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	<title>sostakovic Archives - GDA Press</title>
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		<title>Filarmonica della Scala  Daniele Gatti dirige Mozart e Šostakovič   </title>
		<link>http://www.gdapress.it/it/index.php/70993/musica/filarmonica-della-scala-daniele-gatti-dirige-mozart-e-sostakovic.html</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator>
		<pubDate>Mon, 13 May 2019 11:10:51 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Musica]]></category>
		<category><![CDATA[Daniele Gatti]]></category>
		<category><![CDATA[Filarmonica della Scala]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Filarmonica della Scala Daniele Gatti dirige Mozart e Šostakovič Il maestro milanese torna sul podio della Filarmonica per dirigere la Sinfonia n. 29 in la magg. di Mozart e la Quinta di Šostakovič. Anche in diretta su Radio 3 Ancora un sold out, il sesto della stagione, per il nuovo appuntamento Filarmonica in programma lunedì &#8230; <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/70993/musica/filarmonica-della-scala-daniele-gatti-dirige-mozart-e-sostakovic.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">Filarmonica della Scala  Daniele Gatti dirige Mozart e Šostakovič   </span></a></p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p><img fetchpriority="high" decoding="async" class="alignleft size-large wp-image-70994" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2019/05/Hnvh_IT7-267x400.jpeg" alt="" width="267" height="400" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2019/05/Hnvh_IT7-267x400.jpeg 267w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2019/05/Hnvh_IT7-200x300.jpeg 200w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2019/05/Hnvh_IT7-768x1152.jpeg 768w" sizes="(max-width: 267px) 100vw, 267px" /></p>
<p><strong>Filarmonica della Scala Daniele Gatti dirige Mozart e </strong><strong>Šostakovi</strong><strong>č</strong></p>
<p><em>Il maestro milanese torna sul podio della Filarmonica per dirigere la Sinfonia n. 29 in la magg. di Mozart e la Quinta di</em> <em>Šostakovi</em><em>č</em><em>. Anche in diretta su Radio 3</em></p>
<p>Ancora un sold out, il sesto della stagione, per il nuovo appuntamento Filarmonica in programma <strong>lunedì 13 maggio 2019</strong> alle ore 20. Sul podio <strong>Daniele Gatti</strong>, ospite regolare della stagione, e un impaginato che procede questa volta per giustapposizione: da un lato la freschezza di Mozart della Sinfonia n. 29 in la maggiore K 201; dall’altro, il contrasto estetico e politico della Sinfonia n. 5 di Šostakovič. La prima appartiene al periodo in cui il <em>Wunderkind </em>di Salisburgo si allontana dal gusto più propriamente italiano della sua giovinezza per confrontarsi con il sinfonismo di Haydn; la seconda è l’opera del musicista che vive all’interno del regime staliniano, teso fra la raffinatissima e disincantata originalità dei quartetti e di alcuni mirabili nuclei cameristici e la magniloquenza di certe pagine orchestrali da leggersi in chiave storico-politica. Dopo la censura di <em>Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk, </em>Šostakovič pubblica la Sinfonia n. 5 in re minore quale «risposta positiva e stimolante da parte di un artista sovietico a delle giuste critiche»: un’opera cardine apparsa all’epoca come un’adesione allo stile promosso dal regime e che oggi manifesta con nettezza il suo carattere di «giubilo forzato».</p>
<p>Anche questo concerto sarà trasmesso in diretta su Rai Radio3.</p>
<p>La relazione di Daniele Gatti con la Filarmonica della Scala è di lunga data e segna, con questo appuntamento, il traguardo di 47 concerti dal 2005 alla Scala e in tournée.</p>
<p>Il prossimo appuntamento di stagione, <strong>lunedì 27 maggio 2019</strong>, porta sul podio <strong>Michele Mariotti</strong> con la Sinfonia n. 2 di Charles Ives e vede ospite il pianista russo <strong>Arcadi Volodos</strong> con il Terzo concerto di Beethoven.</p>
<p><strong>Filarmonica della Scala</strong></p>
<p><strong>Daniele Gatti</strong></p>
<p>Wolfgang Amadeus Mozart</p>
<p>Sinfonia n. 29 in la magg. K. 201</p>
<p>Dmitrij Šostakovič</p>
<p>Sinfonia n. 5 in re min. op. 47</p>
<p><strong>Informazioni</strong></p>
