<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><rss version="2.0" xmlns:content="http://purl.org/rss/1.0/modules/content/" xmlns:wfw="http://wellformedweb.org/CommentAPI/" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom" xmlns:sy="http://purl.org/rss/1.0/modules/syndication/" xmlns:slash="http://purl.org/rss/1.0/modules/slash/" > <channel> <title>bembo Archives - GDA Press</title> <atom:link href="http://www.gdapress.it/it/index.php/tag/bembo/feed" rel="self" type="application/rss+xml" /> <link>https://www.gdapress.it/it/index.php/tag/bembo</link> <description></description> <lastBuildDate>Wed, 13 Mar 2013 08:05:13 +0000</lastBuildDate> <language>it-IT</language> <sy:updatePeriod> hourly </sy:updatePeriod> <sy:updateFrequency> 1 </sy:updateFrequency> <generator>https://wordpress.org/?v=6.6.2</generator> <item> <title>L’intellettuale militante Pietro Bembo</title> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/32512/arte/lintellettuale-militante-pietro-bembo.html</link> <dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator> <pubDate>Wed, 13 Mar 2013 07:06:46 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Arte]]></category> <category><![CDATA[bembo]]></category> <category><![CDATA[padova]]></category> <category><![CDATA[Vladek Cwalinski]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.gdapress.it/it/?p=32512</guid> <description><![CDATA[<p>  Pietro Bembo (Venezia, 1470 – Roma, 1547) fu una figura centrale per le sorti del Rinascimento italiano. E’ stato senza dubbio il più grande letterato del suo tempo, alcune sue opere poetiche giovanili come gli Asolani (pubblicato a Venezia nel 1505 da Aldo Manuzio) e le Prose della volgar lingua (il capolavoro della sua … <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/32512/arte/lintellettuale-militante-pietro-bembo.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">L’intellettuale militante Pietro Bembo</span></a></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/32512/arte/lintellettuale-militante-pietro-bembo.html">L’intellettuale militante Pietro Bembo</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p> </p> <div style="line-height: 21px; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">Pietro Bembo (Venezia, 1470 – Roma, 1547) fu una figura centrale per le sorti del Rinascimento italiano.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">E’ stato senza dubbio il più grande letterato del suo tempo, alcune sue opere poetiche giovanili come gli <i>Asolani</i> (pubblicato a Venezia nel 1505 da Aldo Manuzio) e le <i>Prose della volgar lingua</i> (il capolavoro della sua maturità, alle stampe a Padova nel 1525, che teorizzò l’italiano sugli esempi di Petrarca e Boccaccio, come lingua nazionale degli intellettuali in un’Italia completamente divisa in signorie e principati nemici tra loro), avranno un fortissimo eco europeo.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">Ma nello stesso tempo Bembo ebbe anche una grande intelligenza per l’andamento delle arti figurative intuendo, attraverso artisti con cui coltivò un rapporto d’amicizia, Giovanni Bellini, Raffaello, Giorgione, Tiziano e Sebastiano del Piombo, la rivoluzione figurativa che allora si stava compiendo, come segno profondo dell’evoluzione del pensiero che appassionò le più alte menti dell’epoca.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">Sin dalla pubblicazione degli <i>Asolani</i> Bembo fece delle “lettere” la sua professione ideale, tralasciando così le ambizioni paterne che lo volevano politico o diplomatico nella Serenissima Repubblica di San Marco.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><img fetchpriority="high" decoding="async" alt="" class="aligncenter size-medium wp-image-32516" height="300" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/6.giorgione_budapest-223x300.jpg" title="6.giorgione_budapest" width="223" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/6.giorgione_budapest-223x300.jpg 223w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/6.giorgione_budapest-298x400.jpg 298w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/6.giorgione_budapest.jpg 1270w" sizes="(max-width: 223px) 100vw, 223px" /></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">Il rifugio nel privato e nella vita di corte (già nel 1506 si trasferirà a Urbino e poi a Roma), documenta in lui una nuova sensibilità, decisamente moderna, comune a molti giovani patrizi veneziani dell’epoca e che costituirà l’ambiente intellettuale della piena maturità di Giovanni Bellini e della formazione di Giorgione, Tiziano e Sebastiano del Piombo. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">E’ naturale che in questa fitta rete di relazioni intellettuali questa personalità poliedrica di uomo di cultura sentì presto la necessità di collezionare nella sua residenza, “<i>un pubblico e mondissimo tempio consacrato a Minerva</i>”, circondata dal verde ai margini di Padova, oggetti d’arte, “<i>medaglie, et scolture, et pitture antiche e moderne</i>”, monete, vasi, gemme e ovviamente volumi a stampa e manoscritti antichissimi.