<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><rss version="2.0" xmlns:content="http://purl.org/rss/1.0/modules/content/" xmlns:wfw="http://wellformedweb.org/CommentAPI/" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom" xmlns:sy="http://purl.org/rss/1.0/modules/syndication/" xmlns:slash="http://purl.org/rss/1.0/modules/slash/" > <channel> <title>chieti Archives - GDA Press</title> <atom:link href="http://www.gdapress.it/it/index.php/tag/chieti/feed" rel="self" type="application/rss+xml" /> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/tag/chieti</link> <description></description> <lastBuildDate>Wed, 12 Sep 2018 23:34:06 +0000</lastBuildDate> <language>it-IT</language> <sy:updatePeriod> hourly </sy:updatePeriod> <sy:updateFrequency> 1 </sy:updateFrequency> <generator>https://wordpress.org/?v=6.6.2</generator> <item> <title>ADI PORTA “LE ESPERIENZE” A CIBUS, LA COLLEZIONE DI MIELI RARI BIO CHE SOSTENGONO LA BIODIVERSITÀ</title> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/67827/enogastronomia/adi-porta-le-esperienze-a-cibus-la-collezione-di-mieli-rari-bio-che-sostengono-la-biodiversita.html</link> <dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator> <pubDate>Sat, 05 May 2018 23:30:46 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Enogastronomia]]></category> <category><![CDATA[ADI APICOLTURA]]></category> <category><![CDATA[chieti]]></category> <category><![CDATA[Cibus 2018]]></category> <category><![CDATA[parma]]></category> <category><![CDATA[Tornareccio]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.gdapress.it/it/?p=67827</guid> <description><![CDATA[<p>  Cibus 2018 ADI PORTA “LE ESPERIENZE” A CIBUS, LA COLLEZIONE DI MIELI RARI BIO CHE SOSTENGONO LA BIODIVERSITÀ Dal 7 al 10 maggio l’azienda sarà a Parma per il Salone Internazionale dell’Alimentazione ADI Apicoltura, l’azienda abruzzese (Tornareccio, Chieti) con una storia di oltre 150 anni nella produzione di miele biologico, sarà a Cibus (Parma) … <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/67827/enogastronomia/adi-porta-le-esperienze-a-cibus-la-collezione-di-mieli-rari-bio-che-sostengono-la-biodiversita.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">ADI PORTA “LE ESPERIENZE” A CIBUS, LA COLLEZIONE DI MIELI RARI BIO CHE SOSTENGONO LA BIODIVERSITÀ</span></a></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/67827/enogastronomia/adi-porta-le-esperienze-a-cibus-la-collezione-di-mieli-rari-bio-che-sostengono-la-biodiversita.html">ADI PORTA “LE ESPERIENZE” A CIBUS, LA COLLEZIONE DI MIELI RARI BIO CHE SOSTENGONO LA BIODIVERSITÀ</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p> </p> <p><strong><img fetchpriority="high" decoding="async" class="alignleft size-large wp-image-67828" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2018/09/ADI_LeEsperienze__rododendro-267x400.jpg" alt="" width="267" height="400" 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<strong>la famiglia Iacovanelli ha deciso di portare anche quest’anno a Parma la sua lunga esperienza nel mondo del miele biologico</strong> – <strong>l’azienda è certificata bio dal 1999 </strong>– di prima qualità.</p> <p>In occasione del Salone ADI Apicoltura presenterà la <strong>nuova collezione di</strong> <strong>mieli da botaniche rare “<em>Le Esperienze</em>” che comprende</strong> <strong>quattro mieli</strong> <strong>purissimi</strong> <strong>100%</strong> <strong>italiani e biologici</strong> <strong>lavorati a freddo</strong> (Tarassaco, Rododendro, Coriandolo e Corbezzolo) prodotti in tiratura limitata e la <strong>crema di nocciole 100% bio</strong> <strong>70.30 </strong>con etichetta trasparente cortissima: 70% di miele di acacia e 30% nocciole tostate biologiche Igp del Piemonte.</p> <p>Cibus sarà l’occasione anche per raccontare ad appassionati enogastronomi e addetti ai lavori i prossimi progetti di ADI e quelli già in corso, a partire da <strong>“</strong><strong>Difendiamo le Api”, iniziativa della </strong><strong>Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS che ADI sostiene ufficialmente</strong>. <strong>Grazie alla nuova linea <em>Le Esperienze</em> per ogni vasetto venduto 1 euro verrà donato proprio a favore di questo progetto</strong> <strong>che punta a proteggere le api</strong> <strong>salvaguardando così la biodiversità</strong>, tema caro ad ADI che sta lavorando su diversi fronti per la protezione dell’ecosistema e il mantenimento del suo delicato equilibrio.</p> <p>Si tratta di una tematica molto sentita dall’azienda che per condividere i propri valori con i clienti ha scelto di focalizzare tutta la comunicazione 2018 proprio sulla salvaguardia della biodiversità, cercando di sensibilizzare anche attraverso consigli e spunti che tutti possono mettere in atto ogni giorno.</p> <p><strong>Una selezione dei mieli e dei prodotti bio di ADI</strong> – acquistabili online sul website dell’azienda <a href="http://www.adiapicoltura.it">www.adiapicoltura.it</a>, attraverso l’e-commerce di Lorenzo Vinci e in alcuni punti vendita specializzati e selezionati- <strong>sarà in degustazione a Cibus 2018 </strong>(<strong>PADIGLIONE 6 – STAND K036</strong>).</p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/67827/enogastronomia/adi-porta-le-esperienze-a-cibus-la-collezione-di-mieli-rari-bio-che-sostengono-la-biodiversita.html">ADI PORTA “LE ESPERIENZE” A CIBUS, LA COLLEZIONE DI MIELI RARI BIO CHE SOSTENGONO LA BIODIVERSITÀ</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Diventa un’opera teatrale il capolavoro di John Fante “Chiedi alla polvere”</title> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/34706/teatro/diventa-unopera-teatrale-il-capolavoro-di-john-fante-chiedi-alla-polvere%e2%80%8f.html</link> <dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator> <pubDate>Sat, 24 Aug 2013 06:02:20 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Teatro]]></category> <category><![CDATA[chieti]]></category> <category><![CDATA[john fante]]></category> <category><![CDATA[torricella peligna]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.gdapress.it/it/?p=34706</guid> <description><![CDATA[<p>L’anteprima nazionale il 24 agosto nell’ambito del festival “Il dio di mio padre”      Diventa un’opera teatrale il capolavoro di John Fante “Chiedi alla polvere”. La realizzazione è stata curata dall’attrice Monica Ciarcelluti, che ne cura anche la regia. L’anteprima nazionale in programma a Torricella Peligna (Chieti) sabato 24 agosto, alle 22:45, nell’ambito del … <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/34706/teatro/diventa-unopera-teatrale-il-capolavoro-di-john-fante-chiedi-alla-polvere%e2%80%8f.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">Diventa un’opera teatrale il capolavoro di John Fante “Chiedi alla polvere”</span></a></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/34706/teatro/diventa-unopera-teatrale-il-capolavoro-di-john-fante-chiedi-alla-polvere%e2%80%8f.html">Diventa un’opera teatrale il capolavoro di John Fante “Chiedi alla polvere”</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt;"><span style="font-size:14.0pt; font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A; mso-fareast-language:IT;mso-bidi-font-weight:bold">L’anteprima nazionale il 24 agosto nell’ambito del festival “Il dio di mio padre”</span><span style="font-size: 14pt; font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-size:14.0pt; font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A; mso-fareast-language:IT"> </span><span style="font-size:16.0pt;font-family: Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A;mso-fareast-language: IT"> </span><span style="font-size: 10pt; font-family: Arial;"><o:p></o:p></span><img decoding="async" alt="" class="aligncenter size-large wp-image-34707" height="400" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/08/Chiedi-alla-polvere-1.-jpg-400x400.jpg" title="Chiedi alla polvere 1. jpg" width="400" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/08/Chiedi-alla-polvere-1.-jpg-400x400.jpg 400w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/08/Chiedi-alla-polvere-1.-jpg-150x150.jpg 150w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/08/Chiedi-alla-polvere-1.-jpg-300x300.jpg 300w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/08/Chiedi-alla-polvere-1.-jpg.jpg 1898w" sizes="(max-width: 400px) 100vw, 400px" /></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><b><span style="font-size:16.0pt; font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A; mso-fareast-language:IT"><o:p> </o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; font-family: Arial; color: rgb(26, 26, 26); background-position: initial initial; background-repeat: initial initial;">Diventa un’opera teatrale il capolavoro di <b>John Fante</b> “<i>Chiedi alla polvere</i>”. La realizzazione è stata curata dall’attrice <b>Monica Ciarcelluti</b>, che ne cura anche la regia. L’anteprima nazionale in programma a <b>Torricella Peligna</b> (Chieti) sabato <b>24 agosto</b>, alle 22:45, nell’ambito del <b>Festival letterario “Il dio di mio padre”</b>.</span><span style="font-size:12.0pt;font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman"; color:#1A1A1A;mso-fareast-language:IT;mso-bidi-font-weight:bold"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><b><span style="font-size:12.0pt; font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A; mso-fareast-language:IT"> </span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-size:12.0pt; font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A; mso-fareast-language:IT;mso-bidi-font-weight:bold">Per la prima volta in Italia viene realizzato uno spettacolo di teatro contemporaneo ispirato all’opera dello scrittore americano con il titolo “<b><i>Chiedi alla polvere… quel che resta di loro</i></b>”. </span><span style="font-size: 12.0pt;font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A; mso-fareast-language:IT">L’attrice e regista abruzzese <b>Monica Ciarcelluti</b> firma la regia di una produzione a livello internazionale voluta dalla compagnia italiana Arterie Centro Interculturale Ricerche Teatrali e realizzata in collaborazione con la compagnia svizzera Progetto Brockenhaus.