Venerdì 11 e sabato 12 maggio 2012 la campagna culturale per il Bosco di Sant’Antonio, luogo designato dalla xxiii edizione del Premio Internazionale Carlo Scarpa per il Giardino, vivrà le sue giornate più intense.
Venerdì 11 maggio alle ore 18, negli spazi Bomben di Treviso, si terrà l’inaugurazione pubblica della mostra documentaria sul luogo designato, con una visita guidata dal curatore Luigi Latini. Parteciperà Domenico Luciani, coordinatore del Premio.
L’esposizione si dispiega seguendo una suddivisione in tre sezioni, con materiali fotografici, documentari e video che raccontano la vicenda storica e sociale, gli aspetti naturalistici e la dimensione paesaggistica del Bosco di Sant’Antonio.
Sabato 12 maggio, in mattinata, dalle ore 9.30 alle 13.30, nell’auditorium degli spazi Bomben di Treviso, si svolgerà un seminario che offrirà l’occasione per un confronto di esperienze e di idee sui paesaggi rurali storici, in particolare sui boschi, sulla varietà di forme, vicende, caratteri, usi, statuti, ruoli economici e valori simbolici, che li pongono tra le testimonianze capitali del nostro patrimonio all’incrocio natura/cultura. Le figure istituzionali e disciplinari dei relatori si muovono dentro un vasto campo di interessi scientifici e di impegni civili che tiene al centro la questione del buongoverno del bosco, dei boschi, come insieme di conoscenze e ricerche, arti e mestieri di lunga tradizione ritrovati e riamati, norme antiche rinnovate e sospinte dal progetto concreto del bosco come bene comune, dunque affidato alla responsabilità di una comunità che a sua volta si avvia verso nuove soglie di consapevolezza dei propri compiti.
Aprirà e coordinerà Domenico Luciani, Fondazione Benetton Studi Ricerche. Interverranno Teodoro Andrisano, Parco Nazionale della Majella; Pasquale Del Cimmuto, sindaco di Pescocostanzo; Luigi Hermanin, Università di Firenze; Aurelio Manzi, botanico e storico dell’agricoltura; Massimo Rossi, Fondazione Benetton Studi Ricerche; Francesco Sabatini, Accademia della Crusca; José Tito Rojo, Università di Granada.
Iscrizioni al seminario: per ragioni organizzative chiediamo di segnalare l’intenzione di partecipare al seminario, attraverso il modulo online nel sito www.fbsr.it, oppure contattando la segreteria della Fondazione Benetton Studi Ricerche (dal lunedì al venerdì, ore 9-13, 14-18): tel. 0422.5121, fax allo 0422.579483, fbsr@fbsr.it.
Sempre sabato 12 maggio, dalle ore 17 alle 19, nel Teatro Comunale Mario Del Monaco di Treviso, si svolgerà la cerimonia di consegna del Premio, aperta a tutti i cittadini interessati, ai quali verrà distribuito all’entrata un dossier monografico sul Bosco di Sant’Antonio.
Dopo i saluti delle autorità presenti, il programma prevede le relazioni di Domenico Luciani e di Francesco Sabatini. Il sigillo di Carlo Scarpa, consegnato al Comune di Pescocostanzo, sarà ritirato dal sindaco Pasquale Del Cimmuto.
La cerimonia prevede la proiezione di immagini e filmati, in particolare del documentario Mille anni (1994) di Ermanno Olmi, dedicato al Bosco di Sant’Antonio e alla comunità abruzzese, e si concluderà con un momento musicale a cura dell’associazione DisCanto e un brindisi di tutti i partecipanti sul palcoscenico.
Alle giornate del Premio parteciperà una rappresentanza della comunità di Pescocostanzo, guidata dal sindaco Pasquale Del Cimmuto, e di altre realtà culturali abruzzesi.
il luogo designato
Il Bosco di Sant’Antonio, nelle montagne d’Abruzzo, nei dintorni di Pescocostanzo, ha forma, vita e misure peculiari di un pascolo alberato, di un bosco difesa, nettamente differenti da quelle di una foresta fitta e produttiva o di una boscaglia arbustiva. È un luogo che ci fa capire come le grandiose forze della natura possano essere governate con le arti, i mestieri e le norme di lunga tradizione di una civiltà agro-silvo-pastorale; uno speciale patrimonio di natura e di cultura, insidiato in tempo di guerra e in tempo di pace, esposto più alle nuove consuetudini degli uomini che alle impervie geologie e agli aspri scarti climatici. Vive oggi in una condizione di relativa salvaguardia della sua forma e della sua vita come bene comune, un centinaio di ettari disegnato da migliaia di grandi alberi, in particolare faggi, ricco di radure e di prati. È una condizione che comunque riesce a trasmettere il suo valore di bosco sacro, tutelato perché sacro, sacro perché tutelato.
il premio
Il Premio intende contribuire a elevare e diffondere la cultura di “governo del paesaggio”; si propone come occasione e strumento per far conoscere, al di là dei confini delle ristrette comunità di specialisti, il lavoro intellettuale e manuale necessario per governare le modificazioni dei luoghi, per salvaguardare e valorizzare i patrimoni autentici di natura e di memoria.
Luigi Latini, Università Iuav di Venezia; Domenico Luciani, Fondazione Benetton
Studi Ricerche, Treviso; Monique Mosser, Scuola superiore di architettura di Versailles, cnrs; Lionello Puppi, Centro Studi Tiziano e Cadore, Pieve di Cadore;
José Tito Rojo, Università di Granada; Massimo Venturi Ferriolo, Politecnico di Milano.
Iniziativa culturale con il patrocinio di:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione del Veneto, Provincia di Treviso,
Città di Treviso.
L’esposizione si dispiega seguendo una suddivisione in tre sezioni, con materiali fotografici, documentari e video che raccontano la vicenda storica e sociale, gli aspetti naturalistici e la dimensione paesaggistica di questo luogo nelle montagne d’Abruzzo, nei dintorni di Pescocostanzo.
Nella prima parte sono presentati materiali cartografici, fotografici e documenti necessari per la comprensione della natura geografica e topografica del luogo, della vicenda storica del bosco nelle sue relazioni con il territorio e la città di Pescocostanzo, degli sviluppi culturali che hanno accompagnato la vita del bosco, compresa la decisiva battaglia per la sua difesa, all’inizio degli anni cinquanta del secolo scorso.
Nella seconda sezione vengono messe a fuoco le questioni più legate agli aspetti naturalistici del bosco, al patrimonio vegetale e alla sua “architettura”, alla sua collocazione nel quadro dei paesaggi abruzzesi. Sono utilizzati per questo materiali fotografici e documentari come riprese aeree con documenti video.
L’ultima sezione è centrata su un unico, importante documento di sintesi: il film documentario Mille anni di Ermanno Olmi (1995) che tocca da vicino il tema del Bosco di Sant’Antonio e le relazioni tra natura e civiltà umana che la montagna abruzzese esprime in questi luoghi.
Bosco di Sant’Antonio
inaugurazione pubblica della mostra venerdì 11 maggio 2012 ore 18
aperta da sabato 12 maggio a domenica primo luglio 2012,
da martedì a venerdì ore 15-20, sabato e domenica ore 10-20,
spazi Bomben, via Cornarotta 7, Treviso
ingresso libero
per informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, via Cornarotta 7-9, Treviso,
tel. 0422.5121, fax 0422.579483, fbsr@fbsr.it, www.fbsr.it