<p>I biglietti sono in vendita sul sito <a href="http://www.geticket.it">www.geticket.it</a> a partire da un mese prima. Eventuali rimanenze saranno in vendita dal giovedì precedente il concerto presso l’Associazione Orchestra Filarmonica della Scala, Piazza Diaz, 6, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 fino ad esaurimento. Prezzi: Posto unico di platea €110, Posto unico di palco €100 &#8211; 35, Poltroncina I galleria €25, Poltroncina II galleria €20, Ingressi €10.</p>
<p>Ulteriori informazioni su <a href="http://www.filarmonica.it">www.filarmonica.it</a> | <a href="mailto:ufficiostampa@filarmonica.it">ufficiostampa@filarmonica.it</a></p>
<p><strong>Biografia </strong><strong>Daniele Gatti</strong><strong> </strong></p>
<p>Daniele Gatti è Direttore Musicale del Teatro dell’Opera di Roma e Consulente artistico della Mahler Chamber Orchestra (MCO). È stato Direttore Principale della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam e precedentemente ha ricoperto ruoli di prestigio presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la Royal Philharmonic Orchestra, l’Orchestre National de France, la Royal Opera House di Londra, il Teatro Comunale di Bologna, l’Opernhaus di Zurigo.</p>
<p>Dirige regolarmente Berliner e Wiener Philharmoniker, Bayerischer Rundfunk, Filarmonica della Scala.</p>
<p>In campo operistico sono da segnalare le direzioni di <em>Falstaff,</em> <em>Parsifal </em>(con cui ha inaugurato l’edizione 2008 ai Bayreuther Festspiele) <em>Don Carlo,</em> <em>Otello, Lulu, Boris Godunov, Fidelio, Lohengrin </em>e, ai Salzburger Festspiele, <em>Elektra, La Bohème, Die Meistersinger von Nürnberg, Il Trovatore.</em> Alla Scala ha diretto <em>La traviata, Don Carlo, Lohengrin, Lulu, Die Meistersinger von Nürnberg, Falstaff </em>e <em>Wozzeck.</em></p>
<p>Tra i recenti impegni si segnalano <em>Pelléas et Mélisande </em>al Maggio Musicale Fiorentino, <em>Tristan und Isolde </em>al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi e le inaugurazioni di stagione del Teatro dell’Opera di Roma con <em>La damnation de Faust</em> e <em>Rigoletto</em>.</p>
<p>Nella scorsa stagione ha diretto i Berliner Philharmoniker alla Philharmonie di Berlino, l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala, la Royal Concertgebouw Orchestra in Europa, Corea del Sud, Giappone e alla Carnegie Hall di New York, l&#8217;Orchestra dell&#8217;Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma, la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks a Monaco, la Filarmonica della Scala a Milano e la Philharmonia Orchestra di Londra.</p>
<p>Daniele Gatti ha ricevuto il Premio Abbiati quale Miglior direttore nel 2015 e nel 2016 l’onorificenza di Chevalier de la Légion d’honneur della Repubblica Francese.</p>
<p>Per Sony Classical si ricordano le incisioni con l’Orchestre national de France dedicate a Debussy e Stravinskij e il DVD di <em>Parsifal </em>andato in scena alla Metropolitan Opera di New York. Per l’etichetta RCO Live ha inciso la <em>Symphonie fantastique</em> di Berlioz, la Seconda Sinfonia di Mahler, <em>Le sacre du printemps </em>di Stravinskij abbinato al <em>Prélude à l&#8217;après-midi d&#8217;un faune </em>e a <em>La mer </em>di Debussy.</p>
<p><strong> </strong></p>
<p>&nbsp;</p>
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		<item>
		<title>ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI Teatro Dal Verme Chopin Čaikovskij Šostakovič</title>
		<link>http://www.gdapress.it/it/index.php/61842/musica/orchestra-pomeriggi-musicali-teatro-dal-verme-chopin-caikovskij-sostakovic.html</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giuliana de Antonellis]]></dc:creator>
		<pubDate>Thu, 19 Jan 2017 18:08:04 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Musica]]></category>
		<category><![CDATA[Čaikovskij]]></category>
		<category><![CDATA[Chopin]]></category>
		<category><![CDATA[Orchestra I Pomeriggi Musicali]]></category>
		<category><![CDATA[sostakovic]]></category>