</span><span style="font-size: 12pt; font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-size:12.0pt; font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A; mso-fareast-language:IT"> </span><span style="font-size: 12pt; font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><b><span style="font-size:12.0pt;font-family:Arial;mso-fareast-font-family: "Times New Roman";color:#1A1A1A;mso-fareast-language:IT">Fante </span></b><span style="font-size:12.0pt;font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman"; color:#1A1A1A;mso-fareast-language:IT">è oggi considerato uno degli scrittori americani più importanti del Novecento. I suoi romanzi esprimono ironia e densità emozionale. "<b><i>Chiedi alla polvere</i></b>" rimane forse il suo capolavoro, pubblicato nel 1939. Racconta le vicende tragicomiche di Arturo Bandini, un <i>alter ego</i> dello scrittore italo-americano. Pur con ironia e semplicità, lo spettacolo è un'occasione per riflettere – a distanza di un secolo – su quell'imponente fenomeno di migrazione di massa verso il Nuovo Mondo che caratterizzò anche l'<b>Abruzzo</b>, insieme a molte altre zone d'Italia. Si calcola che tra il 1900 e il 1914 emigrarono dalla regione circa 490.000 persone. Tra questi anche il padre di <b>John Fante</b>, Nicola. </span><span style="font-size: 12pt; font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-size:12.0pt; font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A; mso-fareast-language:IT"> </span><span style="font-size: 12pt; font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-size:12.0pt; font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A; mso-fareast-language:IT">A <b>Torricella Peligna</b> verranno mostrati 45 minuti del lavoro che l'attrice e regista pescarese <b>Monica Ciarcelluti</b> ha avviato lo scorso anno in forma di studio, coadiuvata dalla danzatrice e coreografa <b>Elisabetta Di Terlizzi</b> che ne cura il movimento in scena. Sul palco un affiatato <i>ensemble</i> di cinque attori, un casting: <b>Mariangela Celi</b>, <b>Piera Gianotti</b>, <b>Marco Massarotti</b>, <b>Irida Mero</b> e <b>Francesco Rossetti</b>.</span><span style="font-size: 12pt; font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-size:12.0pt; font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A; mso-fareast-language:IT"> </span><span style="font-size: 12pt; font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-size:12.0pt; font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A; mso-fareast-language:IT">"Il testo di Fante", spiega la regista <b>Monica Ciarcelluti</b>, "apre un immaginario sospeso tra incanto e disincanto, dove i protagonisti abitano vite ai margini di un'umanità assente e distratta. La labile fragilità della vita è paradossalmente l'unica condizione per <i>poter esistere</i>. Una dimensione onirica dove tutto è teatro e immaginazione."</span><span style="font-size: 12pt; font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="font-size:12.0pt; font-family:Arial;mso-fareast-font-family:"Times New Roman";color:#1A1A1A; mso-fareast-language:IT"> </span><span style="font-size: 12pt; font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/34706/teatro/diventa-unopera-teatrale-il-capolavoro-di-john-fante-chiedi-alla-polvere%e2%80%8f.html">Diventa un’opera teatrale il capolavoro di John Fante “Chiedi alla polvere”</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Grande mostra dedicata a Emilio Greco per il centenario della sua nascita-Palazzo de’ Mayo, Chieti- 29/6-29/9</title> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/33923/arte/grande-mostra-dedicata-a-emilio-greco-per-il-centenario-della-sua-nascita-palazzo-de-mayo-chieti-296-299%e2%80%8f.html</link> <dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator> <pubDate>Sat, 29 Jun 2013 08:12:49 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Arte]]></category> <category><![CDATA[chieti]]></category> <category><![CDATA[emilio greco]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.gdapress.it/it/?p=33923</guid> <description><![CDATA[<p>EMILIO GRECO La vitalità della scultura a cura di Gabriele Simongini 29 giugno-29 settembre 2013 Palazzo de’ Mayo – S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee Corso Marrucino, 121 | Chieti   La Fondazione Carichieti celebra il centenario della nascita di Emilio Greco (Catania 1913-Roma 1995) presentando nelle sale di Palazzo de’ Mayo a Chieti, in collaborazione con gli Archivi Emilio Greco di Roma e con l’Opera del Duomo di Orvieto, una grande mostra di sculture e … <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/33923/arte/grande-mostra-dedicata-a-emilio-greco-per-il-centenario-della-sua-nascita-palazzo-de-mayo-chieti-296-299%e2%80%8f.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">Grande mostra dedicata a Emilio Greco per il centenario della sua nascita-Palazzo de’ Mayo, Chieti- 29/6-29/9</span></a></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/33923/arte/grande-mostra-dedicata-a-emilio-greco-per-il-centenario-della-sua-nascita-palazzo-de-mayo-chieti-296-299%e2%80%8f.html">Grande mostra dedicata a Emilio Greco per il centenario della sua nascita-Palazzo de’ Mayo, Chieti- 29/6-29/9</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p align="center" style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: center;"><b><span style="line-height: 52px; font-size: 28pt;">EMILIO GRECO</span></b></p> <p align="center" style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: center;"><b><span style="line-height: 29px; font-size: 16pt;">La vitalità della scultura</span></b></p> <p align="center" style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: center;"><i style="line-height: 21px;">a cura di Gabriele Simongini</i></p> <p align="center" style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: center;"><b style="line-height: 21px;"><span style="line-height: 28px; font-size: 14pt;">29 giugno-29 settembre 2013</span></b></p> <p align="center" style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: center;"><b><span style="line-height: 26px; font-size: 14pt;">Palazzo de’ Mayo – S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee</span></b></p> <p align="center" style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: center;"><b><span style="line-height: 26px; font-size: 14pt;">Corso Marrucino, 121</span></b><b><span style="font-family: Verdana;"> </span></b><b><span style="line-height: 26px; font-size: 14pt;">| Chieti</span></b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"> </p> <p style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><span style="line-height: 21px;"><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;">La <b style="line-height: 24px;">Fondazione Carichieti</b> celebra il <b style="line-height: 24px;">centenario della nascita</b> di <b style="line-height: 24px;">Emilio Greco</b> (Catania 1913-Roma 1995) presentando nelle sale di <b style="line-height: 24px;">Palazzo de’ Mayo a Chieti</b>, in collaborazione con gli <b style="line-height: 24px;">Archivi Emilio Greco di Roma</b> e con l’<b style="line-height: 24px;">Opera del Duomo di Orvieto</b>, una grande mostra di sculture e disegni dal titolo<b style="line-height: 24px;"> “Emilio Greco</b></span></span><b style="line-height: 21px;"><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;">. La vitalità della scultura” </span></b><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;">che documenta quasi quarant’anni <span style="line-height: 24px;">di</span>inesausta attività creativa, dal 1947 al 1983. Sarà questo un evento particolarmente rappresentativo <span style="line-height: 24px;">nel contesto di</span> una <b style="line-height: 24px;">serie di importanti mostre</b> che, sotto l’egida di un prestigioso Comitato per il centenario della nascita di Greco, renderanno omaggio al grande artista anche ad <b style="line-height: 24px;">Orvieto</b> (dal 22 giugno, nel Museo Emilio Greco), <b style="line-height: 24px;">Roma</b> (Museo di Roma in Palazzo <span style="line-height: 24px;">Braschi</span>) e <b style="line-height: 24px;">Londra</b>(<span style="line-height: 24px;">Estorick</span> <span style="line-height: 24px;">Collection</span> <span style="line-height: 24px;">of</span> <span style="line-height: 24px;">Modern</span> <span style="line-height: 24px;">Italian</span> Art).</span></p> <p style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><b style="line-height: 21px;"><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;"> </span></b></p> <p style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><b style="line-height: 21px;"><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;">La mostra, curata da Gabriele <span style="line-height: 24px;">Simongini</span> e centrata sul tema del corpo nell’opera di Greco, presenterà sedici sculture fra bronzi, terrecotte, gessi e cementi, oltre ad un pregevole gruppo di <span style="line-height: 24px;">26</span> disegni di soggetto sportivo</span></b><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;">. <b style="line-height: 24px;">Le opere provengono dagli Archivi Greco di Roma, dal Museo Emilio Greco di Orvieto e da collezioni private.</b><span style="line-height: 24px;"> </span></span></p> <p style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;">Greco è stato senza dubbio uno dei maggiori scultori italiani del secondo ‘900, come ha sancito anche il Gran premio per la scultura alla Biennale veneziana del 1956. La sua fama è internazionale e le sue opere sono, tra l’altro, conservate nei più<span style="line-height: 24px;">prestigiosi</span> musei di tutto il mondo, dalla New Tate <span style="line-height: 24px;">Gallery</span> di Londra all’<span style="line-height: 24px;">Ermitage</span> di San Pietroburgo, dal Museo <span style="line-height: 24px;">Puskin</span> di Mosca all’Open-Air <span style="line-height: 24px;">Museum</span> di <span style="line-height: 24px;">Hakone</span>, dai Musei Vaticani alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, solo per citarne alcuni. <b style="line-height: 24px;">Fra i suoi lavori più celebri basta ricordare le Porte della Cattedrale di Orvieto, il monumento a Papa Giovanni XXIII in San Pietro, il monumento a Pinocchio di Collodi</b>.</span></p> <p style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;"> </span></p> <p style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><span style="line-height: 21px;"><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;">Nel contesto di</span></span><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;"> una ricerca essenzialmente figurativa, Greco ha però saputo rinnovare costantemente la forma plastica per raggiungere una <b style="line-height: 24px;">pienezza e totalità di vita</b> (evidente ad esempio nelle sensuali figure femminili) che costituisce forse <b style="line-height: 24px;">la sua qualità essenziale</b>. Il grande scultore catanese ha così conquistato una cifra totalmente personale muovendosi liberamente <span style="line-height: 24px;">ed</span>originalmente fra un ampio panorama di riferimenti: la scultura etrusca, la ritrattistica romana, il manierismo (il <span style="line-height: 24px;">Giambologna</span>, ad esempio), il barocco, le ricerche di Arturo Martini, Marino Marini, ma anche di Moore e <span style="line-height: 24px;">Pevsner</span>. Dall’opera <span style="line-height: 24px;">scultorea</span> di Greco promanano una profonda carica di umanità, una misura classica e una dolce sensualità, nonché una vena malinconica, che rivelano un’attitudine lirica confermata anche dalla sua vocazione di poeta, sia pur umile ed appartato a cospetto della sua attività maggiore.