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	<title>largo Mahler Archives - GDA Press</title>
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		<title>Beethoven  Šostakovič Auditorium di Milano, largo Mahler</title>
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		<dc:creator><![CDATA[Giuliana de Antonellis]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 02 Mar 2016 22:51:24 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Musica]]></category>
		<category><![CDATA[Auditorium di Milano]]></category>
		<category><![CDATA[beethoven]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Beethoven e la Pastorale: psico-ritratto musicale alla ricerca dell’umano sentire Il milanese Tito Ceccherini alla guida de laVerdi nel capolavoro del genio di Bonn giovedì 3, venerdì 4 e domenica 6 marzo Auditorium di Milano, largo Mahler Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi Direttore Tito Ceccherini Il milanese Tito Ceccherini sarà alla guida dell’Orchestra Sinfonica &#8230; <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/56336/musica/beethoven-sostakovic-auditorium-di-milano-largo-mahler.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">Beethoven  Šostakovič Auditorium di Milano, largo Mahler</span></a></p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p><a href="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/03/Tito-Ceccherini-direttore1.jpg"><img fetchpriority="high" decoding="async" class="alignnone size-medium wp-image-56338" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/03/Tito-Ceccherini-direttore1-300x212.jpg" alt="Tito Ceccherini-direttore1" width="300" height="212" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/03/Tito-Ceccherini-direttore1-300x212.jpg 300w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/03/Tito-Ceccherini-direttore1-500x354.jpg 500w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/03/Tito-Ceccherini-direttore1-900x636.jpg 900w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a></p>
<p><strong>Beethoven e la <em>Pastorale</em>:</strong></p>
<p><strong>psico-ritratto musicale </strong></p>
<p><strong>alla ricerca dell’umano sentire</strong></p>
<p>Il milanese Tito Ceccherini alla guida de laVerdi</p>
<p>nel capolavoro del genio di Bonn</p>
<p><strong>giovedì 3, venerdì 4 e domenica 6 marzo</strong></p>
<p>Auditorium di Milano, largo Mahler</p>
<p><strong>Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi</strong></p>
<p>Direttore <strong>Tito Ceccherini</strong></p>
<p>Il milanese <strong>Tito Ceccherini</strong> sarà alla guida dell’<strong>Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi</strong> nel primo di due appuntamenti consecutivi in stagione: <strong>giovedì 3 (ore 20.30),</strong> <strong>venerdì 4 (ore 20.00) </strong>e <strong>domenica 6 marzo (ore 16.00)</strong>, alla “casa de laVerdi” in largo Mahler risuoneranno le indimenticabili note della Sesta sinfonia di <strong>Beethoven</strong> <em>Pastorale</em>, come l’autore stesso la volle chiamare. In locandina, anche la Sinfonia n. 9 di <strong>Šostakovič</strong>.</p>
<p>Nella <em>Pastorale</em>, per la prima e ultima volta Beethoven si consegna alla musica descrittiva, porta la vita campestre in partitura, s’immerge nella natura, ritrova i fili di una tradizione antica. Insieme, si assiste a una pura sperimentazione sui timbri orchestrali e sulle trame che permettono l’integrazione fra melodie senza che si accendano contrasti.</p>
<p>La Nona sinfonia di Šostakovič nasce nell’estate del 1945, alla fine di una guerra da cui la Russia, sia pure a caro prezzo, era uscita vincitrice; l’evento suggeriva così una celebrazione con tutti i crismi dell’ufficialità. Alla tentazione patriottica poteva aggiungersi quella artistica di emulare la pari numero <em>Sinfonia </em>di Beethoven. I contenuti furono di tutt’altro genere: un’opera ricca di buon umore – e di un umorismo che nulla ha di sarcastico, come in tanti altri momenti del suo sinfonismo – memore delle soluzioni più spigliate della tradizione classica haydniana e mozartiana. Un’opera che amplificava l’espressione di uno stato d’animo privatamente felice.</p>