		<category><![CDATA[teatro dal verme]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>72ª STAGIONE SINFONICA ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI Direttore Artistico, M° Maurizio Salerno Stagione 2016-2017 Giovedì 19 gennaio ore 21.00 Teatro Dal Verme Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano Chopin, Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in mi minore op. 11 (versione per orchestra d’archi) Čaikovskij, Elegia  Šostakovič, Quartetto n. 8, op. 110 &#8230; <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/61842/musica/orchestra-pomeriggi-musicali-teatro-dal-verme-chopin-caikovskij-sostakovic.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI Teatro Dal Verme Chopin Čaikovskij Šostakovič</span></a></p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p><img decoding="async" class="alignnone size-medium wp-image-61843" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2017/01/Maurizio-Baglini-3_C-Michele-Maccarrone-200x300.jpg" alt="Maurizio Baglini 3_C Michele Maccarrone" width="200" height="300" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2017/01/Maurizio-Baglini-3_C-Michele-Maccarrone-200x300.jpg 200w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2017/01/Maurizio-Baglini-3_C-Michele-Maccarrone-768x1152.jpg 768w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2017/01/Maurizio-Baglini-3_C-Michele-Maccarrone-267x400.jpg 267w" sizes="(max-width: 200px) 100vw, 200px" /></p>
<p><strong>72ª STAGIONE SINFONICA</strong></p>
<p><strong>ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI</strong></p>
<p><strong>Direttore Artistico, M° Maurizio Salerno</strong></p>
<p><strong>Stagione 2016-2017 </strong></p>
<p><strong>Giovedì 19 gennaio ore 21.00</strong></p>
<p><strong>Teatro Dal Verme</strong></p>
<p>Via San Giovanni sul Muro 2 – Milano</p>
<p><strong>Chopin</strong>, <em>Concerto per pianoforte e orchestra n. 1</em> in mi minore op. 11</p>
<p>(versione per orchestra d’archi)<br />
<strong>Čaikovskij</strong>, <em>Elegia </em></p>
<p><strong>Šostakovič,</strong> <em>Quartetto n. 8</em>, op. 110</p>
<p>(trascrizione per orchestra d’archi)</p>
<p>Direttore: <strong>Alberto Martini</strong><strong>  </strong></p>
<p><span style="line-height: 1.5;">Pianoforte:</span><strong style="line-height: 1.5;"> </strong><strong style="line-height: 1.5;">Maurizio Baglini</strong><strong style="line-height: 1.5;"> </strong></p>
<p><strong>I Virtuosi Italiani</strong></p>
<p>Anche per questa 72ª Stagione sinfonica, tornano ospiti dei Pomeriggi Musicali <strong>I Virtuosi Italiani</strong>, complesso d’archi fra i più rinomati ed eclettici nel loro repertorio. Guidati come di consueto dal <strong>M° Alberto Martini</strong>, al loro fianco, questa volta, vi sarà un ospite d’eccezione: il pianista <strong>Maurizio Baglini</strong>, fondatore e Direttore Artistico dell’Amiata Piano Festival nonché uno dei più importanti solisti italiani.</p>
<p>Sarà proprio Baglini ad aprire la serata con il <strong><em>Concerto per pianoforte e orchestra n. 1</em></strong> di <strong>Chopin</strong>, in una versione per pianoforte e orchestra d’archi. L’ensemble guidato da Martini si esibirà, poi, nell’<strong><em>Elegia</em></strong> di <strong>Čaikovskij </strong>e in una trascrizione per orchestra d’archi del <strong><em>Quartetto n. 8</em> </strong>di<strong> Dmitrij Šostakovič.</strong></p>
<p><strong>ALBERTO MARTINI, direttore e violino</strong></p>
<p>Alberto Martini si è diplomato a pieni voti presso il Conservatorio Dall’Abaco di Verona; si è poi perfezionato con il Maestro Corrado Romano al Conservatorio di Ginevra. Ha collaborato stabilmente come Primo violino di Spalla con molte e importanti orchestre tra cui quella del Teatro alla Scala di Milano, dei Pomeriggi Musicali, del Teatro Comunale di Bologna, del Teatro Lirico di Cagliari, collaborando con i più grandi direttori d’orchestra quali: Riccardo Muti, Riccardo Chailly, Valery Gergiev, Dmitri Yurovsky, Myun Whun Chung, Giuseppe Sinopoli, Yuri Temirkanov, ecc. Nel giugno del 2009 ha fatto il suo esordio come solista nella prestigiosa sala Isaac Stern nella Carnagie Hall di New York interpretando il <em>Concerto in Re maggiore per violino e orchestra</em> di Mozart, riscuotendo un eccezionale successo personale in un auditorium completamente esaurito. Con I Virtuosi Italiani, di cui è il direttore artistico e il Primo violino dal 2006, ha collaborato con solisti di fama internazionale tra i quali ricordiamo: Mariella Devia, Barbara Hendricks, Giuliano Carmignola, Fabio Biondi, Maxence Larrieu, Enzo Dara, Claudio Desderi, Katia Ricciarelli, Cecilia Gasdia, Vincenzo La Scola, Misha Maisky, Andres Mustonen, Ilya Grubert, Lazar Berman, Pavel Vernikov, Bruno Giuranna, Lev Markiz, Patrick Gallois, Natalia Gutman e Julian Rachlin. Ilya Gringolts, Dmitry Sitkovetsky e molti altri. Significativo poi l’interesse da sempre dimostrato per il