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	<title>Joseph Grima Archives - GDA Press</title>
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		<title>Triennale Milano Progetti, programmi, ide</title>
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		<dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator>
		<pubDate>Sun, 29 Sep 2019 17:27:38 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Architettura]]></category>
		<category><![CDATA[Cyrille Vigneron]]></category>
		<category><![CDATA[Fondation Cartier]]></category>
		<category><![CDATA[Hervé Chandès]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Dopo il successo di Broken Nature: Design Takes on Human Survival, XXII Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, e l’apertura del Museo del Design Italiano, Triennale Milano, sotto la guida del Presidente Stefano Boeri, presenta il suo programma culturale per l’autunno-inverno 2019 e per tutto il 2020. Tale programma, avviato nel 2018, tiene conto della &#8230; <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/72471/architettura/triennale-milano-progetti-programmi-ide.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">Triennale Milano Progetti, programmi, ide</span></a></p>
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]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<p><img fetchpriority="high" decoding="async" class="alignleft size-large wp-image-72472" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2019/09/FQ6A9526-©-Triennale-Milano-foto-Gianluca-Di-Ioia-267x400.jpg" alt="" width="267" height="400" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2019/09/FQ6A9526-©-Triennale-Milano-foto-Gianluca-Di-Ioia-267x400.jpg 267w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2019/09/FQ6A9526-©-Triennale-Milano-foto-Gianluca-Di-Ioia-200x300.jpg 200w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2019/09/FQ6A9526-©-Triennale-Milano-foto-Gianluca-Di-Ioia-768x1152.jpg 768w" sizes="(max-width: 267px) 100vw, 267px" /><br />
<img decoding="async" class="alignleft size-large wp-image-72473" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2019/09/69923273_10159065141174152_5884925508503732224_n-267x400.jpg" alt="" width="267" height="400" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2019/09/69923273_10159065141174152_5884925508503732224_n-267x400.jpg 267w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2019/09/69923273_10159065141174152_5884925508503732224_n-200x300.jpg 200w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2019/09/69923273_10159065141174152_5884925508503732224_n.jpg 640w" sizes="(max-width: 267px) 100vw, 267px" />Dopo il successo di Broken Nature: Design Takes on Human Survival, XXII<br />
Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, e l’apertura del Museo del<br />
Design Italiano, Triennale Milano, sotto la guida del Presidente Stefano Boeri,<br />
presenta il suo programma culturale per l’autunno-inverno 2019 e per tutto il<br />
2020.<br />
Tale programma, avviato nel 2018, tiene conto della storia dell’istituzione e della<br />
tradizione dei grandi Maestri del progetto e, al contempo, vuole restituire la<br />
complessità del contemporaneo attraverso la pluralità di linguaggi che sono<br />
propri di Triennale &#8211; design, architettura, arti visive, urbanistica, fotografia,<br />
performing arts, teatro, danza, musica – con una vocazione sempre più<br />
internazionale.<br />
Chiusa il 1° settembre 2019, Broken Nature: Design Takes on Human Survival,<br />
a cura di Paola Antonelli, ha toccato alcuni dei temi chiave e delle urgenze di<br />
stretta attualità proponendo esempi di design ricostituente, progetti e strategie,<br />
su diverse scale, in grado di reinterpretare il rapporto tra gli esseri umani e il<br />
contesto in cui vivono, includendo sia gli ecosistemi sociali che quelli naturali.<br />
Broken Nature ha riscosso un grande successo di pubblico con 281.421 visitatori.<br />
Le istanze e urgenze affrontate dalla mostra non si esauriscono però con il<br />
termine dell’esposizione, ma troveranno seguito in numerose iniziative di<br />