</span><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;"> </span><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;"><span style="line-height: 24px;"> </span></span></p> <p style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><b style="line-height: 21px;"><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;"> </span></b></p> <p style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><b style="line-height: 21px;"><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;">Il catalogo, edito da <span style="line-height: 24px;">Allemandi</span></span></b><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;">, conterrà le riproduzioni delle opere esposte a Chieti, i saggi di Gabriele <span style="line-height: 24px;">Simongini</span> ed Elisabetta Cristallini <span style="line-height: 24px;">ed</span> un ricordo di Antonella Greco (figlia dell’artista), oltre ad una sezione relativa alla mostra di Orvieto incentrata sull’arte sacra del Maestro e curata da Alessandra <span style="line-height: 24px;">Cannistrà</span> (curatore del Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto) con un saggio di Francesco <span style="line-height: 24px;">Buranelli</span>.</span></p> <p style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><span style="line-height: 25px; font-size: 13pt;">Durante la mostra sarà proiettato<b style="line-height: 24px;"> il documentario realizzato da Franco Simongini per la Rai </b>tra il 1976 e il 1977 <b style="line-height: 24px;">e </b>dedicato <span style="line-height: 24px;">ad</span>Emilio Greco<b style="line-height: 24px;">, </b>nell’ambito della serie “<b style="line-height: 24px;">Artisti d’oggi</b>”.</span></p> <p style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><b style="line-height: 21px;"><span style="line-height: 28px; font-size: 14pt;"> </span></b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"><b><u>INFORMAZIONI UTILI:</u></b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"><b> </b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;">Sede espositiva:<b> </b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><b>Palazzo de’ Mayo, S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee, </b><b> Corso Marrucino, 121 – Chieti</b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"> </p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;">Periodo di apertura al pubblico: <b>29 giugno -29 settembre 2013 con i</b><b>ngresso gratuito</b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"><b> </b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;">Orario:</p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="line-height: normal; font-size: 7pt; font-family: 'Times New Roman';"> </span></span><b>martedì-domenica 19-23. Il museo resterà aperto anche a Ferragosto con orario 19-23</b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="line-height: normal; font-size: 7pt; font-family: 'Times New Roman';"> </span></span><b>Lunedì chiuso</b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"><span style="font-family: Symbol;">·<span style="line-height: normal; font-size: 7pt; font-family: 'Times New Roman';"> </span></span><b>Visite guidate gratuite previa prenotazione telefonica anticipata</b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"><b> </b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"><b>Promossa e organizzata dalla Fondazione Carichieti</b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"><b><img decoding="async" alt="Fondazione_logo_header copia" height="48" src="https://dub106.afx.ms/att/GetInline.aspx?messageid=2c040830-b634-11e2-b3c0-002264c20882&attindex=1&cp=-1&attdepth=1&imgsrc=cid%3a0b8d9a0f-ac50-4184-a0dc-012f76d67bd4%40local&cid=5e10b77119522db0&hm__login=giulianadeantonellis&hm__domain=hotmail.com&ip=10.211.10.8&d=d5079&mf=0&hm__ts=Sat%2c%2029%20Jun%202013%2008%3a10%3a24%20GMT&st=giulianadeantonellis&hm__ha=01_a9f3361d47252d7035fe78bede9dda224885ab194c6aca3865cf8dd53dae61e8&oneredir=1" width="49" /></b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"><b> </b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;">In collaborazione con:</p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"><b>Archivi Emilio Greco di Roma</b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"><b>L’Opera del Duomo di Orvieto</b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"> </p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px;"><b> </b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;">Informazioni per il pubblico: <b>Tel: <a style="font-weight: inherit; color: rgb(0, 104, 207); cursor: pointer;" target="_blank">+39- 0871-359801</a> Fax: <a style="font-weight: inherit; color: rgb(0, 104, 207); cursor: pointer;" target="_blank">+39-0871-347606</a></b></p> <p style="line-height: 21px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><b>E-mail: <a href="mailto:set@fondazionecarichieti.it" style="font-weight: inherit; color: rgb(0, 104, 207); cursor: pointer;" target="_blank">set@fondazionecarichieti.it</a> web: <a href="http://www.fondazionecarichieti.it/" style="font-weight: inherit; color: rgb(0, 104, 207); cursor: pointer;" target="_blank">www.fondazionecarichieti.it</a></b></p> <p style="line-height: 22px; margin: 0px 0px 1.35em; color: rgb(68, 68, 68); font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 15px; text-align: justify;"><b style="line-height: 21px;"><span style="line-height: 28px; font-size: 14pt;"> </span></b></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/33923/arte/grande-mostra-dedicata-a-emilio-greco-per-il-centenario-della-sua-nascita-palazzo-de-mayo-chieti-296-299%e2%80%8f.html">Grande mostra dedicata a Emilio Greco per il centenario della sua nascita-Palazzo de’ Mayo, Chieti- 29/6-29/9</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>VASCO BENDINI/MATTEO MONTANI COSÌ LONTANI, COSÌ VICINI – Chieti, Palazzo de Mayo</title> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/30968/arte/vasco-bendinimatteo-montani-cosi-lontani-cosi-vicini-chieti-palazzo-de-mayo.html</link> <dc:creator><![CDATA[[redazione]]]></dc:creator> <pubDate>Thu, 29 Nov 2012 09:23:24 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Arte]]></category> <category><![CDATA[chieti]]></category> <category><![CDATA[palazzo de' mayo]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.gdapress.it/it/?p=30968</guid> <description><![CDATA[<p>30 novembre 2012 – 20 gennaio 2013 Palazzo de’ Mayo – S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee Corso Marrucino, 121 | Chieti     Un dialogo fra generazioni sotto il segno dell’arte contemporanea chiude l’operoso 2012 della Fondazione CariChieti, presieduta dal Presidente, Prof. Francesco Sanvitale.  A partire dal 30 novembre e fino al 20 gennaio 2013 il … <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/30968/arte/vasco-bendinimatteo-montani-cosi-lontani-cosi-vicini-chieti-palazzo-de-mayo.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">VASCO BENDINI/MATTEO MONTANI COSÌ LONTANI, COSÌ VICINI – Chieti, Palazzo de Mayo</span></a></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/30968/arte/vasco-bendinimatteo-montani-cosi-lontani-cosi-vicini-chieti-palazzo-de-mayo.html">VASCO BENDINI/MATTEO MONTANI COSÌ LONTANI, COSÌ VICINI – Chieti, Palazzo de Mayo</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'"><font size="3"></font><font color="#000000">30 novembre 2012 – 20 gennaio 2013<o:p></o:p></font></span></b></p> <p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'"><font size="3"></font><font color="#000000">Palazzo de’ Mayo – S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee<o:p></o:p></font></span></b></p> <p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; line-height: 150%; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'"><font size="3"></font><font color="#000000">Corso Marrucino, 121 | Chieti<o:p></o:p></font></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; color: #365f91; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p> </o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><u><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font color="#000000"><o:p></o:p></font></span></u></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><u><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><span style="text-decoration: none"><font color="#000000"> </font></span></o:p></span></u></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font color="#000000">Un dialogo fra generazioni sotto il segno dell’arte contemporanea chiude l’operoso 2012 della <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Fondazione CariChieti, </b>presieduta dal Presidente, Prof. Francesco Sanvitale<b style="mso-bidi-font-weight: normal">.</b><span style="mso-spacerun: yes"> </span>A partire dal <b style="mso-bidi-font-weight: normal">30 novembre</b> e fino al <b style="mso-bidi-font-weight: normal">20 gennaio 2013</b> il <b style="mso-bidi-font-weight: normal">S.E.T.</b>, lo <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Spazio Esposizioni Temporanee</b> di<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> Palazzo de’ Mayo</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal">a Chieti,</b> ospiterà la mostra intitolata “<b style="mso-bidi-font-weight: normal">Vasco Bendini/Matteo Montani. Così lontani, così vicini</b>”, con il dialogo fra due artisti anagraficamente lontani ma vicini per una comune visione originaria, cosmogonica, sorgiva. La mostra, ideata e curata da <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Gabriele Simongini</b>, presenterà complessivamente 31 opere dei due artisti, separati da cinque decenni: proprio nel 2012 Vasco Bendini (classe 1922), riconosciuto dalla critica come uno dei padri dell’informale italiano, ha festeggiato novant’anni, mentre Matteo Montani (classe 1972), artista di spicco fra gli emergenti italiani, ne ha compiuti quaranta. <o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">L’esposizione ospiterà un’opera storica di <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Bendini</b> del 1951, due suoi strepitosi oli su alluminio del 1980 ed una serrata scelta di opere degli anni duemila. <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Montani </b>presenterà tutte opere degli ultimi sette anni (fra cui la spettacolare “Soglia”, dalla base di sei metri) oltre ad un’inedita e coinvolgente “Iridescent room”. E sarà interessante mettere a confronto i dipinti realizzati negli stessi anni da due artisti così lontani anagraficamente ma spesso, pur nelle reciproche differenze, sintonizzati su lunghezze d’onda simili. </span><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt">Come scrive <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Gabriele Simongini</b>, le opere di Bendini e Montani sono animate da “un soffio vitale che forse è anche <i style="mso-bidi-font-style: normal">pneuma</i>, respiro, aria. E che ci appare come una sorta di principio originario inveratosi in immagini sorgive. Le loro opere, nel complesso, sono forse sismografi, elettrocardiogrammi dell’universo, della <i style="mso-bidi-font-style: normal">natura naturans</i> che racchiude ed innerva anche la loro interiorità. Bendini e Montani, in qualche modo, sono forze della natura ma simili ad un tramonto, all’alba, ad una natura generatrice più che a quella matrigna e distruttiva”. <o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt">Sono vicini, <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Bendini</b> e <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Montani</b>, anche sotto il segno di un nome storico per l’arte italiana del ‘900, quello dei Sargentini e della galleria L’Attico: se Bendini è stato legato da un lungo sodalizio a <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Bruno Sargentini</b>, Montani deve molto agli impulsi e agli stimoli ricevuti da <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Fabio Sargentini</b>, a partire dalla sua personale tenutasi a L’Attico nel 2007. E andando a ritroso nel tempo, esattamente cinque decenni prima, il 25 novembre 1957, Vasco Bendini partecipava alla collettiva che inaugurava a Piazza di Spagna proprio L’Attico di Bruno e del giovanissimo Fabio Sargentini. Insomma, ancora cinquant’anni di vicinanza-lontananza (1957-2007).