repertorio di confine che ha portato alla realizzazione di importanti progetti molto apprezzati da un pubblico eterogeneo e molto numeroso, con Chick Corea, Goran Bregovic, Michael Nyman, Franco Battiato, Ludovico Einaudi, Philipp Glass, Giovanni Allevi, Elio e altri. L’attività discografica, che lo vede protagonista come direttore e concertatore è ricchissima con più di cinquanta CD registrati per le case discografiche più importanti del mercato, come Chandos, Emi, Naxos, Dynamic, Verany e Tactus ed oltre 400 mila dischi venduti in tutto il mondo. Ha ricevuto vari premi discografici, tra i quali: Cinque Stelle premio Goldberg della omonima rivista tedesca, il Diapason d’Oro della rivista francese “Diapason”; Choc de la Musique della rivista francese “Le Monde de la Musique”, oltre a varie 5 stelle della rivista italiana “Musica”. È titolare della cattedra di Violino presso il Conservatorio Statale di Musica Luca Marenzio di Brescia. È docente ospite del Master sul Marketing dello spettacolo organizzato dal Conservatorio Bonporti di Trento. Regolarmente è invitato a tenere masterclass in varie Istituzioni Italiane e estere, e da qualche anno ha avviato una importante collaborazione con l’Università TCU di Fort Worth in Texas (USA), sede della prestigiosa competizione musicale Van Cliburn. Suona su un prezioso strumento costruito da Joseph Gagliano a Napoli nel 1765 e su un magnifico violino costruito da Marino Capicchioni nel 1967.</p>
<p><strong>MAURIZIO BAGLINI, pianoforte</strong></p>
<p>Il pianista Maurizio Baglini è tra i musicisti più brillanti sulla scena internazionale. Vincitore a 24 anni del World Music Piano Master di Montecarlo, ha al suo attivo un’intensa carriera solistica in sedi quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro alla Scala di Milano, la Salle Gaveau di Parigi e il Kennedy Center di Washington. Ricca la produzione discografica in esclusiva per Decca/Universal, che comprende i capolavori per pianoforte di Liszt, Brahms, Schubert, Schumann, Domenico Scarlatti e Mussorgsky. Nel 2016 ha dato inizio alla registrazione dell’integrale pianistica di Schumann. Suona stabilmente con la violoncellista Silvia Chiesa: il duo incide per Decca, che, nel 2016, ha pubblicato il loro nuovo CD con l’integrale per violoncello e pianoforte di Rachmaninov. Fondatore e direttore artistico di Amiata Piano Festival, Baglini è consulente artistico per la danza e la musica del Teatro Verdi di Pordenone e Ambasciatore culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Tiene masterclass a Fondi (LT) e per l’Accademia Stauffer di Cremona. Suona un grancoda Fazioli.</p>
<p><strong>I VIRTUOSI ITALIANI</strong></p>
<p>I Virtuosi Italiani, complesso nato nel 1989, è una delle formazioni più attive e qualificate nel panorama artistico internazionale. L’internazionalità e la versatilità dell’attività de I Virtuosi Italiani vedono in questi ultimi progetti: <em>MOZartoons </em>(una famosa opera mozartiana resa multimediale con una messa in scena attraverso dei cartoni animati disegnati ad hoc), <em>Evolution</em> con Giovanni Allevi, <em>Jazz Lightning</em> con il pianista jazz Uri Caine, un progetto in esclusiva con Cesare Picco dedicato al più antico e importante romanzo della cultura giapponese <em>Genji Monogatari</em>, <em>Back to Bach</em> con il famoso trombettista jazz Paolo Fresu e altri. Tra gli impegni recenti più rilevanti dell’ultimo triennio si segnalano il Concerto per il Senato della Repubblica Italiana e trasmesso in diretta da RAI 1, il <em>Concerto per la Vita e per la Pace</em> eseguito a Roma, Betlemme e Gerusalemme e trasmesso dalla RAI in Mondovisione, il Concerto presso l’Aula Paolo VI (Aula Nervi) alla presenza del Santo Padre Benedetto XVI, il debutto alla Royal Albert Hall di Londra. I Virtuosi Italiani dal 2011 sono complesso residente con una Stagione Concertistica a Venezia nella Chiesa dell’Ospedale della Pietà. I Virtuosi Italiani si sono esibiti per i più importanti teatri e per i principali enti musicali italiani e stranieri quali il Teatro alla Scala, I Pomeriggi Musicali e la Sala Verdi a Milano, il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro La Fenice, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro Comunale di Modena, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Filarmonico di Verona, l’Arena di Verona, l’Associazione Barattelli di L’Aquila, l’Unione Musicale di Torino, l’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, il Teatro alla Pergola di Firenze, la Società Filarmonica di Roma e molti altri.</p>
