<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?><rss version="2.0" xmlns:content="http://purl.org/rss/1.0/modules/content/" xmlns:wfw="http://wellformedweb.org/CommentAPI/" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom" xmlns:sy="http://purl.org/rss/1.0/modules/syndication/" xmlns:slash="http://purl.org/rss/1.0/modules/slash/" > <channel> <title>Hervé Chandès Archives - GDA Press</title> <atom:link href="http://www.gdapress.it/it/index.php/tag/herve-chandes/feed" rel="self" type="application/rss+xml" /> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/tag/herve-chandes</link> <description></description> <lastBuildDate>Sun, 29 Sep 2019 17:27:38 +0000</lastBuildDate> <language>it-IT</language> <sy:updatePeriod> hourly </sy:updatePeriod> <sy:updateFrequency> 1 </sy:updateFrequency> <generator>https://wordpress.org/?v=6.6.2</generator> <item> <title>Triennale Milano Progetti, programmi, ide</title> <link>http://www.gdapress.it/it/index.php/72471/architettura/triennale-milano-progetti-programmi-ide.html</link> <dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator> <pubDate>Sun, 29 Sep 2019 17:27:38 +0000</pubDate> <category><![CDATA[Architettura]]></category> <category><![CDATA[Cyrille Vigneron]]></category> <category><![CDATA[Fondation Cartier]]></category> <category><![CDATA[Hervé Chandès]]></category> <category><![CDATA[Joseph Grima]]></category> <category><![CDATA[Lorenza Baroncelli]]></category> <category><![CDATA[Severino Salvemini]]></category> <category><![CDATA[Stefano Boeri]]></category> <category><![CDATA[triennale milano]]></category> <category><![CDATA[Triennale Milano Teatro]]></category> <guid isPermaLink="false">http://www.gdapress.it/it/?p=72471</guid> <description><![CDATA[<p>Dopo il successo di Broken Nature: Design Takes on Human Survival, XXII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, e l’apertura del Museo del Design Italiano, Triennale Milano, sotto la guida del Presidente Stefano Boeri, presenta il suo programma culturale per l’autunno-inverno 2019 e per tutto il 2020. 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Questo rappresenta solo il primo passo verso un più articolato<br /> progetto di ampliamento sia della collezione permanente che degli spazi<br /> destinati a ospitare tale collezione.<br /> La riflessione sulla collezione prevede la costituzione di un comitato preposto<br /> alle nuove acquisizioni, i cui componenti saranno annunciati entro la fine del<br /> 2019. L’attenzione sarà rivolta non solo all’acquisizione di singoli pezzi, ma è<br /> previsto anche un ragionamento più ampio su quel patrimonio diffuso su tutto il<br /> territorio costituito da archivi, case museo, musei di impresa in un percorso che<br /> si sta delineando in stretta collaborazione con ADI e Assolombarda.<br /> Il Museo del Design Italiano inoltre in questo e nei prossimi anni sarà reso vivo da<br /> lecture, mostre a rotazione, incontri, approfondimenti che mettano in dialogo i<br /> pezzi della collezione con altre collezioni o con nuclei tematici di oggetti.<br /> Un altro importante passo del 2019 è la ridefinizione del ruolo dei partner privati.<br /> È stato infatti privilegiato il legame con grandi partner istituzionali che<br /> sostengono l’istituzione nello sviluppo dei suoi progetti riportando a Triennale<br /> tutta la produzione culturale ed espositiva e le linee guida curatoriali.<br /> Triennale Milano ha da tempo intrapreso una serie di collaborazioni internazionali<br /> con istituzioni pubbliche e private al fine di ampliare e arricchire la propria<br /> proposta culturale.