</span><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><span style="mso-spacerun: yes"> </span><o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt">Un malinteso senso della novità ad ogni costo domina tuttora molte delle ricerche sostenute dal sistema dell’arte internazionale, fino al punto di disprezzare e seppellire nell’oblio un patrimonio plurisecolare di esperienze che si è trasmesso di generazione in generazione. Proprio per questo è fondamentale sostenere e rafforzare un dialogo fra generazioni anche lontane che spesso si realizza nel modo più convincente attraverso l’arte, come questa mostra intende ribadire. </span><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Il catalogo, edito da Allemandi e curato da <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Gabriele Simongini</b>, può vantare la presenza di contributi degli stessi artisti, del curatore e del grande gallerista <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Fabio Sargentini, </b>oltre alle riproduzione delle opere esposte, alle immagini dell’allestimento e alle<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> </b>biografie di Bendini e Montani.<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font color="#000000">Vasco Bendini<o:p></o:p></font></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font color="#000000">Nato nel 1922, il bolognese Vasco Bendini, dopo aver studiato con Giorgio Morandi e Virgilio Guidi, si impone sulla scena artistica degli anni cinquanta come uno dei maggiori e più originali interpreti del clima Informale. Di grande importanza è stato l’incontro, ancora negli anni cinquanta, con il critico Francesco Arcangeli, col quale intrattiene un lungo sodalizio che attraversa la carriera di entrambi. Innumerevoli le sue mostre personali e le partecipazioni alle maggiori esposizioni nazionali ed internazionali.<o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font color="#000000">Matteo Montani<o:p></o:p></font></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt">Classe 1972, diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma, inizia la sua carriera artistica alla fine degli anni Novanta. L’incontro con Fabio Sargentini nel 2005, sancito dalla personale tenuta a L’Attico nel 2007, è un momento fondamentale per il percorso artistico di Montani. Di grande rilievo, nel 2011, la personale </span><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: calibri">“Seelenlandschaft: due regimi dello sguardo” al Museum Am Dom di Wuerzbug, in Germania.<o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: calibri"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><u><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><span style="text-decoration: none"><font color="#000000"> </font></span></o:p></span></u></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><u><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font color="#000000">INFORMAZIONI<span style="mso-spacerun: yes"> </span>UTILI:<o:p></o:p></font></span></u></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font color="#000000">Conferenza stampa e preview: <b style="mso-bidi-font-weight: normal">29 novembre ore 11,30<o:p></o:p></b></font></span></p> <h3 style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span lang="X-NONE" style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; font-weight: normal; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></h3> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font color="#000000">Vernissage: <b style="mso-bidi-font-weight: normal">29 novembre ore 18<o:p></o:p></b></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font color="#000000">Periodo di apertura al pubblico:<b> 30 novembre 2012 – 20 gennaio 2013<o:p></o:p></b></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm -0.35pt 0pt 0cm"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm -0.35pt 0pt 0cm"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt"><font color="#000000">Orario:<o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm -0.35pt 0pt 0cm"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt"><font color="#000000">martedì – venerdì 10,00 – 13,00<o:p></o:p></font></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm -0.35pt 0pt 0cm"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt"><font color="#000000">sabato – domenica 10,00 – 13,00 / 16,00 – 20,00<o:p></o:p></font></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm -0.35pt 0pt 0cm"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt"><font color="#000000">Chiuso tutti i lunedì; 25 dicembre; 1 gennaio<o:p></o:p></font></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm -0.35pt 0pt 0cm"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt"><font color="#000000">Visite guidate su appuntamento<o:p></o:p></font></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm -0.35pt 0pt 0cm"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Ingresso gratuito </span></b><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font color="#000000">Informazioni per il pubblico: <o:p></o:p></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Tel: </span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-family: verdana; mso-bidi-font-size: 12.0pt">+39-</span></b><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"> 0871-359801 Fax: +39-0871-347606<o:p></o:p></span></b></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font color="#000000">E-mail: set@fondazionecarichieti.it<o:p></o:p></font></span></b></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt">Sito: www.fondazionecarichieti.it</span></b><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p></o:p></span></font></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><font color="#000000">Casa editrice: <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Umberto</b> <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Allemandi & S.P.A.<o:p></o:p></b></font></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: 'verdana','sans-serif'; font-size: 11pt; mso-bidi-font-size: 12.0pt"><o:p><font color="#000000"> </font></o:p></span></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/30968/arte/vasco-bendinimatteo-montani-cosi-lontani-cosi-vicini-chieti-palazzo-de-mayo.html">VASCO BENDINI/MATTEO MONTANI COSÌ LONTANI, COSÌ VICINI – Chieti, Palazzo de Mayo</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>“DE CHIRICO. L’APOCALISSE E LA LUCE”. A CHIETI, PALAZZO DE MAYO, DAL 27 APRILE AL 15 LUGLIO</title> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/23907/arte/de-chirico-lapocalisse-e-la-luce-a-chieti-palazzo-de-mayo-dal-27-aprile-al-15-luglio.html</link> <dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator> <pubDate>Thu, 26 Apr 2012 23:15:53 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Arte]]></category> <category><![CDATA[chieti]]></category> <category><![CDATA[de chirico]]></category> <category><![CDATA[mostre]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.gdapress.it/it/?p=23907</guid> <description><![CDATA[<p>La Fondazione Carichieti apre la stagione 2012 del Museo Palazzo de’ Mayo con una mostra significativa e originale: “De Chirico. L’apocalisse e la luce”, in programma dal 27 aprile al 15 luglio 2012. Del Maestro della metafisica si conoscono bene l’opera e i capolavori. Poco indagata è, invece,  la tematica religiosa, che si sviluppa negli anni Quaranta, … <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/23907/arte/de-chirico-lapocalisse-e-la-luce-a-chieti-palazzo-de-mayo-dal-27-aprile-al-15-luglio.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">“DE CHIRICO. L’APOCALISSE E LA LUCE”. A CHIETI, PALAZZO DE MAYO, DAL 27 APRILE AL 15 LUGLIO</span></a></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/23907/arte/de-chirico-lapocalisse-e-la-luce-a-chieti-palazzo-de-mayo-dal-27-aprile-al-15-luglio.html">“DE CHIRICO. L’APOCALISSE E LA LUCE”. A CHIETI, PALAZZO DE MAYO, DAL 27 APRILE AL 15 LUGLIO</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><strong><font size="2"><span style="background-color: white; font-style: normal">La Fondazione Carichieti </span><span style="background-color: white; font-style: normal">apre la stagione 2012 del Museo Palazzo de’ Mayo con una mostra significativa e originale: <u>“De Chirico. L’apocalisse e la luce”</u>, in programma <u>dal 27 aprile al 15 luglio 2012</u>. </span><span style="font-style: normal">Del Maestro della metafisica si conoscono </span><span style="font-style: normal">bene </span><span style="font-style: normal">l’opera e i capolavori. Poco indagata è, invece, la </span><span style="font-style: normal">tematica religiosa</span><span style="font-style: normal">, che </span><span style="font-style: normal">si sviluppa negli anni Quaranta, a partire dalle incisioni per l’Apocalisse, e prosegue negli anni successivi con una ricerca sconosciuta</span><span style="font-style: normal">, e spesso</span><span style="font-style: normal">inedita</span><span style="font-style: normal">,</span><span style="font-style: normal">dagli esiti complessi e problematici. </span><br /> </font></strong><span style="background-color: white; font-style: normal"><br /> <strong><font size="2">Il percorso della rassegna, </font></strong></span><strong><font size="2"><span style="background-color: white; font-style: normal">ideata da Crocevia – Fondazione Alfredo e Teresita Paglione,</span><span style="background-color: white; font-style: normal">prodotta dall</span><span style="background-color: white; font-style: normal">a Fondazione Carichieti, </span><span style="background-color: white; font-style: normal">in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma,</span><span style="background-color: white; font-style: normal">e</span><span style="background-color: white; font-style: normal">curata da Giovanni Gazzaneo e Elena Pontiggia,</span><span style="background-color: white; font-style: normal">offre dunque al pubblico e agli studiosi una nuova e sorprendente chiave di lettura dell’opera dechirichiana. </span><span style="font-style: normal">Cinquantacinque le opere esposte a Palazzo de’ Mayo. Il percorso espositivo parte idealmente dall’Apocalisse: un’ o</span><span style="font-style: normal">pera permeata di una poetica decisamente “poco apocalittica – come scrive Elena Pontiggia nel saggio in catalogo – e caratterizzata da atmosfere di tranquilla serenità, di candore fanciullesco, di stilemi iconografici più fantasiosi che raccapriccianti”.