</span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><img decoding="async" alt="" class="aligncenter size-medium wp-image-32515" height="300" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/1.raffaello_egonzaga-203x300.jpg" title="1.raffaello_egonzaga" width="203" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/1.raffaello_egonzaga-203x300.jpg 203w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/1.raffaello_egonzaga-271x400.jpg 271w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/1.raffaello_egonzaga.jpg 1000w" sizes="(max-width: 203px) 100vw, 203px" /></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">La sua collezione è allo stesso tempo sia uno strumento indispensabile di lavoro che un deposito di memorie familiari ed esistenziali e ricalca, attraverso i suoi interessi umanistici, storici e scientifici, la sua personalità. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">E’ proprio a partire da alcune note, conservate nella Biblioteca Marciana di Venezia, redatte attorno al 1530 da un patrizio veneziano suo amico, Marcantonio Michiel, che descrivevano questi capolavori, che nasce questa importante mostra padovana la quale si propone di ricostruire la collezione di Bembo per comprenderne la personalità e quindi l’effettivo valore del suo pensiero. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><img decoding="async" alt="" class="aligncenter size-large wp-image-32513" height="400" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/7.sebastiano_prado-282x400.jpg" title="7.sebastiano_prado" width="282" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/7.sebastiano_prado-282x400.jpg 282w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/7.sebastiano_prado-211x300.jpg 211w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/7.sebastiano_prado.jpg 2029w" sizes="(max-width: 282px) 100vw, 282px" /></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">Se alcuni oggetti, come il dittico di Hans Memling, appartenevano a suo padre che l’aveva commissionato durante la sua ambasceria nelle Fiandre, altri come il <i>San Sebastiano</i> di Andrea Mantegna, documentano il suo interesse per la visione rinascimentale integrandosi attraverso le statue antiche alla passione per l’arte greca e romana.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"> </p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"> </p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"> </p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"> </p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">Altri dipinti come quello di Tiziano del 1539 che lo ritrae in abito cardinalizio testimoniano il suo compito d’intellettuale a tutto campo a fianco degli artisti. </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra"><img loading="lazy" decoding="async" alt="" class="aligncenter size-medium wp-image-32514" height="300" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/4.tiziano-243x300.jpg" title="G-05375-001.jpg" width="243" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/4.tiziano-243x300.jpg 243w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/4.tiziano-324x400.jpg 324w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/03/4.tiziano.jpg 1772w" sizes="(max-width: 243px) 100vw, 243px" /> </span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">Ne scaturisce un ritratto di un uomo pienamente immerso nella realtà umana (dove alcune donne sono in lui la scintilla ideale che genera la scrittura), culturale ma anche politica del suo tempo attraverso il valore della cultura come riferimento ideale.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">Sarà così con il suo arrivo a Roma nel 1512, quando s’impegnò in un’accanita polemica a favore del “ciceronianismo”, nel sostenere che per ogni attività umana ci possa essere un modello perfetto da seguire.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">In quel particolare frangente il ciceronianismo si prestava ad essere più che una questione dotta per letterati, ma un’arma culturale che elevava Roma a luogo al disopra delle altre corti, dove nasceva una nuova cultura, non più municipale ma italiana.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">Leone X intuì la questione e appena eletto papa nel marzo 1513 lo nominò suo segretario. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">Sarà l’inizio di un cammino che lo porterà nel 1539 ad essere eletto cardinale, a causa dei suoi meriti letterari, da papa Paolo III e nel 1543 sacerdote e vescovo di Gubbio. <o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align:justify"><span class="testomostra">Tutto questo fa di lui un pioniere assoluto, anche da un punto di vista laico il primo vero e proprio intellettuale militante italiano.