<br /> In questa prospettiva, un’importante novità del 2020 è l’avvio della<br /> collaborazione tra Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art<br /> contemporain di Parigi, una delle eccellenze internazionali nel campo della<br /> creazione contemporanea. La collaborazione tre le due istituzioni si colloca in un<br /> percorso già avviato con la mostra David Lynch. The Air is on fire, presentata in<br /> Triennale nel 2007, e, più recentemente, con l’installazione The Great Animal<br /> Orchestra, realizzata da Bernie Krause e United Visual Artists, presentata<br /> nell’ambito della XXII Esposizione Internazionale.<br /> La partnership prevede, a partire da aprile 2020, la definizione di una<br /> programmazione condivisa di mostre dedicate all’arte contemporanea, curate da<br /> Fondation Cartier, negli spazi del Cubo al primo piano del Palazzo dell’Arte.<br /> L’accordo di collaborazione è della durata di 8 anni.<br /> La presentazione della collezione della Fondazione Cartier, curata dall’argentino<br /> Guillermo Kuitca, sarà la prima mostra nell’aprile 2020 cui farà seguito<br /> nell’autunno 2020 Claudia Andujar. La lotta Yanomami, retrospettiva dedicata ai<br /> 50 anni di lavoro della fotografa brasiliana Claudia Andujar.<br /> La partnership tra Triennale e Fondation Cartier rappresenta un riferimento per<br /> altre iniziative di collaborazione tra istituzioni pubbliche e private in ambito<br /> europeo, che condividono mission, visioni progettuali e impegno nella<br /> promozione e valorizzazione dei linguaggi del contemporaneo.<br /> L’identificazione di uno specifico spazio nel Palazzo dell’Arte dedicato all’arte<br /> contemporanea introduce un altro tema nodale che si collega alla<br /> programmazione culturale: la volontà di lavorare sui diversi spazi espositivi di<br /> Triennale per dare loro una precisa identità e connotazione tematica a<br /> partire da marzo 2020.<br /> Il ragionamento sugli spazi del Palazzo dell’Arte nasce con l’intento di valorizzarli<br /> ulteriormente e riportare l’impianto architettonico all’idea originaria di Giovanni<br /> Muzio, non tanto da un punto di vista strettamente filologico ma recuperandone<br /> la filosofia progettuale e le caratteristiche di straordinaria versatilità, flessibilità e<br /> modularità dell’edificio. Luca Cipelletti è stato incaricato della direzione artistica<br /> dei lavori sul Palazzo dell’Arte, lavori che saranno conclusi entro il temine del<br /> mandato del Consiglio d’Amministrazione e saranno accompagnati da un<br /> percorso di incontri, eventi e lecture, anche in collaborazione con l’Archivio<br /> Muzio, per dare vita a una discussione aperta e pubblica sulla restituzione<br /> dell’edificio alla sua forma originaria.<br /> Tale riflessione sugli spazi e su nuove modalità di fruizione degli stessi è<br /> introdotta da ottobre 2019 con il programma di Parla Ascolta Guarda Fai,<br /> diretto da Umberto Angelini, Direttore Artistico di Triennale Milano Teatro, e<br /> curato da Fantom e Davide Giannella. Incontri, installazioni, performance, ascolti,<br /> proiezioni, laboratori e progetti dalla molteplice natura coinvolgeranno<br /> direttamente il pubblico e gli spazi del Palazzo dell’Arte. Triennale sarà abitata da<br /> artiste e artisti e dalle loro opere. In Triennale compositori, registi, riviste, radio<br /> monteranno i loro studi per un giorno, una notte, una settimana, un mese. In<br /> Triennale sposteranno temporaneamente le loro attività, discuteranno,<br /> organizzeranno e produrranno progetti, mostre e spazi indipendenti per l’arte<br /> contemporanea<br /> La data inaugurale del programma, che si svilupperà tra ottobre 2019 e febbraio<br /> 2020, è sabato 5 ottobre, con una serata in Teatro tesa tra performance, musica<br /> elettronica e arti visive, di cui saranno headliner Caterina Barbieri, musicista, e<br /> Ruben Spini, artista. In anteprima per un teatro italiano.