Triennale durante l’anno tra cui, il 21 e 22 novembre 2019, il Forum sulla<br />
Forestazione Urbana, evento culturale di riferimento sul tema della<br />
rigenerazione urbana intesa come processo di strategie, politiche, azioni,<br />
finalizzate alla realizzazione di uno sviluppo urbano sostenibile.<br />
Attraverso un intenso programma di convegni, un’esposizione di progetti e<br />
alcune pubblicazioni di diffusione nazionale, la rassegna vuole contribuire<br />
efficacemente alla ripresa del Paese, valorizzandone nuovi progetti e iniziative.<br />
Inaugurato nell’aprile 2019, Il Museo del Design Italiano, diretto da Joseph<br />
Grima, presenta in un allestimento permanente, che copre un arco temporale<br />
che va dal 1946 al 1981, una selezione dai 1.600 oggetti parte della collezione di<br />
Triennale. Questo rappresenta solo il primo passo verso un più articolato<br />
progetto di ampliamento sia della collezione permanente che degli spazi<br />
destinati a ospitare tale collezione.<br />
La riflessione sulla collezione prevede la costituzione di un comitato preposto<br />
alle nuove acquisizioni, i cui componenti saranno annunciati entro la fine del<br />
2019. L’attenzione sarà rivolta non solo all’acquisizione di singoli pezzi, ma è<br />
previsto anche un ragionamento più ampio su quel patrimonio diffuso su tutto il<br />
territorio costituito da archivi, case museo, musei di impresa in un percorso che<br />
si sta delineando in stretta collaborazione con ADI e Assolombarda.<br />
Il Museo del Design Italiano inoltre in questo e nei prossimi anni sarà reso vivo da<br />
lecture, mostre a rotazione, incontri, approfondimenti che mettano in dialogo i<br />
pezzi della collezione con altre collezioni o con nuclei tematici di oggetti.<br />
Un altro importante passo del 2019 è la ridefinizione del ruolo dei partner privati.<br />
È stato infatti privilegiato il legame con grandi partner istituzionali che<br />
sostengono l’istituzione nello sviluppo dei suoi progetti riportando a Triennale<br />
tutta la produzione culturale ed espositiva e le linee guida curatoriali.<br />
Triennale Milano ha da tempo intrapreso una serie di collaborazioni internazionali<br />
con istituzioni pubbliche e private al fine di ampliare e arricchire la propria<br />
proposta culturale.<br />
In questa prospettiva, un’importante novità del 2020 è l’avvio della<br />
collaborazione tra Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art<br />
contemporain di Parigi, una delle eccellenze internazionali nel campo della<br />
creazione contemporanea. La collaborazione tre le due istituzioni si colloca in un<br />
percorso già avviato con la mostra David Lynch. The Air is on fire, presentata in<br />
Triennale nel 2007, e, più recentemente, con l’installazione The Great Animal<br />
Orchestra, realizzata da Bernie Krause e United Visual Artists, presentata<br />
nell’ambito della XXII Esposizione Internazionale.<br />
La partnership prevede, a partire da aprile 2020, la definizione di una<br />
programmazione condivisa di mostre dedicate all’arte contemporanea, curate da<br />
Fondation Cartier, negli spazi del Cubo al primo piano del Palazzo dell’Arte.<br />
L’accordo di collaborazione è della durata di 8 anni.<br />
La presentazione della collezione della Fondazione Cartier, curata dall’argentino<br />
Guillermo Kuitca, sarà la prima mostra nell’aprile 2020 cui farà seguito<br />
nell’autunno 2020 Claudia Andujar. La lotta Yanomami, retrospettiva dedicata ai<br />
50 anni di lavoro della fotografa brasiliana Claudia Andujar.<br />
La partnership tra Triennale e Fondation Cartier rappresenta un riferimento per<br />
altre iniziative di collaborazione tra istituzioni pubbliche e private in ambito<br />
europeo, che condividono mission, visioni progettuali e impegno nella<br />
promozione e valorizzazione dei linguaggi del contemporaneo.<br />
L’identificazione di uno specifico spazio nel Palazzo dell’Arte dedicato all’arte<br />
contemporanea introduce un altro tema nodale che si collega alla<br />
programmazione culturale: la volontà di lavorare sui diversi spazi espositivi di<br />