<p><strong>Biglietti</strong></p>
<p><strong>Interi        </strong>Primo Settore (Platea, dalla fila 1 alla 30): <strong>€ 20,00 </strong>+ prevendita</p>
<p>Secondo Settore (Platea, dalla fila 31 alla 40): <strong>€ 14,50 </strong>+ prevendita</p>
<p>Balconata: <strong>€ 11,00 </strong>+ prevendita</p>
<p><strong>Ridotti*   </strong>Primo Settore (Platea, dalla fila 1 alla fila 30) <strong>€ 16,00 </strong>+ prevendita</p>
<p>Secondo Settore (Platea, dalla fila 31 alla fila 40) <strong>€ 12,50 </strong>+ prevendita</p>
<p>Balconata <strong>€ 9,00 </strong>+ prevendita</p>
<p>&nbsp;</p>
<p><strong>* </strong>(Giovani under 26; Anziani over 60; Cral; Associazioni Culturali; Biblioteche; Gruppi; Scuole e Università)</p>
<p><strong>Biglietteria TicketOne &#8211; Teatro</strong> <strong>Dal Verme </strong></p>
<p>Via San Giovanni Sul Muro, 2 – 20121 Milano</p>
<p>Tel. 02 87.905.201</p>
<p>dal martedì al sabato dalle 11.00 alle 19.00</p>
<p><a href="http://www.ipomeriggi.it">www.ipomeriggi.it</a></p>
<p><a href="http://www.ipomeriggi.it/facebook">www.ipomeriggi.it/facebook</a></p>
<p><a href="http://www.ipomeriggi.it/youtube">www.ipomeriggi.it/youtube</a></p>
<p>Biglietteria on-line: <a href="http://www.ticketone.it">www.ticketone.it</a></p>
<p><a href="http://www.ipomeriggi.it">www.ipomeriggi.it</a></p>
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			</item>
		<item>
		<title>Il Šostakovič che non ti aspetti a laVerdi Milano</title>
		<link>http://www.gdapress.it/it/index.php/59659/musica/sostakovic-non-ti-aspetti.html</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giuliana de Antonellis]]></dc:creator>
		<pubDate>Fri, 23 Sep 2016 08:34:35 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Musica]]></category>
		<category><![CDATA[laVerdi]]></category>
		<category><![CDATA[milano]]></category>
		<category><![CDATA[sostakovic]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Stagione sinfonica 2016 Il Šostakovič che non ti aspetti Maxim Rysanov debutta con laVerdi in un programma “cinematografico” dell’autore sovietico Venerdì 23 e Domenica 25 Settembre Auditorium di Milano, largo Mahler Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi Direttore Maxim Rysanov La sua biografia recita così: “Originario dell’Ucraina, ha fatto di Londra la sua casa”. Maxim &#8230; <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/59659/musica/sostakovic-non-ti-aspetti.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">Il Šostakovič che non ti aspetti a laVerdi Milano</span></a></p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p><img decoding="async" class="alignnone size-large wp-image-59660" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/09/RYSANOV_cond-500x334.jpg" alt="RYSANOV_cond" width="500" height="334" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/09/RYSANOV_cond-500x334.jpg 500w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/09/RYSANOV_cond-300x200.jpg 300w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/09/RYSANOV_cond-768x513.jpg 768w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/09/RYSANOV_cond-720x480.jpg 720w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/09/RYSANOV_cond-272x182.jpg 272w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/09/RYSANOV_cond.jpg 1504w" sizes="(max-width: 500px) 100vw, 500px" /></p>
<p>Stagione sinfonica 2016</p>
<p><strong>Il Šostakovič che non ti aspetti</strong></p>
<p>Maxim Rysanov debutta con laVerdi in un programma “cinematografico” dell’autore sovietico</p>
<p><strong>Venerdì 23 </strong>e <strong>Domenica 25 Settembre</strong></p>
<p>Auditorium di Milano, largo Mahler</p>
<p><strong>Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi</strong></p>
<p>Direttore <strong>Maxim Rysanov</strong></p>
<p>La sua biografia recita così: “Originario dell’Ucraina, ha fatto di Londra la sua casa”. <strong>Maxim Rysanov</strong>, violista di fama mondiale che alterna l’attività solistica alla direzione d’orchestra, debutta come <em>conductor</em> a laVerdi con un programma originale: le partiture di stampo jazzistico e cinematografico del compositore sovietico <strong>Dmitrij Šostakovič</strong>. Fin dagli anni giovanili di studio, infatti, Šostakovič mostrò sempre un forte interesse per ogni tipo di musica, compresa la musica jazz, genere che era solito seguire anche assistendo a esibizioni concertistiche.</p>