<br /> Il programma proseguirà poi dal 9 ottobre con l’inaugurazione del progetto<br /> AVALANCHE dell’artista spagnolo Carlos Casas.<br /> AVALANCHE è una piattaforma di contenuti audiovisuali installati nello spazio<br /> dell’Impluvium ai quali si sommeranno performance musicali di alcuni dei più<br /> importanti musicisti elettronici contemporanei ed incontri sul tema dell’abitare e<br /> dei confini del mondo grazie all’intervento di architetti e antropologhi.<br /> Uno spazio immersivo da vivere e fruire in maniera diversa e in tempi differenti,<br /> contemplativa e attiva, a seconda delle circostanze e delle proposte che vi si<br /> avvicenderanno.<br /> Lo spazio verrà adattato secondo i criteri architettonici tipici delle abitazioni<br /> presenti nella catena montuosa del Pamir, in Tagikistan grazie alla<br /> collaborazione tra l’artista e lo studio di ricerche architettoniche Raumplan.<br /> Per animare ulteriormente Triennale, sempre da ottobre è inoltre prevista una<br /> collaborazione coi Pomeriggi Musicali che prevede un articolato programma di<br /> concerti da camera.<br /> In un’era in cui per la facilità di riproducibilità e veicolazione delle immagini<br /> chiunque può esperire un’opera d’arte attraverso il proprio smartphone o tablet,<br /> le istituzioni culturali devono interrogarsi su quali nuove modalità di esperienza e<br /> fruizione degli spazi espositivi e delle mostre proporre ai propri visitatori. Da<br /> questo nasce l’dea di ragionare sul tema del gioco, che sarà uno dei temi chiave<br /> della programmazione a partire dal 2019 e sarà esplorato anche nei prossimi anni<br /> attraverso mostre, public program e attività rivolte a bambini, ragazzi, famiglie e<br /> scuole.<br /> Come ha scritto Johan Huizinga in Homo Ludens (1938), il gioco è essenziale per<br /> la società e l’umanità. È necessario per generare cultura. Nel XX secolo, il tema<br /> del gioco è stato affrontato in arte, architettura e design, si pensi ai giochi<br /> realizzati dalle prime Avanguardie o a quelli di Fluxus, i cui lavori negli anni<br /> Sessanta e Settanta uscivano dalle gallerie per entrare nello spazio pubblico,<br /> fino al lavoro di quegli artisti che si sono confrontati con la progettazione di<br /> campi da gioco pubblici per sfidare le tradizionali modalità di esperire l’arte e<br /> rivelare paradigmi sociali, filosofici e culturali.<br /> La mostra PLAY!, ideata e curata da Julia Peyton-Jones, con Emma Enderby,<br /> sotto la direzione artistica di Lorenza Baroncelli, vedrà la creazione nella Galleria<br /> al piano terra di Triennale di uno skatepark realmente praticabile, realizzato<br /> dall’artista coreana Koo Jeong A, che, fin dagli anni Novanta, lavora sulla<br /> reinvenzione degli spazi attraverso installazioni site-specific esperienziali e<br /> partecipative. Tra i progetti più recenti di Koo è proprio la serie dedicata agli<br /> skatepark, il primo dei quali, OTRO, è stato realizzato nel 2012 in collaborazione<br /> con L’Escault Architectures e costruito sull’isola di Vassivière in Francia.<br /> Intorno allo skatepark e negli spazi comuni di Triennale si svilupperà una serie di<br /> installazioni realizzate da artisti internazionali che trasformeranno il Palazzo<br /> dell’Arte in un paesaggio giocoso e interattivo, uno spazio fruibile da un pubblico<br /> di tutte le età. La mostra vuole stimolare nel visitatore una partecipazione fisica<br /> e mentale dello spazio che, attraverso le varie installazioni, arriva a sfidare le<br /> dinamiche relazionali tra uomo e oggetto, tra individuo e collettività.<br /> In parallelo, la mostra includerà un approfondimento dedicato a come il tema del<br /> gioco sia stato trattato nelle edizioni storiche della Triennale attraverso una<br /> selezione di materiali d’archivio.