Triennale per dare loro una precisa identità e connotazione tematica a<br />
partire da marzo 2020.<br />
Il ragionamento sugli spazi del Palazzo dell’Arte nasce con l’intento di valorizzarli<br />
ulteriormente e riportare l’impianto architettonico all’idea originaria di Giovanni<br />
Muzio, non tanto da un punto di vista strettamente filologico ma recuperandone<br />
la filosofia progettuale e le caratteristiche di straordinaria versatilità, flessibilità e<br />
modularità dell’edificio. Luca Cipelletti è stato incaricato della direzione artistica<br />
dei lavori sul Palazzo dell’Arte, lavori che saranno conclusi entro il temine del<br />
mandato del Consiglio d’Amministrazione e saranno accompagnati da un<br />
percorso di incontri, eventi e lecture, anche in collaborazione con l’Archivio<br />
Muzio, per dare vita a una discussione aperta e pubblica sulla restituzione<br />
dell’edificio alla sua forma originaria.<br />
Tale riflessione sugli spazi e su nuove modalità di fruizione degli stessi è<br />
introdotta da ottobre 2019 con il programma di Parla Ascolta Guarda Fai,<br />
diretto da Umberto Angelini, Direttore Artistico di Triennale Milano Teatro, e<br />
curato da Fantom e Davide Giannella. Incontri, installazioni, performance, ascolti,<br />
proiezioni, laboratori e progetti dalla molteplice natura coinvolgeranno<br />
direttamente il pubblico e gli spazi del Palazzo dell&#8217;Arte. Triennale sarà abitata da<br />
artiste e artisti e dalle loro opere. In Triennale compositori, registi, riviste, radio<br />
monteranno i loro studi per un giorno, una notte, una settimana, un mese. In<br />
Triennale sposteranno temporaneamente le loro attività, discuteranno,<br />
organizzeranno e produrranno progetti, mostre e spazi indipendenti per l’arte<br />
contemporanea<br />
La data inaugurale del programma, che si svilupperà tra ottobre 2019 e febbraio<br />
2020, è sabato 5 ottobre, con una serata in Teatro tesa tra performance, musica<br />
elettronica e arti visive, di cui saranno headliner Caterina Barbieri, musicista, e<br />
Ruben Spini, artista. In anteprima per un teatro italiano.<br />
Il programma proseguirà poi dal 9 ottobre con l’inaugurazione del progetto<br />
AVALANCHE dell’artista spagnolo Carlos Casas.<br />
AVALANCHE è una piattaforma di contenuti audiovisuali installati nello spazio<br />
dell’Impluvium ai quali si sommeranno performance musicali di alcuni dei più<br />
importanti musicisti elettronici contemporanei ed incontri sul tema dell’abitare e<br />
dei confini del mondo grazie all’intervento di architetti e antropologhi.<br />
Uno spazio immersivo da vivere e fruire in maniera diversa e in tempi differenti,<br />
contemplativa e attiva, a seconda delle circostanze e delle proposte che vi si<br />
avvicenderanno.<br />
Lo spazio verrà adattato secondo i criteri architettonici tipici delle abitazioni<br />
presenti nella catena montuosa del Pamir, in Tagikistan grazie alla<br />
collaborazione tra l’artista e lo studio di ricerche architettoniche Raumplan.<br />
Per animare ulteriormente Triennale, sempre da ottobre è inoltre prevista una<br />
collaborazione coi Pomeriggi Musicali che prevede un articolato programma di<br />
concerti da camera.<br />
In un’era in cui per la facilità di riproducibilità e veicolazione delle immagini<br />
chiunque può esperire un’opera d’arte attraverso il proprio smartphone o tablet,<br />
le istituzioni culturali devono interrogarsi su quali nuove modalità di esperienza e<br />
fruizione degli spazi espositivi e delle mostre proporre ai propri visitatori. Da<br />
questo nasce l’dea di ragionare sul tema del gioco, che sarà uno dei temi chiave<br />
della programmazione a partire dal 2019 e sarà esplorato anche nei prossimi anni<br />
attraverso mostre, public program e attività rivolte a bambini, ragazzi, famiglie e<br />
scuole.<br />
Come ha scritto Johan Huizinga in Homo Ludens (1938), il gioco è essenziale per<br />
la società e l’umanità. È necessario per generare cultura. Nel XX secolo, il tema<br />
del gioco è stato affrontato in arte, architettura e design, si pensi ai giochi<br />