</span><br /> </font></strong><span style="font-style: normal"><br /> <strong><font size="2">Del capolavoro della grafica dechirichiana saranno in mostra sia le venti litografie realizzate nel 1940 e pubblicate nel 1941, rilegate in volume, sia le ventidue litografie acquarellate a mano dal Maestro dell’edizione del 1977. Accanto ad esse figurano dipinti che spaziano dal <em>B</em></font></strong></span><strong><font size="2"><span style="font-style: normal"><em>uon samaritano</em></span><span style="font-style: normal">e <em>San Tobia e i viandanti,</em> entrambi del 1939 all’ <em>Annunciazione </em>del1954 al <em>Tondo Doni da Michelangelo</em>, 1975, una delle ultime opere dell’artista.</span><br /> </font></strong><span style="font-style: normal"><br /> <strong><font size="2">Culmine dell’esposizione è <em>La salita al Calvario</em>, il capolavoro sacro di de Chirico: una tela monumentale realizzata nel 1947 e per anni conservata gelosamente dal Maestro nella sua abitazione. Restaurata per l’occasione dalla Fondazione Carichieti, arriva in prestito straordinario dalla chiesa di San Francesco a Ripa di Roma, dove è collocata sulla tomba di de Chirico e della moglie. Provengono infine dalla Galleria di Arte Contemporanea della Pro Civitate Christiana di Assisi, il <em>Gesù divino lavoratore</em> (1951) e quattro disegni inediti (1949), mentre dell'Istituto delle Suore Clarisse di Rieti è il prestito della <em>Crocifissione</em> del 1950.</font></strong></span><br /> <span style="background-color: white; font-style: normal"><br /> <strong><font size="2">In occasione dell’esposizione di Chieti, oltre al catalogo della mostra, introdotto da monsignor Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, verrà presentato anche il catalogo ragionato dell'opera sacra di de Chirico, a cura di Crocevia – Fondazione Alfredo e Teresita Paglione. Il testo, che per la prima volta affronta l’argomento in </font></strong></span><strong><font size="2"><span style="background-color: white; font-style: normal">maniera sistematica e criticamente approfondita, presenta oltre centocinquanta opere, molte delle quali inedite o di rara pubblicazione. Entrambi i volumi sono pubblicati da Silvana Editoriale.</span><br /> </font></strong><span style="font-family: verdana, arial, sans-serif; font-size: 11px"> </span><br /> </p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/23907/arte/de-chirico-lapocalisse-e-la-luce-a-chieti-palazzo-de-mayo-dal-27-aprile-al-15-luglio.html">“DE CHIRICO. L’APOCALISSE E LA LUCE”. A CHIETI, PALAZZO DE MAYO, DAL 27 APRILE AL 15 LUGLIO</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>Chietinstrada Buskers Festival: 14, 15 e 16 agosto 2011</title> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/15840/turismo/chietinstrada-buskers-festival-14-15-e-16-agosto-2011.html</link> <dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator> <pubDate>Sat, 13 Aug 2011 17:27:44 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Turismo]]></category> <category><![CDATA[abruzzo]]></category> <category><![CDATA[chieti]]></category> <category><![CDATA[Enogastronomia]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.gdapress.it/it/?p=15840</guid> <description><![CDATA[<p>Le coordinate del divertimento nelle notti del 14, 15 e 16 agosto 2011 ci riportano nel suggestivo centro storico di Chieti (Abruzzo) per la 5°edizione del Chietinstrada Buskers Festival, la rassegna di arte di strada più grande, per affluenza e compagnie coinvolte, del centro Italia. Il cast artistico 2011 è un’equilibrata quanto sorprendente miscela di … <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/15840/turismo/chietinstrada-buskers-festival-14-15-e-16-agosto-2011.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">Chietinstrada Buskers Festival: 14, 15 e 16 agosto 2011</span></a></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/15840/turismo/chietinstrada-buskers-festival-14-15-e-16-agosto-2011.html">Chietinstrada Buskers Festival: 14, 15 e 16 agosto 2011</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify"><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">Le coordinate del divertimento nelle notti del <b>14, 15 e 16 agosto</b> 2011 ci riportano nel suggestivo centro storico di <b>Chieti (Abruzzo)</b> per la <b>5°edizione</b> del <b>Chietinstrada Buskers Festival, </b>la rassegna di arte di strada più grande, per affluenza e compagnie coinvolte, del centro Italia.</span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify"><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">Il cast artistico 2011 è un’equilibrata quanto sorprendente miscela di generi, nazionalità e tradizioni diverse. Sono <b>29 i Paesi stranieri</b> rappresentati da un programma dall’indiscussa vocazione multiculturale. Tra loro anche la <b>Banda di Piazza Caricamento</b>, famosissima formazione di giovani artisti provenienti da 11 Paesi diversi. Itineranti lungo Corso Marruccinio e su palco domenica alla Buskernight, nella la Villa Comunale, questi 11 artisti con musiche e danze trasformeranno la città teatina nell’ombelico del mondo. </span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify"><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">Tantissime le novità di quest’edizione di Chietinstrada, tra cui l’ulteriore specializzazione di alcuni spazi: piazza Malta sarà, come nel 2010, l’oasi <b>del tango</b>, con una vera e propria <i>milonga</i> sotto le stelle; l’antica pescheria si riconferma <b>Piazza della Pizzica</b>, con i ritmi travolgenti del gruppo salentino <b>Skaddia</b>.</span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify"><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">Piazza San Giustino diventerà un luogo <b>delle Meraviglie</b>, con una selezione di spettacoli di altissimo livello, tra cui l’adrenalinica esibizione di <b>Eventi Verticali</b>, che torneranno a farci battere il cuore con il loro teatro d’alta quota e quella della compagnia <b>El Grito</b><i>,</i><b> </b>formazione italo- uruguayana, che propone uno spettacolo uscito dalla fucina di uno dei centri di produzione artistica più famosi nell’ambito del nouveau cirque: <i>l’Espace Catastrophe</i> di Bruxelles. </span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify"><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">Piazza Vico diventerà lo <b>Spazio Latino, </b>frizzante e allegra location per i concerti tutti da ballare dei <b>Tumbao de Juana</b>, di <b>Fred Menendez</b> e dei <b>Mariachi Peralta.</b></span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify"><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">Tra gli artisti che si esibiranno a Chieti nel percorso che va da piazza Trento Trieste a Porta Pescara, ricordiamo anche l’etiope <b>Fekat Circus</b>, originalissimo interprete della tradizione circense africana, che con questo suo primo tour italiano sta conquistando critica e pubblico di tutta la penisola. Ospiti a Chieti anche i vincitori del </span><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">Premio Nazionale “Cantieri di Strada 2011”, la compagnia italo-svedese <b>MaLu Circo</b> e <b>Marco Raparoli</b>, premiati per la novità e la singolarità dei loro progetti.</span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify"><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">Imperdibili anche le travolgenti e taglienti <b>Due e ¼,</b> che porteranno in città </span><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">uno spettacolo itinerante di assoluta e disarmante comicità. Per chi ama il rock in tutte le sue declinazioni, i concerti dei<b> Gunshot</b> e dei <b>Celtica Pipes Rock </b>sono appuntamenti davvero irrinunciabili. I primi vi faranno ballare al ritmo del rock anni ’50, i secondi vi faranno scatenare con un poliedro musicale che tra zampogne e sound scozzesi si avventura nel rock di trazione americana. E’ previsto anche il ritorno di alcuni tra i protagonisti più amati, come l’istrionico <b>Kote</b> e i seducenti <b>Quetzalcoatl.</b></span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify"><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">Per i più piccoli sarà possibile partecipare alle lezioni gratuite di circo del <b>Microcirco</b>, che si terranno alle 19.00 di ogni sera nella Villa Comunale. Questo verde e fresco scenario durante la notte ospiterà </span><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">la <b>Buskernigth</b>,</span><span style="font-family: 'georgia', 'serif'"> </span><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">luogo di ritrovo per jam session e ritrovo degli artisti e degli ospiti che vorranno aspettare l’alba tra musica, danza e spettacoli improvvisati. La Buskernight, insieme a Piazza Malta e all’Antica Pescheria, sarà anche una gustosa isola enogastronomica, dove potersi rifocillare con prodotti tipici della zona.</span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify"><b><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">Chietinstrada 2011 </span></b><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">promette di essere anche quest’anno uno degli eventi più stimolanti e divertenti dell’estate italiana, con numeri che a soli 6 anni dalla prima edizione ne confermano già un ruolo di grande importanza trai festival d’arte di strada europei. </span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify"><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">Il segreto di questo successo è l’alta qualità artistica, un’offerta che non è solo </span><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">divertimento, ma si arricchisce di contenuti culturali e soprattutto l’energia di un’associazione (Chietinstrada) che ama la propria città e ne vuole esaltare le grandi </span><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">potenzialità. La manifestazione viene realizzata grazie all’impegno, non solo finanziario, del Comune di Chieti e con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.