<br /> Per sua storia e missione Triennale è sempre stata un incubatore di<br /> sperimentazione e ricerca progettuale, in grado di proporre sempre nuovi e<br /> rivoluzionari modelli architettonici e commissioni speciali che mettessero in<br /> connessione e dialogo l’edificio storico di Muzio con il parco Sempione.<br /> Già con il Labirinto dei Ragazzi dei BBPR, realizzato nel 1954 in occasione della X<br /> Triennale, e con la grande mostra sul Tempo Libero del 1964, Triennale ha avviato<br /> una riflessione sulla dimensione ludica, didattica e culturale delle attività che si è<br /> soliti ricondurre al concetto di “gioco”, un insieme di attività che in realtà non<br /> riguardano solo ed esclusivamente il mondo dell’infanzia.<br /> A partire da queste esperienze, nell’aprile 2020 verrà inaugurato nel Giardino di<br /> Triennale il primo Playground Pavilion, un padiglione/campo da gioco<br /> liberamente fruibile e praticabile negli orari di apertura di Triennale destinato a<br /> un pubblico ampio e trasversale. Ogni anno Triennale inviterà di volta in volta<br /> architetti, designer e artisti a confrontarsi con la progettazione di un Padiglione<br /> dedicato al gioco, ricollegandosi così alla tradizione dell’istituzione, ma<br /> proiettandosi verso il futuro, introducendo nuove modalità di pensare agli spazi<br /> comuni e alla loro fruizione, con l’obiettivo di raggiungere pubblici più ampi e<br /> diversificati attraverso architetture dinamiche generatrici di pratiche<br /> partecipative e relazionali.<br /> A gennaio 2020 nella Curva del primo piano, spazio che sarà destinato alle<br /> mostre “manifesto” delle discipline di Triennale, inaugurerà la collettiva The<br /> State of the Art of Architecture, che presenterà lo stato dell’arte<br /> dell’architettura contemporanea internazionale, cui seguirà la personale<br /> dell’architetto danese Bjarke Ingels in aprile, la collettiva Future Cities – una<br /> riflessione sul futuro delle città – in autunno 2020 e, nel 2021, la personale<br /> dell’artista e teorica Hito Steyerl.<br /> La mostra Enzo Mari e Hans Ulrich Obrist è il primo appuntamento di una serie<br /> di dialoghi, che avranno come spazio espositivo dedicato la Galleria<br /> dell’Architettura al piano terra, che nascono con lo scopo di far incontrare e<br /> confrontare un Maestro del progetto con un altro progettista, un intellettuale, un<br /> critico, un regista o un artista con l’obiettivo che da questo incontro scaturiscano<br /> nuove letture e punti di vista sul suo lavoro.<br /> Il secondo appuntamento dei Dialoghi sarà dedicato nell’autunno 2020<br /> all’architetto Carlo Aymonino, il progetto si concluderà nel 2022 con il dialogo<br /> tra Italo Lupi e Saul Steinberg.<br /> Nella sua programmazione Triennale guarderà inoltre, da una parte, alla storia e<br /> alla tradizione e, dall’altra, alle ricerche internazionali più innovative e<br /> sperimentali. Due cicli di mostre saranno dedicati rispettivamente agli Eroi del<br /> progetto, un percorso che inizia con Giancarlo De Carlo e Vico Magistretti e si<br /> concluderà nel 2022 con Giovanni Muzio, a partire da un lavoro di ricerca su<br /> materiali d’archivio spesso inediti – anche nella prospettiva dell’ampliamento<br /> delle Collezioni di Triennale – e alle Avanguardie, con l’obiettivo di presentare e<br /> valorizzare alcuni tra i più innovativi e sperimentali artisti, architetti, designer<br /> contemporanei spesso attivi in ambiti cross-disciplinari, tra i quali Pedro Reyes,<br /> Elena Torzo, Beniamino Servino e altri.