realizzati dalle prime Avanguardie o a quelli di Fluxus, i cui lavori negli anni<br />
Sessanta e Settanta uscivano dalle gallerie per entrare nello spazio pubblico,<br />
fino al lavoro di quegli artisti che si sono confrontati con la progettazione di<br />
campi da gioco pubblici per sfidare le tradizionali modalità di esperire l’arte e<br />
rivelare paradigmi sociali, filosofici e culturali.<br />
La mostra PLAY!, ideata e curata da Julia Peyton-Jones, con Emma Enderby,<br />
sotto la direzione artistica di Lorenza Baroncelli, vedrà la creazione nella Galleria<br />
al piano terra di Triennale di uno skatepark realmente praticabile, realizzato<br />
dall’artista coreana Koo Jeong A, che, fin dagli anni Novanta, lavora sulla<br />
reinvenzione degli spazi attraverso installazioni site-specific esperienziali e<br />
partecipative. Tra i progetti più recenti di Koo è proprio la serie dedicata agli<br />
skatepark, il primo dei quali, OTRO, è stato realizzato nel 2012 in collaborazione<br />
con L&#8217;Escault Architectures e costruito sull’isola di Vassivière in Francia.<br />
Intorno allo skatepark e negli spazi comuni di Triennale si svilupperà una serie di<br />
installazioni realizzate da artisti internazionali che trasformeranno il Palazzo<br />
dell’Arte in un paesaggio giocoso e interattivo, uno spazio fruibile da un pubblico<br />
di tutte le età. La mostra vuole stimolare nel visitatore una partecipazione fisica<br />
e mentale dello spazio che, attraverso le varie installazioni, arriva a sfidare le<br />
dinamiche relazionali tra uomo e oggetto, tra individuo e collettività.<br />
In parallelo, la mostra includerà un approfondimento dedicato a come il tema del<br />
gioco sia stato trattato nelle edizioni storiche della Triennale attraverso una<br />
selezione di materiali d’archivio.<br />
Per sua storia e missione Triennale è sempre stata un incubatore di<br />
sperimentazione e ricerca progettuale, in grado di proporre sempre nuovi e<br />
rivoluzionari modelli architettonici e commissioni speciali che mettessero in<br />
connessione e dialogo l’edificio storico di Muzio con il parco Sempione.<br />
Già con il Labirinto dei Ragazzi dei BBPR, realizzato nel 1954 in occasione della X<br />
Triennale, e con la grande mostra sul Tempo Libero del 1964, Triennale ha avviato<br />
una riflessione sulla dimensione ludica, didattica e culturale delle attività che si è<br />
soliti ricondurre al concetto di “gioco”, un insieme di attività che in realtà non<br />
riguardano solo ed esclusivamente il mondo dell’infanzia.<br />
A partire da queste esperienze, nell’aprile 2020 verrà inaugurato nel Giardino di<br />
Triennale il primo Playground Pavilion, un padiglione/campo da gioco<br />
liberamente fruibile e praticabile negli orari di apertura di Triennale destinato a<br />
un pubblico ampio e trasversale. Ogni anno Triennale inviterà di volta in volta<br />
architetti, designer e artisti a confrontarsi con la progettazione di un Padiglione<br />
dedicato al gioco, ricollegandosi così alla tradizione dell’istituzione, ma<br />
proiettandosi verso il futuro, introducendo nuove modalità di pensare agli spazi<br />
comuni e alla loro fruizione, con l’obiettivo di raggiungere pubblici più ampi e<br />
diversificati attraverso architetture dinamiche generatrici di pratiche<br />
partecipative e relazionali.<br />
A gennaio 2020 nella Curva del primo piano, spazio che sarà destinato alle<br />
mostre “manifesto” delle discipline di Triennale, inaugurerà la collettiva The<br />
State of the Art of Architecture, che presenterà lo stato dell’arte<br />
dell’architettura contemporanea internazionale, cui seguirà la personale<br />
dell’architetto danese Bjarke Ingels in aprile, la collettiva Future Cities – una<br />
riflessione sul futuro delle città – in autunno 2020 e, nel 2021, la personale<br />
dell’artista e teorica Hito Steyerl.<br />
La mostra Enzo Mari e Hans Ulrich Obrist è il primo appuntamento di una serie<br />
di dialoghi, che avranno come spazio espositivo dedicato la Galleria<br />
dell’Architettura al piano terra, che nascono con lo scopo di far incontrare e<br />
