ALAN RANKLE e KIRSTEN REYNOLDS

ALLA FONDAZIONE STELLINE DI MILANO

DALL’11 FEBBRAIO AL 13 MARZO 2010

 

 

 

Dall’11 febbraio al 13 marzo 2010, alla Fondazione Stelline di Milano si tiene una duplice mostra che presenta 50 opere degli artisti inglesi ALAN RANKLE e KIRSTEN REYNOLDS.L’iniziativa organizzata dalla Fondazione Stelline, in collaborazione con il Consolato Generale Britannico di Milano, col patrocinio del Comune di Milano – Cultura, della Regione Lombardia – Culture Identità e Autonomie della Lombardia, della Provincia di Milano, del British Council, propone il percorso creativo di Alan Rankle attraverso una serie di lavori, realizzati tra il 1992 e il 2009, mentre il progetto inedito On the edge of wrong rivela il frutto della collaborazione tra lo stesso Rankle e Kirsten Reynolds, con lavori appositamente pensati per la Fondazione Stelline.  L’esposizione ALAN RANKLE. Selected works 1992-2009 riunisce una trentina di opere provenienti da collezioni pubbliche e private, in grado di cogliere lo sviluppo delle idee progettuali dell’artista britannico che lo hanno condotto a lavorare a stretto contatto con Kirsten Reynolds (Macclesfield, 1968). La cifra più caratteristica del lavoro di Alan Rankle (Oldham, 1952) risiede nello sviluppo dell’arte paesaggistica in relazione al cambiamento dell’atteggiamento nei confronti dell’ambiente. In alcune opere, infatti, tratta l'intera tradizione della pittura paesaggistica quasi come un objet trouvé, elaborando stili appartenenti a periodi e a culture diverse, fondendo tra loro temi astratti, figurativi e del trompe-l’œil.Utilizzando indifferentemente video, foto e progetti d’installazione, Rankle riesce ad ampliare le potenzialità del linguaggio del dipinto moderno; in particolare, inserendosi nella discussione dei problemi ambientali di oggi, contribuisce a valorizzare l’importanza dell’arte paesaggistica.  Dal suo canto, Kirsten Reynolds è sempre alla ricerca di modi alternativi per interpretare gli aspetti familiari dell’esistenza umana, azzerando i limiti tra i mezzi tradizionali e approfondendo la nostra comprensione culturale della luce, del suono e dell’esperienza fisica. Lavorando spesso in modalità inconsuete con una molteplicità di discipline e di materiali, la Reynolds dà luogo a interventi inaspettati, ma nello stesso tempo inquietanti, sia nell’ambiente paesaggistico che nell’ambiente urbano. Considerando la musica come un disegno nello spazio e nel tempo e riconoscendo, contemporaneamente, i ritmi e le cadenze nelle rappresentazioni visive, Kirsten Reynolds realizza una sorta di sinestesia immaginaria, esperienza multisensoriale che confonde intenzionalmente le percezioni sonore e quelle visive. Usando delle sorgenti luminose per creare una traccia fotografica, l’artista inglese, nei suoi nuovi disegni, crea ed incoraggia la manifestazione di sensazione della visione: apparizioni luminose, immagini o percezioni soggettive di natura allucinogena. Per la Fondazione Stelline, Rankle e Reynolds hanno appositamente creato On the edge of wrong, un intervento inedito composto da dipinti, foto, testi e scatole luminose sui quali gli artisti hanno lavorato a turno. Rankle e Reynolds realizzano opere d’arte elegiache e straordinariamente belle come una chiara affermazione della relazione incerta, ancora sicuramente fragile, che gli esseri umani hanno con l’effimero, la sua bellezza, ma anche la sua potenza oscura, invisibile e sconosciuta.L’intervento prevede un insieme di foto, che seguono un inconsueto e innovativo lavoro di performance. Su di esse Kirsten Reynolds crea una serie di disegni di grandi dimensioni, usando la luce come unico mezzo espressivo. Lo scenario di un bosco notturno, allo stesso tempo intimo e minaccioso, forma la base concettuale per le sue nuove opere. I dipinti di Alan Rankle utilizzano e modificano alcune immagini di queste tavole luminose e le trattano come se fossero apparenze della ‘vera natura’. Così facendo, si riferiscono al modo in cui alcuni artisti del ‘900 – naufragati concettualmente a causa della perdita del credo religioso come ragione per dipingere il sublime della natura – si rivolsero non al realismo, quanto all'immaginario popolare oscuro delle foreste del Nord e all’universo allusivo alla sessualità delle favole per capire l’effimero spirito del mondo della natura. A corredo, viene proiettato il video Warp factor. La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano/inglese; ediz. Hans Alf Gallery) con un ricco apparato fotografico e saggi di Brian Sherwin e Alan Rankle.

ALAN RANKLE. Selected Works. Opere 1992-2009

KIRSTEN REYNOLDS & ALAN RANKLE.

On the Edge of Wrong. Nuove opere collettive

Milano, Fondazione Stelline (corso Magenta 61)

11 febbraio – 13 marzo 2010 

Orari: martedì –  sabato, 10 – 19 (chiuso domenica e lunedì)

Biglietti: intero € 4; ridotto € 3; scuole € 2Catalogo: Ediz. Hans Alf Gallery 

Website: www.stelline.it 

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