VII EDIZIONE PREMIO BIRRA MORETTI GRAND CRU UN PALCOSCENICO PER 10 PROMESSE DELLA CUCINA ITALIANA
Negli spazi del Lume dello chef Luigi Taglienti a Milano, la tanto attesa finale live del concorso.
Una giuria pluristellata ha decretato la prossima stella nascente della cucina italiana:Solaika Marrocco, chef del Primo Restaurant di Lecce (LE) che ha presentato Turcinieddhi glassati alla birra con marmellata di cipolla all’arancia, critmi in tempura e infuso di luppolo
Il pubblico due volte protagonista: ha assegnato un riconoscimento alla ricetta più votata online e partecipa alla cerimonia di premiazione
Sono partiti in 163 e, alle battute finali, sono rimasti solo in 10. Sono i giovani chef selezionati come finalisti della settima edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru, la prima e più importante piattaforma di talent scouting in Italia che, promosso da Fondazione Birra Moretti in collaborazione con Identità Golose, invita le giovani promesse della cucina italiana a creare ricette utilizzando la birra come ingrediente e in abbinamento.
I veri protagonisti sono stati loro, con il loro talento e la voglia di emergere e distinguersi di fronte a una giuria composta da 14 stelle Michelin che metterebbe alla prova la sicurezza anche di professionisti navigati. Nel corso di un’emozionante performance live a Milano negli spazi del ristorante Lume,hanno dimostrato tutta la loro abilità. Un unico obiettivo: conquistare il podio e seguire le orme di Giuliano Baldessari, Christian Milone e Luigi Salomone (giurato di questa edizione), i primi tre vincitori del Premio Birra Moretti Grand Cru, oggi stelle Michelin.
Per il primo classificato, un premio del valore di 10mila euro, finalizzato a sostenerne la crescita professionale. Un contributo concreto per aiutarlo a farsi strada nel mondo della ristorazione.
«In questi sette anni il Premio Birra Moretti Grand Cru è cresciuto molto, e si è confermato un trampolino di lancio importante per i tanti giovani chef italiani che hanno deciso di partecipare. Una crescita andata di pari passo con l’evoluzione del mercato della birra in Italia, che oggi genera un valore condiviso che supera i 7 miliardi di euro, pari allo 0,5% del PIL, come emerso dalla prima ricerca promossa dall’Osservatorio Birra nel 2017. Un numero molto significativo, anche perché sottende ulteriori spazi di crescita, sia nel mercato che nel percorso di valorizzazione della cultura della birra a tavola, mission della Fondazione Birra Moretti.
La cultura della birra a tavola è una peculiarità italiana, nel Paese dove la cultura alimentare è eccellente a tutti i livelli, e dove bere responsabilmente significa bere bene e insieme al cibo» – afferma Alfredo Pratolongo, Presidente della Fondazione Birra Moretti.
“Creatività e birra a tavola”: il tema del concorso 2017 Tutto è iniziato da qui, ad aprile di quest’anno, con il nuovo tema del concorso. Per i giovani chef e sous chef di età non superiore ai 35 anni, quest’anno, la sfida era stupire mettendo “creatività e birra a tavola” in un piatto – salato o dolce – che prevedesse l’utilizzo, come ingrediente e in abbinamento, di una o più delle diciotto birre della famiglia Birra Moretti. L’obiettivo era dimostrare, ancora una volta, che versatilità, leggerezza, varietà, gusto e accessibilità della birra ben si abbinano all’alta cucina, fatta di tante e diverse tradizioni gastronomiche.
Ecco i dieci finalisti che abbiamo già imparato a conoscerli, attraverso le loro ricette e ai video di presentazione con cui sono stati votati anche dal pubblico da casa. Sono dieci, giovani e con tanta voglia di emergere in un ambiente competitivo e che offre importanti opportunità di crescita professionale:
Nicholas Bonati, chef del ristorante Olina di Orta San Giulio (NO)
Andrea Congiusta, chef del My.Ale Club di Roma
Marco De Bastiani, sous-chef del Ristorante 1908 Park Hotel Holzner di Soprabolzano (BZ)
Alessio Gallelli, pastry-chef de I Fontanili di Gallarate (VA)
Francesco Giuliano, chef del Bar Gelateria del Molo di Porto Rotondo (OT)
Solaika Marrocco, chef del Primo Restaurant di Lecce (LE)
Luca Pellizzon, sous-chef del Ristorante Vescovo di Noale (VE)
Giorgio Puleo, sous-chef del ristorante Il Portico di Appiano Gentile (CO)
Simone Tascone, sous-chef del Koinè Restaurant di Legnano (MI)
Marco Volpin, chef de Le Tentazioni di Villatora di Saonara (PD).