<p><strong>Giovedì 3</strong>, sempre in Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero): appuntamento con la tradizionale conferenza di introduzione al programma dal titolo: “Il Beethoven de laVerdi. Sinfonia <em>Pastorale</em>”, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano; relatori <strong>Laura De Petra</strong> e <strong>Enrico Reggiani</strong>.</p>
<p>(<strong>Biglietti</strong>: euro 35,00/15,00; <strong>info e prenotazioni</strong>: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line:  <a href="http://www.laverdi.org/">www.laverdi.org</a> o <a href="http://www.vivaticket.it/">www.vivaticket.it</a> ).</p>
<p><strong>Biografia<br />
Tito Ceccherini</strong>, <em>direttore</em>. Artista fra i più colti e profondi dei nostri giorni, combina un grande talento comunicativo alla straordinaria lucidità delle sue interpretazioni, sorrette da una tecnica direttoriale sofisticata e brillante.</p>
<p>Acclamato interprete del repertorio moderno, ha approfondito l’opera dei classici del ‘900: Bartók, Debussy, Strauss, Ravel, Janáček, Schoenberg, sui cui capolavori sinfonici o teatrali torna con passione e regolarità.</p>
<p>Anche il suo repertorio operistico testimonia l’amore per il ‘900 (Bartók, Strauss, Puccini, Dallapiccola), oltre ad una profonda conoscenza del melodramma italiano (dai <em>Puritani </em>a <em>Falstaff</em>, con un approccio al belcanto di illuminante modernità) e un apprezzato talento nella creazione di opere nuove (<em>Da gelo a gelo</em> e <em>Superflumina</em> di Sciarrino, <em>La Cerisaie</em> di Fénelon al Bolshoi ed all’Opéra di Parigi, <em>Les pigeons d’argile</em> di Hurel a Tolosa).</p>
<p>Direttore di provata esperienza, ha collaborato con orchestre come la Philharmonique de Radio France, la BBC Symphony londinese, la WDR Sinfonieorchester di Colonia, la Radio Filharmonisch Orkest, laVerdi di Milano, la HR-Sinfonieorchester di Francoforte, la SWR di Stoccarda, la Deutsche Radio Philharmonie, la Tokyo Philharmonic, l&#8217;Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro La Fenice, l’Orchestra Sinfonica di Milano “G.Verdi”, l’Orchestra del Teatro San Carlo, l’Orchestre de Chambre de Genève, la OSI di Lugano, la Haydn di Bolzano, l’Orchestra della Toscana, ed ensemble rinomati come l’InterContemporain, il Klangforum Wien, Contrechamps.</p>
<p>Nell’agosto del 2012 ha fatto il suo debutto al Festival di Lucerna partecipando al ciclo “Pollini Perspectives” con il Klangforum Wien e i Neue Vocalsolisten. Il progetto è presentato anche a Tokyo (Suntory Hall), Parigi (Salle Pleyel), Berlino (Philharmonie) e Milano (Teatro alla Scala). Sempre nel 2012 ha inaugurato il nuovo Festspielhaus a Erl (Austria), con un’acclamata interpretazione del <em>Castello di Barbablù </em>di Bartók. E&#8217; stato applaudito in teatri come il Bolshoi di Mosca (<em>Turandot</em>), l’Opéra National de Paris, il Capitole di Toulouse, il Grand Theatre de Geneve, il Teatro La Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, il Colón di Buenos Aires, il Nationaltheater a Mannheim.</p>
<p>Fra i progetti futuri, si segnala il debutto sul podio della London Philharmonia, dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, della Real Orquesta Sinfonica de Sevilla, e tornerà a dirigere l’Orchestre Philharmonique de Radio France, l’Ensemble Intercontemporain, il Klangforum Wien, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, al Teatro Colón in Buenos Aires.</p>
<p>In ambito lirico: ritornerà al Théâtre du Capitole di Toulouse (<em>Il castello di Barbablù </em>di Bartok e <em>Il prigioniero </em>di Dallapiccola nel 2015, <em>Béatrice et Bénédict</em> di Berlioz per l’inaugurazione della stagione 2016 e <em>Il ratto dal serraglio </em>di Mozart nel 2017), e dirigerà <em>Don Pasquale </em>all’Opéra di Rennes.</p>