<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span class="testomostra"> </span></p> <p class="MsoNormal"><span class="testomostra"> </span></p> <p class="MsoNormal"><span class="testomostra">Vladek Cwalinski<o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal"><span class="testomostra"> </span></p> <p class="MsoNormal"><span class="testomostra"> </span></p> <p class="MsoNormal"><span class="testomostra"> </span></p> <p class="MsoNormal"><span class="testomostra"><i>Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento</i></span><i><br /> </i><span class="testomostra">Padova, Palazzo del Monte di Pietà</span><br /> <span class="testomostra">Piazza Duomo 14</span><br /> <span class="testomostra">Catalogo: Marsilio </span></p> </div> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/32512/arte/lintellettuale-militante-pietro-bembo.html">L’intellettuale militante Pietro Bembo</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>PINACOTECA DI BRERA MOSTRA TAROCCHI BEMBO</title> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/32259/arte/pinacoteca-di-brera-mostra-tarocchi-bembo.html</link> <dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator> <pubDate>Tue, 19 Feb 2013 22:32:14 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Arte]]></category> <category><![CDATA[bembo]]></category> <category><![CDATA[brera]]></category> <category><![CDATA[pinacoteca]]></category> <category><![CDATA[tarocchi]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.gdapress.it/it/?p=32259</guid> <description><![CDATA[<p>TESORI NASCOSTI DI BRERA: TAROCCHI DEL XV SECOLO   I tarocchi dei Bembo. Una bottega di pittori dal cuore del Ducato di Milano alle corti padane "quelle carte de triumphi che se fanno a Cremona"   a cura di Sandrina Bandera e Marco Tanzi   20 febbraio – 7 aprile 2013     Dopo la … <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/32259/arte/pinacoteca-di-brera-mostra-tarocchi-bembo.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">PINACOTECA DI BRERA MOSTRA TAROCCHI BEMBO</span></a></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/32259/arte/pinacoteca-di-brera-mostra-tarocchi-bembo.html">PINACOTECA DI BRERA MOSTRA TAROCCHI BEMBO</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-outline-level: 1"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: garamond; font-size: 14pt"><font color="#000000">TESORI NASCOSTI DI BRERA: TAROCCHI DEL XV SECOLO<o:p></o:p></font></span></i></b></p> <p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: garamond; font-size: 14pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></i></b></p> <p align="center" class="MsoBodyText" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: garamond; font-size: 14pt"><font color="#000000">I tarocchi dei Bembo. Una bottega di pittori dal cuore del Ducato di Milano alle corti padane<o:p></o:p></font></span></i></b></p> <p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: garamond; font-size: 14pt"><font color="#000000">"quelle carte de triumphi che se fanno a Cremona"<o:p></o:p></font></span></i></b></p> <p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: garamond; font-size: 14pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></b></p> <p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: garamond; font-size: 14pt"><font color="#000000">a cura di Sandrina Bandera e Marco Tanzi<o:p></o:p></font></span></b></p> <p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: garamond; font-size: 14pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></b></p> <p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: garamond; font-size: 14pt"><font color="#000000">20 febbraio – 7 aprile 2013<o:p></o:p></font></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><o:p><font color="#000000" size="3"> <img loading="lazy" decoding="async" alt="" class="alignnone size-large wp-image-32260" height="400" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/02/3-Bonifacio-Bembo-_50B4351-311x400.jpg" title="3 Bonifacio Bembo - _50B435[1]" width="311" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/02/3-Bonifacio-Bembo-_50B4351-311x400.jpg 311w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/02/3-Bonifacio-Bembo-_50B4351-233x300.jpg 233w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/02/3-Bonifacio-Bembo-_50B4351.jpg 588w" sizes="(max-width: 311px) 100vw, 311px" /></font></o:p></span></p> <p class="MsoBodyText" style="margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-size: 8pt"><o:p><font color="#000000" face="Times New Roman"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoBodyText" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><font size="3"></font><font color="#000000">Dopo la fortunata esposizione del 1999, non vi è stata più occasione di riproporre al pubblico le <b style="mso-bidi-font-weight: normal">48 carte del mazzo di tarocchi braidense</b>, detto <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Brambilla</b> dal nome della famiglia milanese che l’ha posseduto nel corso dell’Ottocento e di buona parte del Novecento. <o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoBodyText" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><font size="3"></font><font color="#000000">Il mazzo, realizzato dalla bottega cremonese di <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Bonifacio Bembo</b> tra il 1442 e il 1444 circa per il duca di Milano Filippo Maria Visconti, è stato acquistato nel 1971 dallo Stato per la Pinacoteca, grazie anche all’interessamento dell’Associazione Amici di Brera e dei Musei milanesi. <o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoBodyText" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><font