confrontare un Maestro del progetto con un altro progettista, un intellettuale, un<br />
critico, un regista o un artista con l’obiettivo che da questo incontro scaturiscano<br />
nuove letture e punti di vista sul suo lavoro.<br />
Il secondo appuntamento dei Dialoghi sarà dedicato nell’autunno 2020<br />
all’architetto Carlo Aymonino, il progetto si concluderà nel 2022 con il dialogo<br />
tra Italo Lupi e Saul Steinberg.<br />
Nella sua programmazione Triennale guarderà inoltre, da una parte, alla storia e<br />
alla tradizione e, dall’altra, alle ricerche internazionali più innovative e<br />
sperimentali. Due cicli di mostre saranno dedicati rispettivamente agli Eroi del<br />
progetto, un percorso che inizia con Giancarlo De Carlo e Vico Magistretti e si<br />
concluderà nel 2022 con Giovanni Muzio, a partire da un lavoro di ricerca su<br />
materiali d’archivio spesso inediti &#8211; anche nella prospettiva dell’ampliamento<br />
delle Collezioni di Triennale &#8211; e alle Avanguardie, con l’obiettivo di presentare e<br />
valorizzare alcuni tra i più innovativi e sperimentali artisti, architetti, designer<br />
contemporanei spesso attivi in ambiti cross-disciplinari, tra i quali Pedro Reyes,<br />
Elena Torzo, Beniamino Servino e altri.<br />
Il programma espositivo di Triennale sarà accompagnato da eventi, festival,<br />
conferenze e incontri e si confronterà con la proposta del Triennale Milano Teatro,<br />
che il 5 ottobre inaugura la sua stagione teatrale.<br />
Triennale porterà inoltre avanti il dialogo con la città di Milano attraverso progetti<br />
specifici negli spazi dell’Urban Center, all’interno del Palazzo dell’Arte, e proporrà<br />
mostre ed eventi legati a tematiche sociali, attraverso diverse collaborazioni con<br />
realtà cittadine, quali, ad esempio, il Carcere di San Vittore.<br />
Per l’Urban Center Comune di Milano e Triennale lanceranno a breve una call for<br />
ideas per lo sviluppo di un programma di conferenze e laboratori con l’obiettivo di<br />
indagare e osservare la città e i suoi cambiamenti.<br />
I temi di interesse sono la rigenerazione e trasformazione urbana attraverso la<br />
creazione di osservatori sul paesaggio italiano, sull’economia circolare, sulle<br />
grandi opere, la forestazione urbana, le politiche urbane, gli spazi aperti.<br />
Nel 2020 tornerà anche l’appuntamento con il Parco delle Culture,<br />
manifestazione nata nel 2018 per volontà del Comune di Milano, ideata e<br />
promossa da Triennale Milano. L’iniziativa vuole dare vita a una programmazione<br />
condivisa da diverse istituzioni culturali milanesi &#8211; Acquario Civico, Biblioteca del<br />
Parco Sempione, Castello Sforzesco, I Pomeriggi Musicali, Piccolo Teatro di<br />
Milano, Triennale Milano &#8211; e intende fare di un luogo unico come Parco Sempione,<br />
straordinario spazio verde circondato dalle più importanti eccellenze culturali, un<br />
fulcro della città attraverso un programma in cui confluiscono arte, teatro, musica,<br />
scienza e letteratura.<br />
La volontà di rafforzare il dialogo con le altre istituzioni cittadine si riflette anche<br />
nella programmazione culturale di Triennale: una serie di festival saranno<br />
presentati durante il corso dell’anno negli spazi del Palazzo dell’Arte. Dai festival<br />
musicali JAZZMI e TRI.P, organizzati insieme a Ponderosa Music &amp; Art, alla Milano<br />
Arch Week, organizzata con il Comune di Milano, il Politecnico di Milano e<br />
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, a Milano Calcio City, prodotto da Triennale<br />
Milano e AC Immaginario, dal Tempo delle Donne a FEST Il Festival delle Serie TV,<br />
dal Festival dei Diritti a BookCity.</p>
<p>IL PROGRAMMA<br />
PLAY!<br />
novembre 2019<br />
Attraverso lo skatepark ideato da Koo Jeong A e una serie di installazioni nel<br />
Palazzo dell’Arte la mostra vuole stimolare nel visitatore una partecipazione fisica<br />
e mentale dello spazio che, attraverso le varie installazioni, arriva a sfidare le<br />
dinamiche relazionali tra uomo e oggetto, tra individuo e collettività.<br />
Playgroud Pavilion<br />
aprile 2020<br />