<br /> Il programma espositivo di Triennale sarà accompagnato da eventi, festival,<br /> conferenze e incontri e si confronterà con la proposta del Triennale Milano Teatro,<br /> che il 5 ottobre inaugura la sua stagione teatrale.<br /> Triennale porterà inoltre avanti il dialogo con la città di Milano attraverso progetti<br /> specifici negli spazi dell’Urban Center, all’interno del Palazzo dell’Arte, e proporrà<br /> mostre ed eventi legati a tematiche sociali, attraverso diverse collaborazioni con<br /> realtà cittadine, quali, ad esempio, il Carcere di San Vittore.<br /> Per l’Urban Center Comune di Milano e Triennale lanceranno a breve una call for<br /> ideas per lo sviluppo di un programma di conferenze e laboratori con l’obiettivo di<br /> indagare e osservare la città e i suoi cambiamenti.<br /> I temi di interesse sono la rigenerazione e trasformazione urbana attraverso la<br /> creazione di osservatori sul paesaggio italiano, sull’economia circolare, sulle<br /> grandi opere, la forestazione urbana, le politiche urbane, gli spazi aperti.<br /> Nel 2020 tornerà anche l’appuntamento con il Parco delle Culture,<br /> manifestazione nata nel 2018 per volontà del Comune di Milano, ideata e<br /> promossa da Triennale Milano. L’iniziativa vuole dare vita a una programmazione<br /> condivisa da diverse istituzioni culturali milanesi – Acquario Civico, Biblioteca del<br /> Parco Sempione, Castello Sforzesco, I Pomeriggi Musicali, Piccolo Teatro di<br /> Milano, Triennale Milano – e intende fare di un luogo unico come Parco Sempione,<br /> straordinario spazio verde circondato dalle più importanti eccellenze culturali, un<br /> fulcro della città attraverso un programma in cui confluiscono arte, teatro, musica,<br /> scienza e letteratura.<br /> La volontà di rafforzare il dialogo con le altre istituzioni cittadine si riflette anche<br /> nella programmazione culturale di Triennale: una serie di festival saranno<br /> presentati durante il corso dell’anno negli spazi del Palazzo dell’Arte. Dai festival<br /> musicali JAZZMI e TRI.P, organizzati insieme a Ponderosa Music & Art, alla Milano<br /> Arch Week, organizzata con il Comune di Milano, il Politecnico di Milano e<br /> Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, a Milano Calcio City, prodotto da Triennale<br /> Milano e AC Immaginario, dal Tempo delle Donne a FEST Il Festival delle Serie TV,<br /> dal Festival dei Diritti a BookCity.</p> <p>IL PROGRAMMA<br /> PLAY!<br /> novembre 2019<br /> Attraverso lo skatepark ideato da Koo Jeong A e una serie di installazioni nel<br /> Palazzo dell’Arte la mostra vuole stimolare nel visitatore una partecipazione fisica<br /> e mentale dello spazio che, attraverso le varie installazioni, arriva a sfidare le<br /> dinamiche relazionali tra uomo e oggetto, tra individuo e collettività.<br /> Playgroud Pavilion<br /> aprile 2020<br /> Un padiglione/campo da gioco appositamente ideato per Triennale liberamente<br /> fruibile e praticabile destinato a un pubblico ampio e trasversale<br /> I DIALOGHI<br /> Galleria piano terra<br /> Enzo Mari e Hans Ulrich Obrist<br /> marzo – settembre 2020<br /> Dal costante dialogo nel corso degli anni tra Enzo Mari e Hans Ulrich Obrist nasce<br /> questo progetto espositivo dedicato a presentare il lavoro e il pensiero di uno dei<br /> principali maestri e teorici del design italiano. Progetti, modelli, disegni e materiali<br /> di archivio documentano oltre 60 anni dell’attività di Mari. Organizzata in quattro<br /> sezioni la mostra si apre con un nucleo di opere esposte in Enzo Mari. L’arte del<br /> design (GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino, 2009), curata<br /> dallo stesso Mari.