Come annunciato, il CAM, il museo di arte contemporanea di Casoria, inizia a bruciare le opere d’arte della sua collezione permanente. Secondo quanto asserisce il direttore Antonio Manfredi, che per primo ha sacrificato a marzo la sua opera che ha partecipato alla Biennale di Venezia, “le 1.000 opere di arte contemporanea internazionale che il CAM custodisce andrebbero ugualmente verso la distruzione per l’indifferenza delle istituzioni”. Ogni giorno, per tre volte a settimana, un’opera verrà bruciata perché dall’appello fatto con CAMouflage, che vedeva tutte le opere del museo coperte a lutto e non più visibili al visitatore, nulla è cambiato. Nell’Italia dello spreco del denaro pubblico, in cui i tagli alla cultura sembrano essere la soluzione per risolvere la crisi, la latitanza del Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo Doris Pack, del Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi, del Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e del Sindaco della Città di Casoria Vincenzo Carfora, ha reso necessaria una seria azione di protesta attraverso la progressiva cancellazione di quello che dovrebbe essere considerato un bene comune ma che non è tutelato come tale. L’azione avrà inizio martedì 17 aprile 2012 alle ore 18.00 con la distruzione dell’opera pittorica dell’artista francese Severine Bourguignon (che sarà collegata via Skype con il museo al momento dell’azione), seguiranno le opere di Astrid Stöfhas (Germania), John Brown (Galles_UK), di Qing Yue (Cina), Cheikh Moustapha Ndiaye (Senegal), Josè D’Apice (Brasile), Mohamed Alaa (Egitto), Filippos Tsitsopoulos (Grecia), Fabio Donato (Italia), Lello Lopez (Italia), Rosaria Matarese (Italia), Tony Stefanucci (Italia), tutti presenti personalmente o attraverso collegamenti web.
“La cultura non può continuare ad essere il capro espiatorio della recessione economica. In un’Italia dove si assiste quotidianamente allo sperpero del denaro pubblico, la latitanza del Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo Doris Pack, del Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi e del Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro sulle problematiche culturali è scellerata. I musei non possono sopravvivere da soli e questo dovrebbe saperlo anche il Ministro Ornaghi. O si cambia strategia e si decide sul serio di investire nella cultura e per la cultura, oppure è meglio distruggere con il fuoco quello che è ignorato. Fino a quando il Ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi e il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro non vedranno con i loro occhi, con una visita ufficiale, le condizioni difficili nelle quali questo museo è diventato un avamposto sociale oltre che culturale, e fino a quando un’azione concreta non verrà messa in atto per salvaguardare questa realtà, attraverso l’individuazione da parte della Regione Campania di uno spazio consono alla collezione internazionale del CAM e di fondi adeguati alla sua gestione, noi continueremo a bruciare le opere della collezione permanente del museo CAM. In quanto centro di una rete internazionale ci facciamo capofila di un’azione di protesta allargata con l’appoggio degli artisti europei che vivono le stesse problematiche economiche. Nei propri studi, alcuni artisti inter Leggi il restonazionali bruceranno a loro volta le proprie opere per una rivoluzione globale della cultura”. Antonio Manfredi