size="3"></font><font color="#000000">Per ragioni conservative, legate al materiale costitutivo (cartoncino pressato, rivestito di un sottile strato di gesso, con foglia d’oro o d’argento e coloritura a tempera), i tarocchi non possono essere esposti con continuità. <o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoBodyText" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond; font-size: 8pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><font size="3"></font><font color="#000000">La mostra, curata da<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> Sandrina Bandera </b>e<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> Marco Tanzi</b>, presenta una scelta campionatura di opere – in alcuni casi mai esposte – che, nel secolo scorso, sono state alla base del recupero critico della stagione estrema del<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> gotico in Lombardia</b> e intende fare il punto sull’affascinante produzione artistica della<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> famiglia cremonese dei Bembo</b>, protagonista, tra Lombardia ed Emilia, del delicato <b style="mso-bidi-font-weight: normal">passaggio dalla cultura gotica cortese, e internazionale, a quella rinascimentale</b>.<o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond; font-size: 8pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><font size="3"></font><font color="#000000">I fratelli <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Bembo</b>, attivi alla corte milanese e nelle principali corti padane, <b style="mso-bidi-font-weight: normal">attraversano quarant’anni di storia del ducato con ruoli da protagonisti</b>: <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Bonifacio</b>, alla guida della bottega cremonese, è il preferito dei duchi di Milano, che gli affidano la conduzione delle più importanti fabbriche nei centri del loro potere (Milano, Pavia, Cremona, Vigevano, Caravaggio); <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Ambrogio</b> è il suo collaboratore prediletto tra gli anni quaranta e cinquanta. <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Benedetto</b>, più giovane, e il presunto <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Gerolamo</b> (se è riconoscibile nel cosiddetto Maestro di Monticelli) sono, invece, i beniamini dei feudatari padani, come i Pallavicino a Busseto e a Monticelli d’Ongina e i Rossi a Torchiara.<o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><font size="3"></font><font color="#000000">Bonifacio e Benedetto hanno interessi figurativi sostanzialmente differenti: <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Bonifacio</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal">guarda alla tradizione gotica di Milano </b>e, in parte, di Venezia e si rivolge a <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Gentile da Fabriano, Masolino e Pisanello</b> registrandone le opere presenti nei territori confinanti con Cremona e in Valpadana, come testimonia il trittico della prima maturità diviso tra i musei di Cremona e Denver, di cui è presente in mostra l’<b style="mso-bidi-font-weight: normal"><i style="mso-bidi-font-style: normal">Incoronazione</i> </b>di Cremona<b style="mso-bidi-font-weight: normal">.</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Benedetto</b><i style="mso-bidi-font-style: normal"> </i><b style="mso-bidi-font-weight: normal">è precocemente orientato sulla Ferrara di Leonello d’Este</b>, tra lo Studiolo di Belfiore, Donatello e Rogier van der Weyden. Anche per gli altri esponenti della famiglia sono a disposizione, ormai, affidabili indizi per poter identificare <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Ambrogio</b> e, forse, <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Gerolamo</b>, e per ragionare sull’organizzazione della bottega.<o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt; background: white; text-autospace: ideograph-numeric"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: garamond; font-size: 8pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt; background: white; text-autospace: ideograph-numeric"><font size="3"></font><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: garamond">A fare corona ai tarocchi dei due mazzi bembeschi </span></b><span style="font-family: garamond">presenti in mostra<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> </b>– quello di <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Brera</b> e quello dell’<b style="mso-bidi-font-weight: normal">Accademia Carrara di Bergamo</b> –, <b style="mso-bidi-font-weight: normal">sono esposte, </b>grazie alla disponibilità e generosità dei prestatori, <b style="mso-bidi-font-weight: normal">poche ma significative opere</b>, selezionate per tentare di delineare, alla luce delle più recenti riflessioni critiche, le scelte espressive dei vari fratelli. <o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt; background: white; text-autospace: ideograph-numeric"><span style="font-family: garamond"><font size="3"></font><font color="#000000">Per delineare le singole identità, ma anche il filo che unisce l’attività di questa