Un padiglione/campo da gioco appositamente ideato per Triennale liberamente<br />
fruibile e praticabile destinato a un pubblico ampio e trasversale<br />
I DIALOGHI<br />
Galleria piano terra<br />
Enzo Mari e Hans Ulrich Obrist<br />
marzo – settembre 2020<br />
Dal costante dialogo nel corso degli anni tra Enzo Mari e Hans Ulrich Obrist nasce<br />
questo progetto espositivo dedicato a presentare il lavoro e il pensiero di uno dei<br />
principali maestri e teorici del design italiano. Progetti, modelli, disegni e materiali<br />
di archivio documentano oltre 60 anni dell’attività di Mari. Organizzata in quattro<br />
sezioni la mostra si apre con un nucleo di opere esposte in Enzo Mari. L’arte del<br />
design (GAM &#8211; Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino, 2009), curata<br />
dallo stesso Mari.<br />
Carlo Aymonino<br />
ottobre 2020<br />
Attraverso materiali d’archivio la monografica presenta il lavoro dell’architetto<br />
romano Carlo Aymonino, evidenziando non solo la sua importanza nella scena<br />
urbanistica della Roma degli anni Settanta, ma anche raccontandone gli aspetti<br />
più umani e personali.<br />
Italo Lupi e Saul Steinberg<br />
2022<br />
Uno scambio e dialogo tra il lavoro di un maestro della grafica come Italo Lupi e il<br />
disegnatore e illustratore Saul Steinberg.<br />
LE MOSTRE MANIFESTO<br />
Curva primo piano<br />
The State of the Art of Architecture<br />
gennaio – marzo 2020<br />
Partendo dall&#8217;esperienza fatta a Chicago da Joseph Grima nell’ambito della prima<br />
edizione della Chicago Architecture Biennial, da lui curata nel 2015, saranno<br />
invitati oltre 50 studi di architettura internazionali a cui verrà chiesto un progetto<br />
“manifesto” del loro approccio al fare architettura.<br />
La mostra presenterà, attraverso diversi media, il lavoro di una generazione di<br />
architetti provenienti da tutto il mondo invitata a riflettere sulla produzione di<br />
nuove forme di pensiero architettonico.<br />
Una serie di dibattiti e discussioni con ospiti internazionali accompagneranno la<br />
mostra per portare un nuovo sguardo sul panorama dell&#8217;architettura<br />
internazionale contemporanea.<br />
Bjarke Ingels<br />
aprile – settembre 2020<br />
La mostra documenta il lavoro di Bjarke Ingels, architetto danese di fama<br />
internazionale, i cui progetti, mettendo in dialogo architettura e ambiente, si<br />
caratterizzano per una costante attenzione alle urgenze del contemporaneo e ai<br />
temi della trasformazione e del cambiamento, si tratti di cambiamento climatico,<br />
demografico, sociale, migratorio o ai cambiamenti indotti dallo sviluppo<br />
tecnologico, economico o dalla stagnazione.<br />
Future Cities<br />
ottobre 2020<br />
Una riflessione sul futuro delle città attraverso gli interventi di architetti, urbanisti,<br />
artisti, sociologi e filosofi.<br />
Hito Steyler<br />
autunno 2021<br />
Artista e teorica Hito Steyler porta avanti attraverso installazioni, video e scritti<br />
una rigorosa ricerca critica sui media, sulle tecnologie e sulle implicazioni sociali e<br />
politiche della veicolazione e circolazione delle immagini.<br />
LE AVANGUARDIE<br />
Impluvium<br />
Pedro Reyes<br />
gennaio &#8211; marzo 2020<br />
Spaziando dall’architettura alla scultura, dalla performance al video, Pedro Reyes<br />
(Città del Messico, 1972) affronta tematiche sociali, ambientali, politiche ed<br />
educative attraverso opere giocose e ironiche dalla forte connotazione<br />
partecipativa.<br />
Francesca Torzo<br />
Data da definire<br />
Francesca Torzo (Padova, 1975) porta avanti un percorso di ricerca e analisi dei<br />
linguaggi architettonici e dell’edilizia, con una particolare attenzione alla<br />
sperimentazione sulle potenzialità dei materiali, in particolare del cemento,<br />
proiettandoli in una dimensione poetica ed emozionale.<br />
GLI EROI<br />
Spazio centrale curva primo piano<br />
Giancarlo De Carlo<br />
gennaio – marzo 2020<br />
In occasione del centenario dalla nascita, la mostra presenterà i diari, mai esposti<br />