<br /> Carlo Aymonino<br /> ottobre 2020<br /> Attraverso materiali d’archivio la monografica presenta il lavoro dell’architetto<br /> romano Carlo Aymonino, evidenziando non solo la sua importanza nella scena<br /> urbanistica della Roma degli anni Settanta, ma anche raccontandone gli aspetti<br /> più umani e personali.<br /> Italo Lupi e Saul Steinberg<br /> 2022<br /> Uno scambio e dialogo tra il lavoro di un maestro della grafica come Italo Lupi e il<br /> disegnatore e illustratore Saul Steinberg.<br /> LE MOSTRE MANIFESTO<br /> Curva primo piano<br /> The State of the Art of Architecture<br /> gennaio – marzo 2020<br /> Partendo dall’esperienza fatta a Chicago da Joseph Grima nell’ambito della prima<br /> edizione della Chicago Architecture Biennial, da lui curata nel 2015, saranno<br /> invitati oltre 50 studi di architettura internazionali a cui verrà chiesto un progetto<br /> “manifesto” del loro approccio al fare architettura.<br /> La mostra presenterà, attraverso diversi media, il lavoro di una generazione di<br /> architetti provenienti da tutto il mondo invitata a riflettere sulla produzione di<br /> nuove forme di pensiero architettonico.<br /> Una serie di dibattiti e discussioni con ospiti internazionali accompagneranno la<br /> mostra per portare un nuovo sguardo sul panorama dell’architettura<br /> internazionale contemporanea.<br /> Bjarke Ingels<br /> aprile – settembre 2020<br /> La mostra documenta il lavoro di Bjarke Ingels, architetto danese di fama<br /> internazionale, i cui progetti, mettendo in dialogo architettura e ambiente, si<br /> caratterizzano per una costante attenzione alle urgenze del contemporaneo e ai<br /> temi della trasformazione e del cambiamento, si tratti di cambiamento climatico,<br /> demografico, sociale, migratorio o ai cambiamenti indotti dallo sviluppo<br /> tecnologico, economico o dalla stagnazione.<br /> Future Cities<br /> ottobre 2020<br /> Una riflessione sul futuro delle città attraverso gli interventi di architetti, urbanisti,<br /> artisti, sociologi e filosofi.<br /> Hito Steyler<br /> autunno 2021<br /> Artista e teorica Hito Steyler porta avanti attraverso installazioni, video e scritti<br /> una rigorosa ricerca critica sui media, sulle tecnologie e sulle implicazioni sociali e<br /> politiche della veicolazione e circolazione delle immagini.<br /> LE AVANGUARDIE<br /> Impluvium<br /> Pedro Reyes<br /> gennaio – marzo 2020<br /> Spaziando dall’architettura alla scultura, dalla performance al video, Pedro Reyes<br /> (Città del Messico, 1972) affronta tematiche sociali, ambientali, politiche ed<br /> educative attraverso opere giocose e ironiche dalla forte connotazione<br /> partecipativa.<br /> Francesca Torzo<br /> Data da definire<br /> Francesca Torzo (Padova, 1975) porta avanti un percorso di ricerca e analisi dei<br /> linguaggi architettonici e dell’edilizia, con una particolare attenzione alla<br /> sperimentazione sulle potenzialità dei materiali, in particolare del cemento,<br /> proiettandoli in una dimensione poetica ed emozionale.<br /> GLI EROI<br /> Spazio centrale curva primo piano<br /> Giancarlo De Carlo<br /> gennaio – marzo 2020<br /> In occasione del centenario dalla nascita, la mostra presenterà i diari, mai esposti<br /> al pubblico, di Giancarlo De Carlo (1919-2005), architetto, urbanista, teorico<br /> dell’architettura e accademico italiano.<br /> I diari, ricchi di schizzi autografi, disegni, progetti, appunti di viaggio, aforismi<br /> architettonici e filosofici, curati e trascritti dalla figlia Anna, permettono di<br /> ripercorrere la vita intellettuale di De Carlo e svelano gli spunti di riflessione che<br /> l’architetto ha poi ritualizzato nel corso della fase più matura della sua carriera.