</span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify"><span style="font-family: 'georgia', 'serif'">Per informazioni: 392-2759446 <a href="http://www.chietinstrada.it/" target="_blank"><span style="color: windowtext; text-decoration: none">www.chietinstrada.it</span></a></span></p> <p class="ecxMsoNormal"> </p> <p class="ecxMsoNormal"> </p> <p class="ecxMsoNormal"><span style="font-family: 'calibri', 'sans-serif'; font-size: 11pt"> </span></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/15840/turismo/chietinstrada-buskers-festival-14-15-e-16-agosto-2011.html">Chietinstrada Buskers Festival: 14, 15 e 16 agosto 2011</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>“Chieti mostra libri”, una grande kermesse letteraria (Chieti 17-20 luglio)</title> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/15299/cultura/chieti-mostra-libri-una-grande-kermesse-letteraria-chieti-17-20-luglio%e2%80%8f.html</link> <dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator> <pubDate>Sat, 16 Jul 2011 23:45:49 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Cultura]]></category> <category><![CDATA[chieti]]></category> <category><![CDATA[letteratura]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.gdapress.it/it/?p=15299</guid> <description><![CDATA[<p>53 appuntamenti, 117 autori, 18 punti di esposizione e vendita di libri, un concerto di musiche ispirate da testi di autori abruzzesi, la partecipazione di un cantautore vincitore del Premio Tenco, la prima edizione di Miss Letteratura e due testimonial di eccezione, la conduttrice del TG 2 Francesca Nocerino e l'attrice Sandra Milo, che è … <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/15299/cultura/chieti-mostra-libri-una-grande-kermesse-letteraria-chieti-17-20-luglio%e2%80%8f.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">“Chieti mostra libri”, una grande kermesse letteraria (Chieti 17-20 luglio)</span></a></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/15299/cultura/chieti-mostra-libri-una-grande-kermesse-letteraria-chieti-17-20-luglio%e2%80%8f.html">“Chieti mostra libri”, una grande kermesse letteraria (Chieti 17-20 luglio)</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p><font size="3"><font face="Times"><strong>53 appuntamenti, 117 autori, 18 punti di esposizione</strong> e vendita di libri<b>,</b> un concerto di musiche ispirate da testi di autori abruzzesi, la partecipazione di un cantautore vincitore del <b>Premio Tenco</b>, la prima edizione di <b>Miss Letteratura</b> e due testimonial di eccezione, la conduttrice del TG 2 <b>Francesca Nocerino</b> e l'attrice <b>Sandra Milo</b>, che è stata, nella sua lunga e fortunata carriera, scrittrice di due libri, e ha altresì vissuto per un periodo in Abruzzo, dove ha sposato il chirurgo romano Ottavio, discendente diretto del celebre filologo abruzzese del primo Novecento, <b>Cesare De Lollis</b>. Perché due donne come madrine della manifestazione? Perché le donne sono le più agguerrite lettrici in Italia e perché le migliori scrittrici sono donne! </font></font></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify; margin-bottom: 0pt; color: rgb(0,0,0); margin-left: 21.3pt; margin-right: 13.35pt"><b><br /> </b></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify; margin-bottom: 0pt; color: rgb(0,0,0); margin-left: 21.3pt; margin-right: 13.35pt"><font face="Times" size="3">Dopo la <b>Settimana Mozartiana </b>un'altra iniziativa che lancia<b> Chieti </b>come cittadella della cultura, avamposto culturale dell'Abruzzo Citeriore. Per quattro notti dalle 21 alle 24 lungo <b>Corso Marrucino </b>e presso i<b> Tempietti Romani </b>si svolgerà una vera e propria kermesse letteraria, con presentazioni, incontri, letture, mostre, concorsi. </font><span class="ecxApple-style-span" style="font-family: times; font-size: medium">Una nuova e originale iniziativa,<b> unica in Italia</b>, che viene lanciata a "<b>Chieti mostra libri": </b>l'elezione di<b> Miss Letteratura.</b> 200 candidate hanno inviato il loro curriculum e le loro opere inedite da tutta Italia, il 20 luglio alle ore 23 le 5 ragazze finaliste scelte dalla giuria composta da critici e scrittori, quali <b>Arnaldo Colasanti</b>, <b>Filippo La Porta</b>, <b>Giovanni Di Iacovo</b>, <b>Enzo Vanarelli</b>, <b>Rolamdo D'Alonzo</b>, si misureranno su temi culturali e prove di abilità per conseguire il titolo di Miss Scrittrice d'Italia per l'anno 2011. Si tratta di un concorso sui generis, divertente e basato sul criterio del merito: i premi consisteranno nella pubblicazione delle opere inedite delle Miss.<span> </span></span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify; margin-bottom: 0pt; color: rgb(0,0,0); margin-left: 21.3pt; margin-right: 13.35pt"><font face="Times" size="3"><br /> </font></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify; margin-bottom: 0pt; color: rgb(0,0,0); margin-left: 21.3pt; margin-right: 13.35pt"><font face="Times" size="3">Il primo appuntamento è per domenica 17 luglio alle ore 19 con <b>Maurizio Fallace</b>, Direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d'Autore in rappresentanza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, <b>Giancarlo Galan</b>, <b>Sandra Milo</b> e <b>Francesca Nocerino</b> per il taglio del nastro, cui seguirà – non poteva essere altrimenti – un omaggio del professor <b>Enrico Di Carlo</b> a <b>Raffaele Fraticelli</b>, poeta che nel siparietto radiofonico della Rai Regionale "<i>Pe' la Majelle</i>" fu Zì Carminucce, voce storica di <b>Chieti</b></font><font face="Times" size="3">. Fraticelli ha, in numerose pubblicazioni, raccolto poesie, racconti e studi sulla teatinità, su eventi, usi e costumi locali, sulla cucina abruzzese, sul dialetto. </font></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify; margin-bottom: 0pt; color: rgb(0,0,0); margin-left: 21.3pt; margin-right: 13.35pt"><span class="ecxApple-style-span" style="font-family: times; font-size: medium"><br /> </span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify; margin-bottom: 0pt; color: rgb(0,0,0); margin-left: 21.3pt; margin-right: 13.35pt"><span class="ecxApple-style-span" style="font-family: times; font-size: medium">Dalle 21 e 30 alle 24, contemporaneamente, in tre "salottini": quello di Piazza Vico, l'androne della Provincia di Chieti, i Tempietti Romani, si svolgeranno appuntamenti per tutti i gusti, a partire, nella prima sede,<span> </span>dalla presentazione del thriller di <b>Angela Capobianchi</b>, già avvocato e ora scrittrice a tempo pieno che ambienta i suoi gialli pieni di suspense in <b>Abruzzo</b>, che si soffermerà, insieme con <b>Fabrizio Di Marco</b>, sul suo ultimo lavoro di recentissima pubblicazione, <i>Esecuzione</i> (Piemme). Alle 22 intervista a <b>Francesca Nocerino </b>a cura del giornalista <b>Nino Germano</b> e, a seguire, due scrittori giovani abruzzesi che stanno riscuotendo successo non solo in Italia ma anche all'estero con le loro opere: si tratta di <b>Giovanni Di Iacovo</b> e di <b>Barbara Di Gregorio</b>, rispettivamente autori di <i>Tutti i poveri devono morire </i><span> </span>(Castelvecchi) e di <i>Le giostre sono per gli scemi</i> (Rizzoli). </span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify; margin-bottom: 0pt; color: rgb(0,0,0); margin-left: 21.3pt; margin-right: 13.35pt"><span class="ecxApple-style-span" style="font-family: times; font-size: medium"><br /> </span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify; margin-bottom: 0pt; color: rgb(0,0,0); margin-left: 21.3pt; margin-right: 13.35pt"><span class="ecxApple-style-span" style="font-family: times; font-size: medium">Contemporaneamente, nelle altre sedi, un omaggio al poeta <b>Tommaso Tozzi </b>di Chieti, recentemente scomparso, una <i><b>lectura Dantis</b></i> (il III canto dell'Inferno),<span> </span>consigli quanto mai utili per i nonni, per vivere al meglio il loro rapporto con i nipoti, grazie al manuale di <b>Antonio Vita</b> e <b>Domenica Daniele</b>, un resoconto del dopo terremoto aquilano, la "cristianofobia" fenomeno analizzato da <b>Fabio Bernabei</b>, storie dall'ambientazione dark con <b>Andrea Donatangelo</b>, il mosaico della vita composto da <b>Danilo Scastiglia</b>, un'introduzione alla psicanalisi con <b>Piero Priorini</b>, sull'esperienza di Mario e Maria Rossi, un libro per chi è "già vinto nel cuore" di <b>Francesco Mancini</b>.<span> Artefice e direttore artistico della manifestazione è <b>Massimo Pamio</b>, infaticabile promotore di cultura letteraria. </span></span><span class="ecxApple-style-span" style="font-family: times; font-size: medium">"<b>Chieti mostra libri</b>" è sotto l'egida della <b>Regione Abruzzo</b> e del <b>Comune di Chieti</b>, con il sostegno della <b>Fondazione Carichieti</b>. </span></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify; margin-bottom: 0pt; color: rgb(0,0,0); margin-left: 21.3pt; margin-right: 13.35pt"><font face="Times" size="3"> </font></p> <p class="ecxMsoNormal" style="text-align: justify; margin-bottom: 0pt; color: rgb(0,0,0); margin-left: 21.3pt; margin-right: 13.35pt"><font face="Times" size="3"> </font></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/15299/cultura/chieti-mostra-libri-una-grande-kermesse-letteraria-chieti-17-20-luglio%e2%80%8f.html">“Chieti mostra libri”, una grande kermesse letteraria (Chieti 17-20 luglio)</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> <item> <title>“Al di là del tempo. Mimmo Paladino e il Guerriero di Capestrano: la nuova sala”“Mimmo Paladino e il nuovo Guerriero. La scultura come cosmogonia”</title> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/11305/arte/%e2%80%9cal-di-la-del-tempo-mimmo-paladino-e-il-guerriero-di-capestrano-la-nuova-sala%e2%80%9d%e2%80%9cmimmo-paladino-e-il-nuovo-guerriero-la-scultura-come-cosmogonia%e2%80%9d.html</link> <dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator> <pubDate>Mon, 24 Jan 2011 00:10:58 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Arte]]></category> <category><![CDATA[chieti]]></category> <category><![CDATA[civita]]></category> <category><![CDATA[mostre in italia]]></category> <category><![CDATA[paladino]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.gdapress.it/it/?p=11305</guid> <description><![CDATA[<p>  "Al di là del tempo. Mimmo Paladino e il Guerriero di Capestrano: la nuova sala" Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo, Villa Frigerj, Chieti dal 26 gennaio, Opera permanente "Mimmo Paladino e il nuovo Guerriero. La scultura come cosmogonia" Fondazione Carichieti, Palazzo De Mayo, Chieti 26 gennaio-30 aprile 2011     A Chieti due grandi eventi … <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/11305/arte/%e2%80%9cal-di-la-del-tempo-mimmo-paladino-e-il-guerriero-di-capestrano-la-nuova-sala%e2%80%9d%e2%80%9cmimmo-paladino-e-il-nuovo-guerriero-la-scultura-come-cosmogonia%e2%80%9d.