<p>Doppio appuntamento <strong>venerdì 23 (ore 20.00) </strong>e<strong> domenica 25 settembre (ore 16.00)</strong>, quando all’<strong>Auditorium di Milano</strong> l’<strong>Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi</strong> farà risuonare le note de <em>The Gadfly Suite</em>, seguita, a completamento della locandina, dalla <em>Suite for Variety Stage Orchestra</em>. Nel mezzo…una sorpresa per il pubblico della sala di largo Mahler, di sapore naturalmente musicale.</p>
<p><strong>Venerdì 23</strong>, sempre in Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero), appuntamento con la tradizionale conferenza di introduzione al programma. In collaborazione con <strong>Associazione Italia Russia</strong>, <strong>Fausto Malcovati</strong> e <strong>Vittorio Rabagliati</strong> parleranno de: “Le passioni segrete di Šostakovič: il calcio e il jazz”. Oltre ad essere un appassionato tifoso della squadra Dinamo, il compositore aveva una grande passione per il jazz: era in contatto con il più famoso jazzista russo, Leonid Utesov, e nel 1934 compose la Suite n.1, nel 1938 la Suite n. 2 per l’Orchestra Jazz Nazionale Sovietica e ancora, nel 1955, la colonna sonora per il film <em>Il tafano,</em> che divenne la famosissima Suite omonima.</p>
<p>(<strong>Biglietti</strong>: euro 35,00/15,00; <strong>info e prenotazioni</strong>: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line: <a href="http://www.laverdi.org/">www.laverdi.org</a> o <a href="http://www.vivaticket.it/">www.vivaticket.it</a> ). <strong> </strong></p>
<p><strong>Programma</strong></p>
<p>La musica per film o di accompagnamento è un genere ormai ben radicato e apprezzato nella nostra cultura. <strong>Šostakovič </strong>rappresenta uno dei ponti tra sinfonismo descrittivo e colonna sonora in senso moderno; molte sue composizioni si ritrovano frequentemente in film recentissimi.</p>
<p><em>The Gadfly Suite</em> (<em>Il tafano</em>, 1956) è tratta dall’omonimo film (<em>The Gadfly</em>), pellicola di grande successo in Unione Sovietica. Un dramma in costume amabile e divertente, basato su un popolare romanzo storico di Ethel Voynich, sorta di incrocio fra <em>I tre moschettieri </em>e <em>La primula rossa</em>. L’ambientazione nel Risorgimento italiano offrì a Šostakovič il destro per deliziosi <em>pastiches </em>nello stile di Bellini e Verdi e delle canzoni napoletane e folk. I più famosi sono l’accattivante <em>Galop</em> e la sciropposa <em>Romance</em>, poi più volte proposti in spettacoli televisivi e nella pubblicità.</p>
<p>La <em>Suite for Variety Stage Orchestra</em> (ovvero da varie musiche di scena) rappresenta un caso di riutilizzo da parte del compositore di brani scritti per le occasioni più disparate, soprattutto cinematografiche. Otto pezzi “d’occasione” riuniti in un ordine che Šostakovič dichiarò passibile di variazioni e modifiche. Quello più famoso è il <em>Valzer n. 2</em> (eseguito di solito come penultimo), la cui provenienza ci consente di datare la Suite a dopo il 1956. Proviene infatti dalle musiche che Šostakovič compose per il film sovietico di Kalatozov <em>Il primo scaglione,</em> uscito in quell’anno. Il brano è poi diventato popolare per l’impiego fattone da Kubrick in <em>Eyes Wide Shut</em> (1999). L’arte industriale del film, così, non è stata solo all’origine del <em>Valzer n. 2 </em>ma gli ha anche conferito una sorta di seconda vita.</p>
<p><strong>Biografie</strong></p>
<p><strong>Maxim Rysanov</strong>, <em>direttore</em>. Originario dell’Ucraina, ha fatto di Londra la sua casa. Ha studiato viola con Maria Sitkovskaya a Mosca e alla Guildhall School of Music and Drama di Londra con John Glickman. Sempre alla Guildhall School ha continuato gli studi di direzione d&#8217;orchestra con Alan Hazeldine; ha partecipato a diversi corsi di perfezionamento, tra cui uno con Gennady Rozhdestvensky e Jorma Panula.</p>
<p>Si è affermato come uno dei musicisti più vivaci e carismatici. È noto principalmente per le sue performance come violista, ospite nelle più importanti stagioni del panorama musicale internazionale come BBC Last Night of the Proms, Edinburgh Festival, Salzburg Festival. Attualmente alterna l’attività di violista a quella di direttore d’orchestra.</p>
