del compositore di brani scritti per le occasioni più disparate, soprattutto cinematografiche. Otto pezzi “d’occasione” riuniti in un ordine che Šostakovič dichiarò passibile di variazioni e modifiche. Quello più famoso è il Valzer n. 2 (eseguito di solito come penultimo), la cui provenienza ci consente di datare la Suite a dopo il 1956. Proviene infatti dalle musiche che Šostakovič compose per il film sovietico di Kalatozov Il primo scaglione, uscito in quell’anno. Il brano è poi diventato popolare per l’impiego fattone da Kubrick in Eyes Wide Shut (1999). L’arte industriale del film, così, non è stata solo all’origine del Valzer n. 2 ma gli ha anche conferito una sorta di seconda vita.

Biografie

Maxim Rysanov, direttore. Originario dell’Ucraina, ha fatto di Londra la sua casa. Ha studiato viola con Maria Sitkovskaya a Mosca e alla Guildhall School of Music and Drama di Londra con John Glickman. Sempre alla Guildhall School ha continuato gli studi di direzione d’orchestra con Alan Hazeldine; ha partecipato a diversi corsi di perfezionamento, tra cui uno con Gennady Rozhdestvensky e Jorma Panula.

Si è affermato come uno dei musicisti più vivaci e carismatici. È noto principalmente per le sue performance come violista, ospite nelle più importanti stagioni del panorama musicale internazionale come BBC Last Night of the Proms, Edinburgh Festival, Salzburg Festival. Attualmente alterna l’attività di violista a quella di direttore d’orchestra.

Gli impegni come direttore includono concerti con l’Orchestra della Radio Spagnola, Basel Symphony Orchestra, Lithuanian Chamber Orchestra, Riga Sinfonietta, London Mozart Players, Baltic Neopolis, Scottish Ensemble, Russian National Orchestra, Oslo Camerata, Moscow Musica Viva, Kiev Soloists, Orquesta Sinfónica de Castilla y León, Georgian National Symphony Orchestra, Częstochowa Philharmonic Orchestra, Chamber Orchestra CHAARTS, Detmold Chamber Orchestra, Dala Sinfonietta, Southbank Sinfonia e così come i concerti ai Festival di Dubrovnik, Utrecht, Boswil, Surrey Hills e il Pechino Viola Festival. Durante questa stagione dirigerà Hong Kong Sinfonietta, Plovdiv Philharmonic, Sofia Opera Orchestra, Sofia Philharmonic, Royal College of Music String Orchestra e Pforzheim Stadtsorchester.

Appassionato musicista da camera, tra i suoi partner ricordiamo Maxim Vengerov, Janine Jansen, Mischa Maisky, Gidon Kremer, Nicola Benedetti, Vadim Repin, Augustin Dumay, Viktoria Mullova, Alexander Sitkovetsky, Sol Gabetta, Kristina Blaumane, Leif Ove Andsnes, Denis Matsuev, Ashley Wass, Michael Collins, Martin Fröst, Alexei Ogrintchouk, Alice Coote, Eldar Nebolsin, e Jakob Katsnelson.

Il direttore-violista è da tempo affermato sulla scena musicale internazionale, come è attestato dai riconoscimenti ricevuti, tra cui il Classic FM Gramophone Young Artist of the Year Award, il BBC Radio 3 New Generation Award, il secondo premio al Concorso “Lionel Tertis e Valentino Bucchi” di Ginevra.

Il suo entusiasmo per la musica “nuova” ha dato vita a inedite e originali collaborazioni. Tra i frutti più interessanti di questo asptto della sua poliedrica attività, vi sono le anteprime mondiali dei brani di Dobrinka Tabakova, Richard Dubugnon e Valentin Bibik. Ha intrapreso una stretta collaborazione con Benjamin Yusupov, Leonid Desyatnikov, Giya Kancheli, Artyom Vassiliev ed Elena Langer. Nel 2014 ha eseguito il Doppio Concerto di Penderecki in prima esecuzione in Russia. Nel 2016 è stato protagonista dell’anteprima del nuovo Concerto per viola di Peteris Vasks, co-commissionato dalla BBC National Orchestra of Wales, Vale of Glamorgan Festival e dall’Orchestre Philharmonique de Strasbourg. Altri appuntamenti lo vedranno protagonista con la Turku Philharmonic, Riga Sinfonietta, Hong Kong Sinfonietta, Scottish Chamber Orchestra, Wurttemburgisches Kammerorchester Heilbron e la Lithuanian Chamber Orchestra.

Le sue registrazioni in commercio continuano a ricevere importanti riconoscimenti tra cui il Gramophone Editor’s Choice, ECHO, ICMA, Gramophone e una nomination ai Grammy, nonché a raggiungere la vetta delle classifiche di iTunes negli Stati Uniti. Inoltre, ha collaborato al disco d’esordio della compositrice Dobrinka Tabakova nel 2013 – candidato per un Grammy Award. Nel 2017 l’etichetta Onyx pubblicherà un doppio cd dedicato a musiche di e ispirate da Schubert, dove il maestro suonerà e dirigerà.
Suona una viola Giuseppe Guadagnini (1780), in prestito esteso dalla Elise Mathilde Foundation.