GUIDO CATALANO: DAI VERSI CULT IN RETE AL PRIMO ROMANZO, FINO AL GRAND TOUR LUNGO TUTTA UNA STAGIONE
Poesie che conquistano, irriverente ironia e tutta la meraviglia dell’amore. Ecco i segreti dell’ascesa del “fenomeno” Catalano: poeta social sempre in tour, sospeso tra serate sold-out sui palchi dei rock-club d’Italia e una nuova esperienza da romanziere debuttante per Rizzoli.
Dopo la data rinviata a causa del maltempo lo scorso 14 giugno, Guido Catalano – poeta professionista vivente – torna a Carroponte.
Quello di Guido Catalano è un “fenomeno” culturale in continua ascesa con all’attivo diversi libri-raccolta pubblicati attraverso circuiti indipendenti (gli ultimi, dei quali, Ti amo ma posso spiegarti e Piuttosto che morire m’ammazzo hanno sfiorato le 20 mila copie vendute), un esercito di estimatori in continua crescita sui social, una lunga serie di spettacoli sold out (che l’hanno portato dai circoli di provincia ai palchi dei teatri e dei live club più importanti d’Italia) e una recente, nuovissima, esperienza da romanziere per Rizzoli con D’amore si muore ma io no. Un singolare successo che probabilmente è figlio dell’originalità di Guido Catalano, uno che da giovane sognava di diventare una rock star e che l’amore l’ha sempre raccontato a modo suo: dolcissimo e caustico, classico e rivoluzionario, divertente e amaro, lucido e surreale.
“Margherita è una delle ragazze più fortunate al mondo” dice Catalano in una delle sue poesie, omaggiando il ‘Cocciantone’, ma prendere una stella per una donna è un abbaglio tremendo, vuol dire regalarle una spaventosa “palla di fuoco e gas, praticamente una bomba atomica perenne”, e il finale non può che essere drammatico ma dolcissimo “prima sentirai un gran vento, poi vedrai una gran luce, poi ti poserò un gran bacio sulle labbra, infine saremo nucleosintetizzati”. Oppure, cercando un regalo di compleanno, strampalato ma infinitamente romantico: “Ti ho comprato l’estate, un sommergibile e un motel, un gatto volante, un annaffiatoio di cristallo… un abbonamento per fare colazione con me per cent’anni, uno zombi a molla, una scatola di fiammiferi… non sono mai stato un granché bravo a fare i regali, però questa volta, secondo me, qualcosa che ti piace c’è”.
Guido Catalano, non usa filtri. Non sa se è un poeta ma sa che scrive poesie, a chi non le considera tali risponde che “anche Montale andava un sacco a capo”. Con questa sincerità l’autore torinese, innamorato di Prevert e Bukowski, di Woody Allen e Battisti, dei cantautori italiani e dei Peanuts, ha saputo conquistare il pubblico, tra una risata e un momento di straordinaria tenerezza. Ha saputo stravolgere le regole, con serate sui palchi dei rock-club più simili a concerti di parole che a classici reading, trasformando inaspettatamente la poesia in un qualcosa di ribelle: un atto di rottura, che però non rompesse…le scatole! Appuntamento, dunque, mercoledì 6 luglio, a Carroponte.
Apertura cancelli ore 20, inizio spettacolo ore 21.30
Ingresso 10€