<p>Le sue incisioni discografiche (realizzate per Sony, Kairos, Col legno, Stradivarius) sono state insignite di premi come lo “Choc” di Le Monde de la Musique, “Diapason d&#8217;Or” e il Midem Classical Awards.</p>
<p><strong> </strong></p>
<p><strong> </strong></p>
<p><strong> </strong></p>
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		<title>Una sera con Jean-Baptiste Lully  Auditorium di Milano  largo Mahler</title>
		<link>http://www.gdapress.it/it/index.php/51733/musica/una-sera-con-jean-baptiste-lully-auditorium-di-milano-largo-mahler.html</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giuliana de Antonellis]]></dc:creator>
		<pubDate>Tue, 12 May 2015 23:06:33 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Musica]]></category>
		<category><![CDATA[Auditorium di Milano]]></category>
		<category><![CDATA[Jean-Baptiste Lully]]></category>
		<category><![CDATA[largo Mahler]]></category>
		<category><![CDATA[laVerdi]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>&#160; Stagione barocca 2014/15 Una sera con Jean-Baptiste Lully Dopo l’allievo Rebel, laBarocca diretta da Ruben Jais riscopre il genio del maestro Gian Battista Lulli Mercoledì 13 maggio, ore 20.00 Auditorium di Milano – largo Mahler &#160; Dopo l’allievo, il maestro. Dopo l’incontro musicale a marzo con Jean-Féry Rebel, la stagione di musica barocca de &#8230; <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/51733/musica/una-sera-con-jean-baptiste-lully-auditorium-di-milano-largo-mahler.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">Una sera con Jean-Baptiste Lully  Auditorium di Milano  largo Mahler</span></a></p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p><a href="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2015/05/Jais-Ruben3.jpg"><img decoding="async" class="alignnone size-large wp-image-51734" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2015/05/Jais-Ruben3-500x334.jpg" alt="Jais Ruben3" width="500" height="334" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2015/05/Jais-Ruben3-500x334.jpg 500w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2015/05/Jais-Ruben3-300x200.jpg 300w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2015/05/Jais-Ruben3-900x600.jpg 900w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2015/05/Jais-Ruben3.jpg 1000w" sizes="(max-width: 500px) 100vw, 500px" /></a></p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Stagione barocca 2014/15</p>
<p><strong><em>Una sera con</em></strong><strong> Jean-Baptiste Lully</strong></p>
<p>Dopo l’<em>allievo</em> Rebel, laBarocca diretta da Ruben Jais</p>
<p>riscopre il genio del <em>maestro</em> Gian Battista Lulli</p>
<p><strong>Mercoledì 13 maggio, ore 20.00</strong></p>
<p>Auditorium di Milano – largo Mahler</p>
<p>&nbsp;</p>
<p>Dopo l’allievo, il maestro. Dopo l’incontro musicale a marzo con <strong>Jean-Féry Rebel</strong>, la stagione di musica barocca de laVerdi ritorna con una nuova proposta monografica, alla (ri)scoperta di <strong>Jean-Baptiste</strong> <strong>Lully </strong>(al secolo Gian Battista Lulli, fiorentino emigrato in Francia alla corte di Luigi XIV), mentore e guida di Rebel.</p>
<p><strong>Mercoledì 13 maggio (ore 20.00)</strong>, all’<strong>Auditorium di Milano</strong>, <strong>laBarocca</strong>, <em>ensemble</em> specialistico della “scuderia” di <strong>largo Mahler</strong> diretto dal fondatore <strong>Ruben Jais</strong>, si soffermerà sulla figura e sull’opera del compositore toscano, nato a Firenze nel 1632 e morto a Parigi nel 1687. Sarà infatti proprio a Parigi, dove giunse appena quattordicenne, che Lully metterà abilmente a frutto le sue qualità di brillantezza ed istrionismo, sia come compositore sia come eccellente ballerino, imponendosi come il più rappresentativo e ricercato compositore dell’animatissima corte del Re Sole e diventando uno dei capisaldi della musica francese in assoluto.</p>