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">“Al di là del tempo. Mimmo Paladino e il Guerriero di Capestrano: la nuova sala”“Mimmo Paladino e il nuovo Guerriero. La scultura come cosmogonia”</span></a></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/11305/arte/%e2%80%9cal-di-la-del-tempo-mimmo-paladino-e-il-guerriero-di-capestrano-la-nuova-sala%e2%80%9d%e2%80%9cmimmo-paladino-e-il-nuovo-guerriero-la-scultura-come-cosmogonia%e2%80%9d.html">“Al di là del tempo. Mimmo Paladino e il Guerriero di Capestrano: la nuova sala”“Mimmo Paladino e il nuovo Guerriero. La scultura come cosmogonia”</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></description> <content:encoded><![CDATA[<p align="left"> </p> <p><i><font size="3">"Al di là del tempo. Mimmo Paladino e il Guerriero di Capestrano: la nuova sala" </font></i></p> <p><font face="Arial,Arial" size="3"><font face="Arial,Arial" size="3">Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo, Villa Frigerj, Chieti </font></font></p> <p><i><font face="Cambria,Cambria" size="3"><font face="Cambria,Cambria" size="3">dal 26 gennaio, Opera permanente </font></font></i></p> <p><i><font size="3">"Mimmo Paladino e il nuovo Guerriero. La scultura come cosmogonia" </font></i></p> <p><font face="Arial,Arial" size="3"><font face="Arial,Arial" size="3">Fondazione Carichieti, Palazzo De Mayo, Chieti </font></font></p> <p><font face="Cambria,Cambria" size="3"><font face="Cambria,Cambria" size="3"><em>26 gennaio-30 aprile 2011 </em></font></font></p> <p><font face="Cambria,Cambria" size="2"><font face="Cambria,Cambria" size="2"><strong><em><font face="Times New Roman" size="3"> </font></em></strong></font></font></p> <p align="left"> </p> <p><font face="Cambria,Cambria" size="2"><font face="Cambria,Cambria" size="2"><strong><em><font face="Times New Roman" size="3"><b><font size="3">A Chieti due grandi eventi daranno inizio al nuovo anno sotto il segno di Mimmo Paladino, del Guerriero di Capestrano (la famosa opera del VI sec. a.C.) e di una nuova sede espositiva. A partire dal 26 gennaio 2011 saranno visitabili la nuova sala permanente del Guerriero di Capestrano realizzata da Mimmo Paladino nel Museo Nazionale Archeologico Nazionale di Villa Frigerj e la mostra di sculture, incentrata sul "nuovo Guerriero", allestita presso il nuovo Centro espositivo della Fondazione Carichieti a Palazzo De Mayo. I due eventi sono il risultato di un fecondo e lungimirante dialogo fra pubblico e privato, fra la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo diretta dal Dott. Andrea Pessina e la Fondazione Carichieti presieduta dall’Arch. Mario Di Nisio. </font></b></font></em></strong></font></font></p> <p><font face="Cambria,Cambria" size="2"><font face="Cambria,Cambria" size="2"><strong><em><font face="Times New Roman" size="3"><b><font size="3">Il Guerriero di Capestrano, emblema per eccellenza della plastica arcaica italica e simbolo dell’Abruzzo, sarà sospeso in una dimensione senza tempo, nell’osmotica continuità fra passato e presente. Per la prima volta in Italia, un artista contemporaneo dà vita alla nuova sala permanente destinata ad ospitare un capolavoro archeologico di assoluta rilevanza. </font></b></font></em></strong></font></font></p> <p><font face="Cambria,Cambria" size="2"><font face="Cambria,Cambria" size="2"><strong><em><font face="Times New Roman" size="3"><b><font size="3">Mimmo Paladino, la cui produzione è innervata dal richiamo estetico e formale delle antiche civiltà, si è ispirato in modi originali al Guerriero di Capestrano anche per la sua nuova sorprendente opera "Guerriero" (terracotta, h. m. 2,56), che sarà esposta in anteprima assoluta a Palazzo De Mayo, il polo culturale della Fondazione della Fondazione Carichieti, nella mostra "Mimmo Paladino e il nuovo Guerriero. La scultura come cosmogonia", curata da Gabriele Simongini. </font></b></font></em></strong></font></font></p> <p><font face="Cambria,Cambria" size="2"><font face="Cambria,Cambria" size="2"><strong><em><font face="Times New Roman" size="3"><b><font size="3">Dunque, un doppio appuntamento in quello che si può già definire un percorso eccezionale da "museo diffuso" nella città di Chieti, dal Museo Archeologico-Villa Frigerj, diretto da Maria Ruggeri, al nuovo Palazzo De Mayo, nel segno dell’arte contemporanea con Mimmo Paladino e delle origini della civiltà italica con il Guerriero di Capestrano nella sua nuova "casa". </font></b></font></em></strong></font></font></p> <p><font face="Cambria,Cambria" size="2"><font face="Cambria,Cambria" size="2"><strong><em><font face="Times New Roman" size="3"><b><font size="3">La mostra a Palazzo De Mayo e la nuova sala del Guerriero al Museo Archeologico saranno inaugurate il 26 gennaio 2011. L’esposizione di sculture a Palazzo De Mayo resterà aperta al pubblico fino al 30 aprile 2011. </font></b></font></em></strong></font></font></p> <p><font face="Cambria,Cambria" size="2"><font face="Cambria,Cambria" size="2"><strong><em><font face="Times New Roman" size="3"><b><font size="3">I due eventi saranno documentati da due cataloghi distinti, editi da Allemandi: l’uno dedicato alla mostra delle opere di Paladino (curato da Gabriele Simongini), l’altro alla nuova sala del Guerriero (a cura di Andrea Pessina e dello stesso Simongini). Ai saggi di Simongini si affiancheranno quelli di Maria Ruggeri (per la sala del Guerriero) e di Enzo Di Martino (per entrambe le iniziative). </font></b></font></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em> </em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong><u>L’intervento di Paladino al Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo </u></strong></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Come scrive Simongini nel suo ampio saggio in catalogo, “Mimmo Paladino ha scelto di entrare con rispetto, misura e circospezione nel Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo-Villa Frigerj di Chieti sulla scia dell’aura che circonda il Guerriero per dargli una nuova casa, una sala sospesa in una dimensione senza tempo.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>L’obiettivo che si pone il nostro artista è chiaro ed ambizioso e lo dichiara lui stesso: ‘<strong><em>Ho voluto quasi depurare il Guerriero dal significato che lo determina storicamente e che lo data. Chi lo guarda ne deve trarre suggestioni che vanno al di là della sua collocazione cronologica. Secondo me l’opera d’arte deve educare il gusto al guardar</em></strong><em>e</em>. In tal senso condivido quel che diceva Berenson: <strong><em>bisogna agevolare la formazione del gusto, che si sviluppa naturalmente, come i muscoli e il cervello, attraverso l’esercizio e l’esperienza’. E così ho tentato di aggiungere un altro valore al valore stesso dell’opera, per darle modo di esprimere tutte le sue qualità. Un po’ come se avessi fatto un pezzo di teatro’</em></strong>.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>L’evento pionieristico e coraggioso che ha portato alla realizzazione della nuova sala permanente del Guerriero, oltre all’antisala grigia che fa da viatico, <strong>non è un puro e semplice allestimento ma è la creazione di uno spazio architettonico</strong> che in sé accoglie, oltre al massimo capolavoro della scultura arcaica italica, un intervento creativo discreto, misurato e minimale che va scoperto lentamente: <strong>gli aerei e leggerissimi graffiti di Paladino che quasi sfiorano le pareti come segni poetici e quindi lontanissimi da qualsiasi dimensione didascalica e storicistica</strong>. L’artista campano trasforma la sala del Guerriero in un’esperienza proposta al visitatore sotto il segno della contemplazione estetica, silenziosa e concentrata.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong>Al centro di quest’opera totale, fatta di spazi architettonici, graffiti e illuminazione ad hoc </strong> e che forse in futuro potrebbe perfino accogliere la musica, <strong>sta sempre e comunque il Guerriero di Capestrano la cui assoluta ed emblematica potenza geometrica è stata ribadita da Paladino con una mirabile intuizione spaziale: applicando la proporzione aurea, il cerchio del copricapo con il suo modulo di 65 cm</strong> genera un’ ellissoide (il cui asse principale è 13 volte il modulo mentre l’altro equivale a circa sette volte e mezzo) che dà forma curva alla sala, spazio fluido, continuo, sospeso, senza angoli.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Lo spazio fluido della sala è generato dal mirabile copricapo ma al tempo stesso <strong>avvolge il Guerriero con una calda accoglienza</strong> esaltata pure dall’accordo cromatico fra la scultura e il colore delle pareti: macinando <strong>la stessa pietra calcarea locale con cui è stato scolpito il Guerriero si è ottenuta una tinta perfettamente armonizzata con la statua e usata in diverse tonalità sia per il pavimento che per le pareti.</strong></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Per la sala del Guerriero Paladino ha pensato, magari solo da un punto di vista evocativo, alla cella, cioè alla parte interna del tempio greco o romano in cui si custodiva la statua della divinità e che diventava simbolicamente la casa del dio stesso.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong><em>Ho cercato un gesto primario</em></strong>– ci dice Paladino mentre accarezza le pareti incise – <strong><em>e l’ho individuato nel graffito, il primo segno che l’uomo ha tracciato sulle pareti della caverna, un graffio nel muro con una pietra. Ho accennato ad un’ipotetica scrittura sconosciuta</em></strong>. A Chieti, emergono come apparizioni <strong>sagome di teste, frecce, animali, rami, utensili, una clessidra e molto altro</strong>, con un percorso segnico sostanzialmente minimale, tanto che qualsiasi mero elenco descrittivo pare inadeguato. S<strong>ono testimoni che in qualche modo osservano il Guerriero avvolgendolo e partecipando con discrezione al suo spazio sacrale”</strong>.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Per l’occasione la nuova sala del Guerriero firmata da Paladino è stata documentata ed interpretata dalle fotografie di Gianfranco Gorgoni pubblicate in un pregevole volume a dimensione “panoramica”. </em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong><u>La mostra di Mimmo Paladino a Palazzo De Mayo</u></strong></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong><em>“Nella mia nuova opera c’è una netta impostazione geometrica che si concretizza chiaramente nel copricapo. Nel complesso la scultura è quasi una struttura architettonica, una casa, richiamata dall’uso ripetuto delle tegole e dal cappello che diventa anche una sorta di tetto. La tegola in alto, che si incrocia con la mano, traccia una diagonale che dal corpo arriva idealmente fino al copricapo. Ho scelto la terracotta perché questo materiale dalle proprietà elementari e trasformative richiama la forza arcaica della pietra calcarea con cui è stato scolpito il Guerriero di Capestrano”</em></strong>. Mimmo Paladino.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Il nuovo Guerriero realizzato da Paladino è il nucleo centrale della mostra di sculture che inaugura le sale espositive di Palazzo De Mayo della Fondazione Carichieti, nel contesto di due eventi culturali di respiro internazionale, fortemente radicati nel tessuto culturale e storico del territorio, l’Abruzzo.