genia di artisti cremonesi, sono presentate alcune opere significative: <b style="mso-bidi-font-weight: normal">codici disegnati</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal">e</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal">miniati</b>, <b style="mso-bidi-font-weight: normal">tavolette da soffitto</b> e <b style="mso-bidi-font-weight: normal">dipinti su tavola</b>: la rara <i style="mso-bidi-font-style: normal">Ascensione di Cristo</i> di collezione privata, per la prima volta esposta al pubblico, e l’<i style="mso-bidi-font-style: normal">Assunzione</i> <i style="mso-bidi-font-style: normal">della Vergine </i>dell’Accademia Carrara (con importanti novità, grazie al restauro affrontato per questa occasione); il <i style="mso-bidi-font-style: normal">Salterio diurno</i> ora a Mirandola (la prima opera di Bonifacio, del 1442), l’<i>Historia di Lancillotto del Lago </i><span style="mso-bidi-font-style: italic">della Biblioteca Nazionale di Firenze (1446)</span>, le tavolette con le <i style="mso-bidi-font-style: normal">Storie della Genesi</i> del Museo Civico Ala Ponzone di Cremona. Arrivano inoltre, sempre da Cremona, <b style="mso-bidi-font-weight: normal">i ritratti dei duchi Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti (1462)</b>, <b style="mso-bidi-font-weight: normal">affreschi strappati dalla chiesa di Sant’Agostino</b>, mai usciti dalla città, <span style="mso-spacerun: yes"> </span>e l’<i>Incoronazione di Cristo e di Maria</i>, del museo.<o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond; font-size: 8pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font size="3"></font><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: garamond">Gli ideali cortesi e il gusto araldico della committenza sono evidenti nei tarocchi, nel <i style="mso-bidi-font-style: normal">Lancillotto</i> fiorentino e nel <i style="mso-bidi-font-style: normal">Diurnale</i> di Mirandola</span></b><span style="font-family: garamond">. Il prolungato legame di Bonifacio con gli eremitani di Sant’Agostino a Cremona – dove affresca anche la cappella di patronato Cavalcabò, su commissione di Giovanna, figlia del signore della città Ugolino Cavalcabò – è rappresentato in mostra dall’<i>Incoronazione di Cristo e di Maria</i>, e dai ritratti ad affresco di Bianca Maria Visconti e Francesco Sforza, già sulle pareti dell’altare ducale dedicato ai Santi Crisante e Daria. <o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><font size="3"></font><font color="#000000">Si è voluto dare conto anche di aspetti quasi seriali dell’attività della bottega, come la realizzazione di <b style="mso-bidi-font-weight: normal">polittici con immagini di santi</b> (le due tavole braidensi con i<i style="mso-bidi-font-style: normal"> Santi Giuliano e Giacomo Maggiore</i> e il <i style="mso-bidi-font-style: normal">San Francesco</i> dell’Accademia Carrara); o l’esecuzione di preziose<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> tavolette da soffitto</b> (dal Museo Civico di Cremona), che ornavano le dimore della nuova nobiltà locale, stabilitasi soprattutto dopo l’avvento degli Sforza. <o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><font color="#000000" size="3">Per illustrare invece le varie dinamiche dell’attività dei Bembo ci sono poi capolavori che attestano le novità più aggiornate di Benedetto, di dichiarata ispirazione ferrarese, come la smagliante <i style="mso-bidi-font-style: normal">Madonna dell’Umiltà e angeli</i> del Museo Lia di La Spezia. La presenza in mostra di un pannello con <i>San Giorgio</i>, proveniente dal Museo di Cremona, permetterà poi di verificare la personalità del presunto <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Gerolamo Bembo</b>, la cui fisionomia è spesso confusa con quella di Bonifacio e di Benedetto. La tavola, memore della mondanità del gusto gotico, ha tuttavia una monumentalità più salda e un occhio più attento alle suggestioni prospettiche e alla luce tersa della pittura d’oltralpe</font><a name="_GoBack"></a><font size="3"></font><font color="#000000">. <o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond; font-size: 8pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font size="3"></font><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: garamond">La bottega </span></b><span style="font-family: garamond">(o le botteghe)<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> dei Bembo rappresentano un modello esemplare del fervore culturale che anima, dalla metà del Quattrocento, Cremona, scelta nel 1441 per celebrare il matrimonio tra Bianca Maria Visconti, unica erede del ducato più importante dell’Italia settentrionale, e Francesco Sforza, fondatore della nuova dinastia</b>. Nel segno delle nozze ducali si intrecciano, simbolicamente, i vecchi e i nuovi orizzonti culturali: la tendenza milanese a un visione gotica propriamente internazionale, derivata da Giovannino de’ Grassi e da Michelino da Besozzo, con uno sguardo più moderno, aggiornato sulle novità portate dal toscano Masolino, ma anche sulla lezione più espressiva in arrivo da Padova e Ferrara. Non solo: Cremona vede crescere le imprese artistiche per la