<p>Gli impegni come direttore includono concerti con l&#8217;Orchestra della Radio Spagnola, Basel Symphony Orchestra, Lithuanian Chamber Orchestra, Riga Sinfonietta, London Mozart Players, Baltic Neopolis, Scottish Ensemble, Russian National Orchestra, Oslo Camerata, Moscow Musica Viva, Kiev Soloists, Orquesta Sinfónica de Castilla y León, Georgian National Symphony Orchestra, Częstochowa Philharmonic Orchestra, Chamber Orchestra CHAARTS, Detmold Chamber Orchestra, Dala Sinfonietta, Southbank Sinfonia e così come i concerti ai Festival di Dubrovnik, Utrecht, Boswil, Surrey Hills e il Pechino Viola Festival. Durante questa stagione dirigerà Hong Kong Sinfonietta, Plovdiv Philharmonic, Sofia Opera Orchestra, Sofia Philharmonic, Royal College of Music String Orchestra e Pforzheim Stadtsorchester.</p>
<p>Appassionato musicista da camera, tra i suoi partner ricordiamo Maxim Vengerov, Janine Jansen, Mischa Maisky, Gidon Kremer, Nicola Benedetti, Vadim Repin, Augustin Dumay, Viktoria Mullova, Alexander Sitkovetsky, Sol Gabetta, Kristina Blaumane, Leif Ove Andsnes, Denis Matsuev, Ashley Wass, Michael Collins, Martin Fröst, Alexei Ogrintchouk, Alice Coote, Eldar Nebolsin, e Jakob Katsnelson.</p>
<p>Il direttore-violista è da tempo affermato sulla scena musicale internazionale, come è attestato dai riconoscimenti ricevuti, tra cui il Classic FM Gramophone Young Artist of the Year Award, il BBC Radio 3 New Generation Award, il secondo premio al Concorso “Lionel Tertis e Valentino Bucchi” di Ginevra.</p>
<p>Il suo entusiasmo per la musica “nuova” ha dato vita a inedite e originali collaborazioni. Tra i frutti più interessanti di questo asptto della sua poliedrica attività, vi sono le anteprime mondiali dei brani di Dobrinka Tabakova, Richard Dubugnon e Valentin Bibik. Ha intrapreso una stretta collaborazione con Benjamin Yusupov, Leonid Desyatnikov, Giya Kancheli, Artyom Vassiliev ed Elena Langer. Nel 2014 ha eseguito il <em>Doppio Concerto</em> di Penderecki in prima esecuzione in Russia. Nel 2016 è stato protagonista dell’anteprima del nuovo <em>Concerto per viola</em> di Peteris Vasks, co-commissionato dalla BBC National Orchestra of Wales, Vale of Glamorgan Festival e dall’Orchestre Philharmonique de Strasbourg. Altri appuntamenti lo vedranno protagonista con la Turku Philharmonic, Riga Sinfonietta, Hong Kong Sinfonietta, Scottish Chamber Orchestra, Wurttemburgisches Kammerorchester Heilbron e la Lithuanian Chamber Orchestra.</p>
<p>Le sue registrazioni in commercio continuano a ricevere importanti riconoscimenti tra cui il Gramophone Editor&#8217;s Choice, ECHO, ICMA, Gramophone e una nomination ai Grammy, nonché a raggiungere la vetta delle classifiche di iTunes negli Stati Uniti. Inoltre, ha collaborato al disco d&#8217;esordio della compositrice Dobrinka Tabakova nel 2013 &#8211; candidato per un Grammy Award. Nel 2017 l’etichetta Onyx pubblicherà un doppio cd dedicato a musiche di e ispirate da Schubert, dove il maestro suonerà e dirigerà.<br />
Suona una viola Giuseppe Guadagnini (1780), in prestito esteso dalla Elise Mathilde Foundation.</p>
<p><strong> </strong></p>
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		<title>Beethoven  Šostakovič Auditorium di Milano, largo Mahler</title>
		<link>http://www.gdapress.it/it/index.php/56336/musica/beethoven-sostakovic-auditorium-di-milano-largo-mahler.html</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giuliana de Antonellis]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 02 Mar 2016 22:51:24 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Musica]]></category>
		<category><![CDATA[Auditorium di Milano]]></category>
		<category><![CDATA[beethoven]]></category>
		<category><![CDATA[largo Mahler]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Beethoven e la Pastorale: psico-ritratto musicale alla ricerca dell’umano sentire Il milanese Tito Ceccherini alla guida de laVerdi nel capolavoro del genio di Bonn giovedì 3, venerdì 4 e domenica 6 marzo Auditorium di Milano, largo Mahler Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi Direttore Tito Ceccherini Il milanese Tito Ceccherini sarà alla guida dell’Orchestra Sinfonica &#8230; <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/56336/musica/beethoven-sostakovic-auditorium-di-milano-largo-mahler.