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>L’opera inedita, appositamente creata dall’artista per la mostra <strong>“Mimmo Paladino e il nuovo Guerriero. La scultura come cosmogonia”, </strong> è il <strong>Guerriero</strong>, scultura in terracotta di mt 2,56, omaggio visionario al Guerriero di Capestrano. </em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>E così, nota Gabriele Simongini nel suo saggio in catalogo, “orizzontali, verticali e diagonali segnano quindi una presenza scultorea ed architettonica dal forte impatto visivo: un nuovo Guerriero severo, ascetico, totemico, chiuso nel suo riserbo geometrico ed enigmatico”. Mentre Enzo Di Martino, che dedica un coinvolgente saggio al nuovo Guerriero, parlando di Aninis (il presunto autore del Guerriero di Capestrano) e di Paladino, scrive: “appare evidente anche a prima vista che tra i due artisti, pur separati da oltre duemila anni di storia, viene messa in atto una operazione di vero e proprio rispecchiamento, e non solo perché i due Re Guerrieri formalmente risultano somiglianti. Un’occhiata più attenta ed insistita rivela tuttavia che la figura di Paladino è in realtà molto diversa, è più alta e più semplificata, perfino più spigolosa, le decorazioni sono infatti quasi del tutto scomparse, la struttura della forma plastica è divenuta più segnata ed essenziale. L’intenzione non è più quella di rappresentare una figura magico-sacrale ma, partendo dal confronto, realizzare una scultura che viva nella contemporaneità”.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong>Il percorso espositivo della mostra riunisce anche varie opere a tema bellico e nel suo complesso potrebbe rivelarsi quasi come un “corredo” del nuovo guerriero, così come accadeva nell’antichità. Un “corredo” reinventato, immaginario, sorprendente.</strong></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong>Si va dall’opera monumentale “Carro” ad una sala popolata da settantacinque piccole sculture in bronzo, dall’”Elmo” al “Cavallo”, in una sorta di epico omaggio alla storia dell’uomo anche attraverso l’attività di conquista e difesa dei territori che da sempre ha caratterizzato, e caratterizza ancora, la primaria politica sociale delle civiltà. Fra le opere più significative spicca quella (Senza titolo, 2004, terracotta, impasto di colore su legno, ottone) realizzata a quattro mani con Ettore Spalletti, artista abruzzese di fama internazionale. Inoltre la sala con le 75 sculture in bronzo, comprese fra il 1984 e il 2010, costituisce già di per sé una piccola antologica della ricerca plastica di Paladino.</strong></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Al di là di ogni interpretazione troppo stringente, come scrive Simongini, <em>“Paladino non offre mai chiavi di lettura certe, univoche, ma traccia sentieri aperti verso più direzioni interiori, verso la ricerca di un personale sentimento del mondo. Potremmo immaginarle radunate tutte insieme, le sculture di Paladino, in un grande rito collettivo e votivo dalle origini immemorabili e profondamente spirituali, ognuna concentrata in un gesto e nell’intuizione di una sacralità impenetrabile”. </em></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong>La mostra di Mimmo Paladino inaugurerà le sale di PALAZZO DE MAYO</strong>, storico edificio della Città di Chieti di impianto sei-settecentesco ora sede del Museo (fortemente voluto dall’Arch. Di Nisio) e della Fondazione Carichieti.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>La nuova sala del Guerriero di Capestrano, opera di Mimmo Paladino, si trova al Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo di Villa Frigerj ed è stata allestita grazie ad una stretta collaborazione tra lo staff della Soprintendenza (diretto da Andrea Pessina con la collaborazione di Maria Ruggeri e composto da Ada Cardellicchio, Stefano Trocchi e Maria Teresa Piccioli) e alcuni fra i più stretti collaboratori del Maestro.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Il Museo raccoglie le più importanti raccolte di reperti archeologici esistenti in Abruzzo ed è situato a Chieti, al centro dei giardini comunali. È ospitato in un pregevole edificio in stile neoclassico, fatto erigere nel 1830 dal barone Ferrante Frigerj su progetto dell’architetto napoletano Enrico Riccio. Ceduto prima al comune di Chieti e successivamente allo Stato, nel 1959 è diventato sede del Museo archeologico per volere dell’allora soprintendente Valerio Cianfarani.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>L’edificio, a pianta centrale, presenta le quattro facciate esterne rivestite da mattoni lisci al piano terreno e arricchite di pregevoli finestre con timpani al piano nobile. L’interno è caratterizzato da una scalinata monumentale a forbice sostenuta da colonne doriche e da un’ampia galleria centrale utilizzata in origine per il passaggio delle carrozze.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>La realizzazione della nuova sala del Guerriero si inserisce in una più ampia opera di riallestimento delle esposizioni archeologiche, condotta sotto la direzione di Maria Ruggeri. Il progetto del nuovo allestimento museale si sviluppa secondo un percorso organizzato per “popoli”, evidenziando cioè la nascita di quei sistemi etnico-territoriali che in quest’area sono percepibili, grazie alla documentazione archeologica, già nelle fasi iniziali dell’età del Ferro.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Oltre al Guerriero di Capestrano, uno dei principali esempi di scultura non classica di tutta l’Europa antica e certo il reperto archeologico più significativo di tutto l’Abruzzo, al Museo sono esposti reperti di straordinario interesse storico ed archeologico, quali gli oggetti provenienti dal Santuario di Ercole Curino a Sulmona, tra cui la statuetta bronzea di Eracle in riposo, ritenuta opera del grande Lisippo; il ciclo statuario da <em>Foruli</em> (Scoppito-Aq); la statua colossale di Ercole <em>Epitrapezios</em> dall’antica <em>Alba Fucens</em>; i letti funerari con decorazioni in osso dalle necropoli di Fossa; i corredi funerari delle numerose necropoli italiche di tutto l’Abruzzo; la Collezione Numismatica e la straordinaria Collezione Pansa.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em> </em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong><u>SCHEDA TECNICA</u></strong></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>INAUGURAZIONE AD INVITI: 25 gennaio 2011</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>– ore 17,00 Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo, Villa Frigerj</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><em>“Al di là del tempo. Mimmo Paladino e il Guerriero di Capestrano: la nuova sala”</em></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><em>–</em>ore 18,00 Palazzo De Mayo, Fondazione Carichieti:</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><em>“Mimmo Paladino e il nuovo Guerriero. La scultura come cosmogonia”</em></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em> </em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>CONFERENZA STAMPA: 25 gennaio 2011,</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>ore 11,30 presso Palazzo De Mayo, Fondazione Carichieti</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>ore 12,30 presso il Museo Archeologico Nazionale di Villa Frigerj, Chieti</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em> </em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>APERTURA AL PUBBLICO: dal 26 gennaio 2011</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em> </em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>CURATORE: Gabriele Simongini</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em> </em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong><u>SEDI ESPOSITIVE:</u></strong></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong>Palazzo De Mayo, Fondazione Carichieti</strong>:</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><em>“Mimmo Paladino e il nuovo Guerriero. La scultura come cosmogonia”</em></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Indirizzo: Corso Marrucino, 121</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Tel. 0871-568206</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>E-mail: <a href="mailto:info@fondazionecarichieti.it">info@fondazionecarichieti.it</a> web: <a href="http://www.fondazionecarichieti.it/">www.fondazionecarichieti.it</a></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Orario di apertura: 9.00 -12.00 / 15.00-17.00</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Su appuntamento: altri orari per gruppi con e senza guida</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Ingresso: gratuito</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em> </em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong>Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo, Villa Frigerj</strong></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><em>“Al di là del tempo. Mimmo Paladino e il Guerriero di Capestrano: la nuova sala”</em></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Indirizzo: Villa Comunale 1,Chieti</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Tel.(info e prenotazioni): 0871 331668 – Fax: 0871 403295</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>E-mail: <a href="mailto:sba-abr.villafrigerj@beniculturali.it">sba-abr.villafrigerj@beniculturali.it</a></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>web: www.archeoabruzzo.beniculturali.it/manda1.html</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Orario di apertura: 9.00-20.00; ultimo ingresso 19.30</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Giorno di chiusura: lunedì</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em>Ingresso: Intero € 2; Ridotto € 1,00 da 18 a 25 anni; Gratuito da 0 a 18 anni e da 65 anni in poi.</em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em> </em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em><strong>CATALOGHI: Umberto Allemandi & C. Editore</strong></em></strong></font></font></p> <p><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><strong><em> </em></strong></font></font></p> <p> </p> <p> </p> <p><b><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"><font face="Times New Roman,Times New Roman" size="3"> </font></font></b></p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/11305/arte/%e2%80%9cal-di-la-del-tempo-mimmo-paladino-e-il-guerriero-di-capestrano-la-nuova-sala%e2%80%9d%e2%80%9cmimmo-paladino-e-il-nuovo-guerriero-la-scultura-come-cosmogonia%e2%80%9d.html">“Al di là del tempo. Mimmo Paladino e il Guerriero di Capestrano: la nuova sala”“Mimmo Paladino e il nuovo Guerriero. La scultura come cosmogonia”</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> </channel> </rss>