<p>Con la partecipazione di due voci soliste d’eccezione come il soprano <strong>Celine Scheen</strong> e il tenore <strong>Cyril Auvity</strong>, specialisti del genere, laBarocca proporrà pagine tratte da alcune tra le opere fondamentali di Lully: <em>Il borghese gentiluomo, Psyche, Armide e Atys</em>.</p>
<p>Come vuole tradizione, il maestro Jais introdurrà i brani in programma con riferimenti storici e aneddotici.</p>
<p>(<strong>Biglietti</strong>: euro 25,00/17,50/10,00; <strong>info e prenotazioni</strong>: <strong>Auditorium di Milano Fondazione Cariplo</strong>, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; <strong>biglietteria via Clerici 3</strong> (Cordusio),  orari apertura: lun – ven  ore 10.00 – 19.00, sab ore 14.00 – 19.00, tel. 02.83389.334  <a href="http://www.laverdi.org/">www.laverdi.org</a>).</p>
<p><strong> </strong></p>
<p><strong>La Stagione</strong></p>
<p>Le tradizioni si consolidano nei consueti appuntamenti con il <em>Messiah</em> di <strong>Händel </strong>la settimana di Natale; il <em>Weihnachtsoratorium</em> (Oratorio di Natale) di<strong> Bach </strong>il 6 Gennaio, precipua data per l&#8217;esecuzione dell&#8217;ultima delle 6 cantate che compongono questo meraviglioso ciclo di musica sacra; infine l&#8217;<em>Osteroratorium </em>(Oratorio di Pasqua), sempre del lipsiense, il lunedì di Pasqua.</p>
<p><em>“Ampliare gli orizzonti ci offre la possibilità di viaggiare in terre vicine e lontane – </em>spiega <strong>Jais</strong><em> &#8211;  concentrando la nostra attenzione su tre Nazioni che hanno grandemente contribuito allo sviluppo della musica barocca: Francia, Gran Bretagna e, ovviamente, Italia</em>. <em>Di pari rilievo il secondo appuntamento &#8220;italiano&#8221; dedicato a Giacomo Carissimi da Gianluca Capuano, che affronterà nel mese di Febbraio 2015 i due oratori </em>Diluvium Universale<em> ed E</em>xtremum Dei Judicium<em> del compositore massimo esponente della ‘scuola romana’</em>.</p>
<p><em>“Alla Francia, cui già in quest’ultima stagione ci eravamo rivolti con il concerto per l’anniversario di J.P. Rameau, sono dedicati i concerti di marzo e maggio 2015, con due programmi che esplorano la genialità compositiva di </em><strong>J.F. Rebel</strong><em> e del suo maestro </em><strong>J.B. Lully</strong>.<em> L’Inghilterra chiuderà gli appuntamenti della nostra sesta stagione, presentandoci musiche di </em><strong>Henry Purcell</strong><em>, considerato a lungo il massimo esponente del barocco inglese, e di </em><strong>G.F. Händel</strong><em>, cui negli anni ci siamo avvicinati con l’esecuzione del suo oratorio più conosciuto, il Messiah appunto</em>. <em>Progredire significa non solo ampliare i propri orizzonti e il proprio repertorio ma anche approfondire la conoscenza e la ‘familiarità’ con i compositori a noi cari &#8211; </em>conclude Jais<em> &#8211; . Ecco dunque anche quest’anno &#8211; trama sempre nuova e vivificante il nostro percorso musicale &#8211; la musica di </em><strong>Johann Sebastian Bach</strong><em> accompagnarci tra gli innumerevoli appuntamenti. Il Thomaskantor ci si offre nelle sue due vesti principali: da una parte l’uomo di fede, propugnatore del messaggio luterano e del ruolo che la musica riveste in tale ambito; dall’altra il compositore in constante evoluzione, alla ricerca delle infinite possibilità che il contrappunto offre”.</em></p>
<p><strong> </strong></p>
<p><strong>Biografie</strong></p>
<p><strong>Ruben Jais</strong>, <em>direttore</em>. Milanese, contemporaneamente agli studi universitari, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” della sua città, diplomandosi in Musica corale e Direzione di Coro e in Composizione Polifonica Vocale. Si è inoltre diplomato in Composizione, sempre presso lo stesso Conservatorio, dove ha anche compiuto gli studi di Direzione d’Orchestra, perfezionandosi, in seguito, con masterclass all’estero.</p>