<br /> Vico Magistretti<br /> aprile – giugno 2020<br /> In occasione del centenario dalla nascita la mostra, realizzata in collaborazione<br /> con Fondazione Vico Magistretti, racconta la figura di questo importante Maestro<br /> Triennale Milano 8/9<br /> del design e dell’architettura italiana attraverso progetti, disegni e materiali<br /> d’archivio.<br /> Giovanni Muzio<br /> 2022<br /> La mostra esplora il rapporto di Giovanni Muzio con la città di Milano.<br /> La Poesia è di tutti<br /> Linguaggi, azioni e visioni poetiche nelle pagine de “la Lettura”<br /> novembre 2019<br /> Per il sesto anno «la Lettura» e Fondazione Corriere della Sera presentano in<br /> Triennale un viaggio volto a mettere in scena le forme contemporanee di dialogo<br /> tra giornalismo, arte e strumenti di comunicazione. La mostra, curata da<br /> Gianluigi Colin e Antonio Troiano, ruota intorno ad uno dei linguaggi che più<br /> contraddistingue il lavoro dell’inserto, la Poesia. Questa sarà “esposta” in una<br /> dimensione originale, caratterizzata dalla contaminazione di forme e contenuti:<br /> artisti come Fabre, Fioroni, Jodice, Kiefer, Kossuth, Paladino, Pistoletto, Spalletti<br /> e Tatafiore dialogheranno con poeti passati e contemporanei attraverso opere<br /> realizzate per l’occasione.<br /> Marco Nereo Rotelli<br /> Ottobre 2019<br /> IULM, cortile<br /> Corrado Levi<br /> Primavera 2020<br /> Una mostra diffusa in tutto il Palazzo dell’Arte per presentare la figura eclettica,<br /> la pratica e la poetica di Corrado Levi, architetto, artista, intellettuale, agitatore<br /> culturale, docente, critico, curatore, collezionista.<br /> NONMODERNISM<br /> aprile 2020<br /> Un progetto collettivo di TOILETPAPER (Maurizio Cattelan & Pierpaolo Ferrari),<br /> Studio Job (Job Smeets), Charley Vezza e Stefano Seletti che si ricollega al<br /> percorso iniziato con Il Super Ball alla Fondation Beyler di Basilea nel 2016 e<br /> seguito da Maze of Quotes ad Art Basel Miami sempre nel 2016 per Fondation<br /> Beyeler.<br /> Triennale Milano Teatro<br /> La stagione 2019/2020 di Triennale Milano Teatro continua e rafforza il percorso<br /> iniziato con la curatela di Umberto Angelini. A partire dall’aggiornamento del<br /> nome, Triennale Milano Teatro è sempre più parte integrante dell’universo<br /> Triennale Milano, luogo della produzione e della creazione delle arti<br /> contemporanee. Un progetto guidato dalla volontà di dar vita a un vero e proprio<br /> cantiere della ricerca e della sperimentazione, con lo sguardo rivolto alla scena<br /> internazionale e a quella italiana più originale. Da qui la volontà per questa nuova<br /> stagione di chiamare a raccolta alcune delle esperienze più interessanti delle<br /> performing arts nel panorama mondiale, rendendo al contempo sempre più<br /> connessa, integrata e omogenea la proposta del Teatro e quella di Triennale<br /> Milano.<br /> La nuova stagione è dedicata ai Classici con l’obiettivo di ripartire da essi per<br /> ritrovare un punto di riferimento oltre la frammentazione del presente, per poter<br /> costruire strumenti di orientamento in grado di guidarci attraverso l’epoca<br /> liquida della post-verità, per ascoltare le voci senza tempo dei loro autori e porle<br /> in un confronto vivo e fecondo con l’oggi.<br /> La conclusione della programmazione 2019/2020 di Triennale Milano Teatro<br /> coinciderà con l’avvio alla terza edizione di FOG Triennale Milano Performing<br /> Arts (marzo-giugno 2020)<br /> Triennale Milano<br /> viale Alemagna 6<br /> 20121 Milano<br /> T. +39 02 724341<br /> www.triennale.org</p> <p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/72471/architettura/triennale-milano-progetti-programmi-ide.html">Triennale Milano Progetti, programmi, ide</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p> ]]></content:encoded> </item> </channel> </rss>