al pubblico, di Giancarlo De Carlo (1919-2005), architetto, urbanista, teorico<br />
dell&#8217;architettura e accademico italiano.<br />
I diari, ricchi di schizzi autografi, disegni, progetti, appunti di viaggio, aforismi<br />
architettonici e filosofici, curati e trascritti dalla figlia Anna, permettono di<br />
ripercorrere la vita intellettuale di De Carlo e svelano gli spunti di riflessione che<br />
l’architetto ha poi ritualizzato nel corso della fase più matura della sua carriera.<br />
Vico Magistretti<br />
aprile – giugno 2020<br />
In occasione del centenario dalla nascita la mostra, realizzata in collaborazione<br />
con Fondazione Vico Magistretti, racconta la figura di questo importante Maestro<br />
Triennale Milano 8/9<br />
del design e dell’architettura italiana attraverso progetti, disegni e materiali<br />
d’archivio.<br />
Giovanni Muzio<br />
2022<br />
La mostra esplora il rapporto di Giovanni Muzio con la città di Milano.<br />
La Poesia è di tutti<br />
Linguaggi, azioni e visioni poetiche nelle pagine de “la Lettura”<br />
novembre 2019<br />
Per il sesto anno «la Lettura» e Fondazione Corriere della Sera presentano in<br />
Triennale un viaggio volto a mettere in scena le forme contemporanee di dialogo<br />
tra giornalismo, arte e strumenti di comunicazione. La mostra, curata da<br />
Gianluigi Colin e Antonio Troiano, ruota intorno ad uno dei linguaggi che più<br />
contraddistingue il lavoro dell&#8217;inserto, la Poesia. Questa sarà “esposta” in una<br />
dimensione originale, caratterizzata dalla contaminazione di forme e contenuti:<br />
artisti come Fabre, Fioroni, Jodice, Kiefer, Kossuth, Paladino, Pistoletto, Spalletti<br />
e Tatafiore dialogheranno con poeti passati e contemporanei attraverso opere<br />
realizzate per l’occasione.<br />
Marco Nereo Rotelli<br />
Ottobre 2019<br />
IULM, cortile<br />
Corrado Levi<br />
Primavera 2020<br />
Una mostra diffusa in tutto il Palazzo dell’Arte per presentare la figura eclettica,<br />
la pratica e la poetica di Corrado Levi, architetto, artista, intellettuale, agitatore<br />
culturale, docente, critico, curatore, collezionista.<br />
NONMODERNISM<br />
aprile 2020<br />
Un progetto collettivo di TOILETPAPER (Maurizio Cattelan &amp; Pierpaolo Ferrari),<br />
Studio Job (Job Smeets), Charley Vezza e Stefano Seletti che si ricollega al<br />
percorso iniziato con Il Super Ball alla Fondation Beyler di Basilea nel 2016 e<br />
seguito da Maze of Quotes ad Art Basel Miami sempre nel 2016 per Fondation<br />
Beyeler.<br />
Triennale Milano Teatro<br />
La stagione 2019/2020 di Triennale Milano Teatro continua e rafforza il percorso<br />
iniziato con la curatela di Umberto Angelini. A partire dall’aggiornamento del<br />
nome, Triennale Milano Teatro è sempre più parte integrante dell’universo<br />
Triennale Milano, luogo della produzione e della creazione delle arti<br />
contemporanee. Un progetto guidato dalla volontà di dar vita a un vero e proprio<br />
cantiere della ricerca e della sperimentazione, con lo sguardo rivolto alla scena<br />
internazionale e a quella italiana più originale. Da qui la volontà per questa nuova<br />
stagione di chiamare a raccolta alcune delle esperienze più interessanti delle<br />
performing arts nel panorama mondiale, rendendo al contempo sempre più<br />
connessa, integrata e omogenea la proposta del Teatro e quella di Triennale<br />
Milano.<br />
La nuova stagione è dedicata ai Classici con l’obiettivo di ripartire da essi per<br />
ritrovare un punto di riferimento oltre la frammentazione del presente, per poter<br />
costruire strumenti di orientamento in grado di guidarci attraverso l’epoca<br />
liquida della post-verità, per ascoltare le voci senza tempo dei loro autori e porle<br />
in un confronto vivo e fecondo con l’oggi.<br />
La conclusione della programmazione 2019/2020 di Triennale Milano Teatro<br />
coinciderà con l’avvio alla terza edizione di FOG Triennale Milano Performing<br />
Arts (marzo-giugno 2020)<br />
Triennale Milano<br />
viale Alemagna 6<br />
20121 Milano<br />
T. +39 02 724341<br />
www.triennale.org</p>
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