<p>È  stato Maestro del Coro presso il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi dalla sua fondazione al 2007. Con tale ruolo ha collaborato, tra gli altri, con Romano Gandolfi, Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Luciano Berio, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling.</p>
<p>È  Direttore Residente e Responsabile delle Attività Artistiche dell’Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi.</p>
<p>Nel 2008 ha istituito l’Orchestra <em>la</em>Verdi Barocca, ensemble specializzato nell’esecuzione della musica barocca, con il quale affronta i maggiori capolavori di tale repertorio sia sinfonico che operistico: dal 2009 <em>la</em>Verdi Barocca affianca le altre stagioni della Fondazione, con una serie di concerti-appuntamenti dedicati ai capolavori sacri legati alle maggiori ricorrenze liturgiche.</p>
<p>Jais è anche Direttore Musicale della Mailänder Kantorei, formazione legata alla comunità tedesca di Milano, con la quale si dedica soprattutto al repertorio della nazione germanica, dal barocco al romanticismo.</p>
<p>&nbsp;</p>
<p><strong>laBarocca</strong> è un ensemble di musicisti specializzati, esterni alla formazione sinfonica (tranne Gianfranco Ricci, uno dei primi violini dell’Orchestra con esperienza avendo suonato con l’Accademia Bizantina), e di coristi (16 elementi, 4 per parte) diretti da Gianluca Capuano, conoscitore del repertorio Cinque-Seicentesco per il quale “il punto di forza del complesso barocco è quello di essere tutto giovane, tutto italiano e molto motivato”. Insomma, una nuova generazione specializzata nell’antico repertorio e inserita nella struttura “madre” de <em>la</em>Verdi. Direttore de <em>la</em>Verdi Barocca è Ruben Jais, Direttore Residente e Responsabile delle Attività artistiche de <em>la</em>Verdi, esperto del repertorio Sei-Settecentesco, che intende affrontare le opere in termini filologici, con strumenti originali o copie di epoca barocca.</p>
<p>L&#8217;ensemble – impegnato nella sua quarta stagione consecutiva dalla fondazione,  all’Auditorium di largo Mahler &#8211; è costituito da musicisti e coristi che hanno svolto il loro percorso di studi approfondendo le pratiche di esecuzione barocca, suonando strumenti originali o copie di strumenti del &#8216;600/&#8217;700, applicando le regole del canto esplicate nei trattati coevi. Questo approccio offre, ovviamente, la possibilità di misurarsi in modo più diretto con le caratteristiche di un repertorio vastissimo e ricco di capolavori strumentali e corali, di avvicinarsi con occhio più attento all&#8217;estrema ricchezza di dettagli di tale repertorio.</p>
<p><strong> </strong></p>
<p><strong>Céline Scheen</strong>, <em>soprano</em><strong>. </strong>ha completato la sua formazione presso la Guildhall School of Music and Drama di Londra, con Vera Rosza, grazie al supporto della Nancy Philippart Foudation. Si è esibita nei più importanti festival e nelle maggiori sale da concerto sotto la direzione di direttori come Reinhard Goebel, Louis Langrée, Ivor Bolton, René Jacobs, Christophe Rousset, Andrea Marcon, Jordi Savall, Philippe Pierlot, Philippe Herreweghe, Skip Sempé, Jean Tubery, Leonardo Garcia Allarcon.</p>
<p>Del repertorio operistico ha interpretato Zerlina in Don Giovanni (G. Corbiau), Coryphée nell’Alceste di Gluck (La Monnaie, I.Bolton /B.Wilson), Atilia in Eliogaballo di Cavalli (La Monnaie, Festival d&#8217;Insbruck, Jacobs/Boussart), Papagena nel Flauto Magico di Mozart (La Monnaie, Caen, Lille, New York, R.Jacobs/W.Kentridge e Toulouse, C.P.Flor/N.Joël), L&#8217;Amour e Clarine in Platée da Rameau (Opéra du Rhin, C.Rousset/M.Clément), La Musica &amp; Euridice in Orfeo di Monteverdi (Cremona, A.Marcon).</p>