presenza della corte sforzesca, e allarga il suo raggio di influenze anche grazie alla posizione geografica, favorita dalla grande via d’acqua (che offre un collegamento privilegiato proprio con Ferrara) e dal dinamismo degli scambi culturali in continuo aumento. La città si apre anche verso i centri vicini con una serie di significativi e documentati contatti, da Mantova a Verona, da Parma a Reggio. Se il castello di Pier Maria Rossi a Torchiara, alle pendici dell’Appennino parmense, è uno dei luoghi più evocativi del tardogotico padano, una recente ipotesi definisce proprio nei feudi del “magnificus et potens vir”, figlio di Giovanna Cavalcabò, la zona di provenienza di uno dei lavori più importanti della bottega del giovane Bonifacio Bembo:<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> i disegni del <i style="mso-bidi-font-style: normal">Lancillotto</i> </b>ora presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Il codice è un capolavoro della cultura cavalleresca</b>, eccezionalmente esposto in questa occasione, di qualità pari a quella dei Tarocchi braidensi.<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond; font-size: 8pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font size="3"></font><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: garamond">I prestiti provenienti da Cremona sono stati facilitati dalla generosità del Comune</span></b><span style="font-family: garamond">, che ha sostenuto le spese di trasporto; <b style="mso-bidi-font-weight: normal">il restauro degli affreschi provenienti dalla chiesa di Sant’Agostino è stato offerto dalla scuola Cr. Forma di Cremona; la tavola con <i style="mso-bidi-font-style: normal">l’Assunzione della Vergine </i>dell’Accademia Carrara è stata restaurata da Carlotta Beccaria di Milano, grazie al contributo del Rotary club Bergamo sud</b>. <o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><o:p><font color="#000000" size="3"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><font size="3"></font><font color="#000000">Il catalogo, edito da <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Skira</b>, contiene un testo introduttivo dei curatori, <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Sandrina Bandera e Marco Tanzi</b>, ai quali si devono anche le schede delle opere in mostra (insieme a Martina De Petris e Carla Pinzauti). <o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond; font-size: 8pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font size="3"></font><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: garamond">Questa mostra corrisponde alla seconda parte del ciclo espositivo dedicato dalla Pinacoteca di Brera ai mazzi di tarocchi del XV secolo, che ha il privilegio eccezionale di possedere </span></b><span style="font-family: garamond; mso-bidi-font-weight: bold">grazie a due acquisizioni abbastanza recenti</span><span style="font-family: garamond">: infatti segue all’esposizione appena conclusa <i style="mso-bidi-font-style: normal">Il segreto dei segreti. I tarocchi Sola Busca e la cultura ermetico-alchemica tra Marche e Veneto alla fine del Quattrocento</i>, curata da Laura Paola Gnaccolini.<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond; font-size: 8pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font size="3"></font><font color="#000000"><b><span style="font-family: garamond">Il ciclo delle mostre di Brera proseguirà poi per tutto il 2013 con altre due iniziative:</span></b><span style="font-family: garamond"> la prima (7 maggio – 8 settembre) dedicata alla <b style="mso-bidi-font-weight: normal">collezione di autoritratti appartenuti a Cesare Zavattini</b> e recentemente acquisiti dalla Pinacoteca; la seconda (8 ottobre 2013 – 12 gennaio 2014) al fondo di <b style="mso-bidi-font-weight: normal">pittura lombarda del Seicento</b>, normalmente non esposto per ragioni di spazio.<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond; font-size: 8pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><font size="3"></font><font color="#000000">Per agevolare le visite del pubblico a questo importante ciclo di mostre e per favorire una maggiore fidelizzazione alla Pinacoteca, <b>è stato istituito un abbonamento, al costo di 22,00 euro</b>, che permetterà il libero accesso al Museo e alle mostre fino alla conclusione dell’ultima iniziativa programmata, e dunque fino ai primi di gennaio del 2014.