I dieci finalisti sono stati giudicati da una giuria di 14 stelle della cucina d’autore
Preparati, rigorosi e con un palato esperto: non sarà semplice convincere la giuria di chef e sommelier guidata dal Presidente Claudio Sadler, chef del Ristorante Sadler di Milano. Con lui Corrado Assenza, chef e pasticciere del Caffè Sicilia, Andrea Berton, chef del ristorante Berton, Carlo Cracco, chef del ristorante Cracco, Gaia Giordano, Head Chef da SPAZIO Milano (il format dei ristoranti-laboratorio gestiti dagli allievi della Niko Romito Formazione), Giancarlo Morelli, chef del ristorante Pomiroeu, Marco Reitano, sommelier del ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri e presidente di “Noi di Sala”, Luigi Salomone, chef del ristorante Piazzetta Milù e vincitore della terza edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru (2013), Michela Scarello, maître e sommelier del ristorante Agli Amici, Luigi Taglienti, padrone di casa al Lume e Viviana Varese, chef di Alice Ristorante presso Eataly Milano Smeraldo. Accanto a loro Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose – The International Chef Congress, e Alfredo Pratolongo, Presidente della Fondazione Birra Moretti.
Gli elementi su cuihanno basato il loro giudizio sono stati l’estro, la capacità di stupire e di valorizzare gli ingredienti e le materie prime in modo originale, senza dimenticare l’equilibrio dei sapori. Nel piatto doveva emergere in modo distintivo la personalità dello chef, capace di esaltare, allo stesso tempo, le caratteristiche e il gusto unico della birra.
Cinque erano i criteri di selezione da soddisfare:
originalità,la spinta creativa nella elaborazione della ricetta;
dinamica di realizzazione, le varie fasi e i processi di preparazione della ricetta, che da mettere anche in forma scritta;
utilizzo dell’ingrediente birra, l’utilizzo e l’ottimizzazione dell’ingrediente nella preparazione della portata;
abbinamento piatto/birra, la motivazione scritta della scelta dell’abbinamento;
presentazione attraverso fotografia, l’impatto estetico – che si può cogliere dalla fotografia – che accompagna la descrizione della ricetta.
I premi collaterali
Oltre al vincitore assoluto e a quello decretato dal voto online, Andrea Congiusta, chef del My. Ale Club di Roma, col piatto: Pasto Rurale in abbinamento Birra Moretti Grani Antichi, la giuria ha conferito una menzione speciale per la miglior interpretazione della birra come ingrediente,Marco Volpin, chef de Le Tentazioni di Villatora di Saonara (Pd), Lingua, scampo e radici in abbinamento Birra Moretti Grand Cru e una menzione speciale per la miglior interpretazione della birra come abbinamento, Giorgio Puleo, sous-chef Il Portico, di Appiano Gentile (Co), con Birra Moretti Grand Cru e Birra Moretti Grani Antichi, cavedano arrosto, cagliata di mandorle, alga combu, shitache, midollo, daikon e centrifugato di ruta in abbinamento Birra Moretti alla Siciliana.
www.fondazionebirramoretti.it – www.birramoretti.it .www.identitagolose.it.
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La Fondazione Birra Moretti, costituita nel 2015 da HEINEKEN Italia e Partesa, opera senza fine di lucro e ha lo scopo, ai fini del raggiungimento di finalità di pubblica utilità, di migliorare la cultura della birra in Italia, attraverso la diffusione della cultura della birra a tavola, lavorando su driver che generano un impatto positivo sulla vita culturale, economica e sociale del nostro Paese. La Fondazione Birra Moretti è una Fondazione di Partecipazione che si basa sulla partecipazione di coloro che condividono la passione per la birra o nutrono interesse per le opportunità che essa può offrire per sostenere la crescita e il benessere del Paese, e decideranno di diventarne sostenitori.