<p>Ha inciso diverse registrazioni tra cui le musiche per il film Le Roi Danse (DG) con Musica Antiqua Köln e Reinhard Goebel, ha lavorato con Paolo Pandolfo per un cd di improvvisazioni (Diapason d&#8217;or); Orgelbüchlein di J.S.Bach con l’ensemble Mare Nostrum (M.A. Recording); &#8220;Barbara Strozzi&#8221; con la Cappella Mediterranea e Leonardo Garcia Allarcon (Ambronay); Amarante (Flora) con Philippe Pierlot e Eduardo Eguez così come Bellerofonte di Lully con Les Talens lyriques e Christophe Rousset, le Cantate di JS Bach con Leonardo Garcia Alarcon, il Vespro della Beata Vergine di Monteverdi con il Ricercar Consort e Philippe Pierlot.</p>
<p>Durante la Stagione 2012/2013 ha eseguito Bach, Graupner, Monteverdi, Rameau, Zelenka con l’Ensemble Pygmalion e Raphael Pichon, Le Banquet Céleste e Damine Guillon, La Cappella Mediterranea e Leonardo Garcia Alarcon, Collegium 1704 e Vaclav Luks, la Cetra Basel/RIAS Kammerchor e Andrea Marcon.</p>
<p>Sul palcoscenico è stata Venere in Venere &amp; Adone di John Blow in una nuova produzione del Théâtre de Caen che è poi andata in tour al Grand Théâtre du Luxembourg, a l’Opéra d&#8217;Angers et de Nantes, all’Opéra de Lille, all’Opéra Comique di Parigi e al MC2 di Grenoble per non meno di 23 repliche. Il DVD è appena uscito con etichetta Alpha – Outhere.</p>
<p>Nel 2014 Céline Scheen ha cantato in due nuove produzioni della Passione Secondo Matteo di J.S. Bach a Copenhagen con la Danish Radio sotto la direzione di Andrea Marcon, a Dresda e a Praga con il Collegium 1704 con Vaclav Luks.</p>
<p>Oltre agli Ensembles che la accompagnano usualmente, nel 2014/15 collabora anche con Les Ambassadeurs e Alexis Kossenko, Les Pages et Les Chantres du Centre de Musique Baroque de Versailles e Olivier Scheebeli, Okerstra Petronius e Jacopo Rafaelle e la Holland Baroque Society.</p>
<p><strong> </strong></p>
<p><strong>Cyril Auvity</strong>, <em>tenore</em>. Laureato in Fisica all’Università di Lille, studia canto al Conservatorio della stessa città con Annick My e si diploma con una menzione d’onore.</p>
<p>Vince il Concorso di Canto di Clermont Ferrand nel 1999 nella categoria Melodia Francese. Scoperto da William Christie, debutta al Festival di Aix en Provence nel 2000 nel ruolo di Telemaco nel Ritorno di Ulisse in Patria di Monteverdi.</p>
<p>Sempre con William Christie, canta Actéon, la Messe de Minuit di Charpentier in tournée negli Stati Uniti e in Europa; Agrippa ne Il Tito di Cesti a l’Opéra du Rhin nel 2001 et nuovamente Telemaco per un’importante tournée della produzione di Aix en Provence, durante tutta la stagione 2001/2002.</p>
<p>Don Giovanni con Emmanuel Krivine; riprende lo stesso ruolo in scena all’Opera di Montpellier dove debutta in seguito il ruolo di Tamino nel Flauto Magico. A l’Opera di Lille canta il ruolo di Basilio nelle Nozze di Figaro di Mozart diretto da Emanuelle  Haïm and Le Concert d’Astrée.</p>
<p>Ha partecipato a varie registrazioni discografiche per Erato, Naïve, EMI/Virgin, Glossa e in dvd lo troviamo nell’Actéon di Charpentier, Didone e Enea di Purcell e nel Ritorno di Ulisse di Monteverdi sotto la direzione di William Christie.</p>
<p>Ha fondato l’ensemble L’Yriade con il quale svolge un intensa attività di ricerca del repertorio da camera francese, di recente hanno pubblicato il cd L’Orphée con grande interesse da parte della critica e numerosi concerti nelle più prestigiose sale europe.</p>
<p>Tra gli attuali e future impegni citiamo: Platée (Tespis, Mercure) a Stuttgart regia di Calixto Bieto; Platée(Tespis, Mercure) al Theater an der Wien and Opera Comique in Paris nella regia di Robert Carsen diretto da William Christie;  tour di Rameau,  Grands Motets, con William Christie; nuova produzione di Fêtes Vénitiennes di Campra, all’ Opera Comique diretto da William Christie.</p>
<p><strong> </strong></p>
<p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/51733/musica/una-sera-con-jean-baptiste-lully-auditorium-di-milano-largo-mahler.html">Una sera con Jean-Baptiste Lully  Auditorium di Milano  largo Mahler</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p>
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