<o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: garamond"><o:p><font color="#000000" size="3"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"><o:p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"> </font></o:p></p> <p><o:p></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt -18pt; mso-outline-level: 1"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: garamond; font-size: 14pt">Pinacoteca di Brera<o:p></o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric; mso-outline-level: 1"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-light">Via Brera, 28 – Milano<o:p></o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric; mso-outline-level: 1"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-family: bodonibe-light">Accesso disabili da via Fiori Oscuri, 2<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-light"><o:p> </o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric; mso-outline-level: 1"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt">Informazioni<o:p></o:p></span></b></font></p> <p class="Indice" style="margin: 0cm 0cm 0pt -18pt; mso-pagination: widow-orphan; mso-outline-level: 1"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Ufficio mostre ed eventi, tel. 02 72263.257, <a href="mailto:sbsae-mi.brera@beniculturali.it">sbsae-mi.brera@beniculturali.it</a><o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><a href="http://www.brera.beniculturali.it/">www.brera.beniculturali.it</a></span><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-light"><o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-light"><o:p> </o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric; mso-outline-level: 1"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium">Orari<o:p></o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-light">8.30-19.15 da martedì a domenica<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-light">(la biglietteria chiude alle 18.40)<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-light">chiuso lunedì<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium; mso-bidi-font-size: 8.0pt"><o:p> </o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric; mso-outline-level: 1"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium">Biglietti<o:p></o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric; mso-outline-level: 1"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium">Intero: € 10,00<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium">Ridotto: € 7,00<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium">Abbonamento per la Pinacoteca e le mostre: € 22,00 (valido fino a dicembre 2013)<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium">Gruppi: prenotazione obbligatoria, € <st1:metricconverter productid="2,00 a" w:st="on">2,00 a</st1:metricconverter> persona<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium">Scuole: prenotazione obbligatoria, € <st1:metricconverter productid="10,00 a" w:st="on">10,00 a</st1:metricconverter> classe<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium; mso-bidi-font-size: 8.0pt"><o:p> </o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric; mso-outline-level: 1"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium">Prenotazioni<o:p></o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric; mso-outline-level: 1"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-light">Per gruppi, scuole e singoli<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span lang="DE" style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-light; mso-ansi-language: de">tel. 02 92800361<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><a href="http://www.pinacotecabrera.net/"><span lang="DE" style="mso-ansi-language: de">www.pinacotecabrera.net</span></a></span><span lang="DE" style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-light; mso-ansi-language: de"><o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium; mso-bidi-font-size: 8.0pt"><o:p> </o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric; mso-outline-level: 1"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium">Attività didattica a cura dei Servizi educativi della Pinacoteca di Brera<o:p></o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span lang="EN-GB" style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-light; mso-ansi-language: en-gb">tel. 02 72263.219/262<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span lang="EN-GB" style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-light; mso-ansi-language: en-gb">www.brera.beniculturali.it/Servizi educativi<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b><span lang="EN-GB" style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium; mso-ansi-language: en-gb; mso-bidi-font-size: 8.0pt"><o:p> </o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium; mso-bidi-font-size: 8.0pt"><o:p> </o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric; mso-outline-level: 1"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><b><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium">Catalogo<o:p></o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm -56.75pt 0pt -18pt; text-autospace: ideograph-numeric"><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"><span style="font-family: garamond; font-size: 11pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-family: bodonibe-medium">Skira editore<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"> </p> <p> </o:p></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"><o:p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"> </font></o:p></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"><o:p><font color="#000000" face="Times New Roman" size="3"> </font></o:p></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/32259/arte/pinacoteca-di-brera-mostra-tarocchi-bembo.html">PINACOTECA DI BRERA MOSTRA TAROCCHI BEMBO</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> </channel> </rss>