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">Beethoven  Šostakovič Auditorium di Milano, largo Mahler</span></a></p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p><a href="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/03/Tito-Ceccherini-direttore1.jpg"><img loading="lazy" decoding="async" class="alignnone size-medium wp-image-56338" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/03/Tito-Ceccherini-direttore1-300x212.jpg" alt="Tito Ceccherini-direttore1" width="300" height="212" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/03/Tito-Ceccherini-direttore1-300x212.jpg 300w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/03/Tito-Ceccherini-direttore1-500x354.jpg 500w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2016/03/Tito-Ceccherini-direttore1-900x636.jpg 900w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a></p>
<p><strong>Beethoven e la <em>Pastorale</em>:</strong></p>
<p><strong>psico-ritratto musicale </strong></p>
<p><strong>alla ricerca dell’umano sentire</strong></p>
<p>Il milanese Tito Ceccherini alla guida de laVerdi</p>
<p>nel capolavoro del genio di Bonn</p>
<p><strong>giovedì 3, venerdì 4 e domenica 6 marzo</strong></p>
<p>Auditorium di Milano, largo Mahler</p>
<p><strong>Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi</strong></p>
<p>Direttore <strong>Tito Ceccherini</strong></p>
<p>Il milanese <strong>Tito Ceccherini</strong> sarà alla guida dell’<strong>Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi</strong> nel primo di due appuntamenti consecutivi in stagione: <strong>giovedì 3 (ore 20.30),</strong> <strong>venerdì 4 (ore 20.00) </strong>e <strong>domenica 6 marzo (ore 16.00)</strong>, alla “casa de laVerdi” in largo Mahler risuoneranno le indimenticabili note della Sesta sinfonia di <strong>Beethoven</strong> <em>Pastorale</em>, come l’autore stesso la volle chiamare. In locandina, anche la Sinfonia n. 9 di <strong>Šostakovič</strong>.</p>
<p>Nella <em>Pastorale</em>, per la prima e ultima volta Beethoven si consegna alla musica descrittiva, porta la vita campestre in partitura, s’immerge nella natura, ritrova i fili di una tradizione antica. Insieme, si assiste a una pura sperimentazione sui timbri orchestrali e sulle trame che permettono l’integrazione fra melodie senza che si accendano contrasti.</p>
<p>La Nona sinfonia di Šostakovič nasce nell’estate del 1945, alla fine di una guerra da cui la Russia, sia pure a caro prezzo, era uscita vincitrice; l’evento suggeriva così una celebrazione con tutti i crismi dell’ufficialità. Alla tentazione patriottica poteva aggiungersi quella artistica di emulare la pari numero <em>Sinfonia </em>di Beethoven. I contenuti furono di tutt’altro genere: un’opera ricca di buon umore – e di un umorismo che nulla ha di sarcastico, come in tanti altri momenti del suo sinfonismo – memore delle soluzioni più spigliate della tradizione classica haydniana e mozartiana. Un’opera che amplificava l’espressione di uno stato d’animo privatamente felice.</p>
<p><strong>Giovedì 3</strong>, sempre in Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero): appuntamento con la tradizionale conferenza di introduzione al programma dal titolo: “Il Beethoven de laVerdi. Sinfonia <em>Pastorale</em>”, in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano; relatori <strong>Laura De Petra</strong> e <strong>Enrico Reggiani</strong>.</p>
<p>(<strong>Biglietti</strong>: euro 35,00/15,00; <strong>info e prenotazioni</strong>: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3; on line:  <a href="http://www.laverdi.org/">www.laverdi.org</a> o <a href="http://www.vivaticket.it/">www.vivaticket.it</a> ).</p>
<p><strong>Biografia<br />
Tito Ceccherini</strong>, <em>direttore</em>. Artista fra i più colti e profondi dei nostri giorni, combina un grande talento comunicativo alla straordinaria lucidità delle sue interpretazioni, sorrette da una tecnica direttoriale sofisticata e brillante.</p>
<p>Acclamato interprete del repertorio moderno, ha approfondito l’opera dei classici del ‘900: Bartók, Debussy, Strauss, Ravel, Janáček, Schoenberg, sui cui capolavori sinfonici o teatrali torna con passione e regolarità.</p>
<p>Anche il suo repertorio operistico testimonia l’amore per il ‘900 (Bartók, Strauss, Puccini, Dallapiccola), oltre ad una profonda conoscenza del melodramma italiano (dai <em>Puritani </em>a <em>Falstaff</em>, con un approccio al belcanto di illuminante modernità) e un apprezzato talento nella creazione di opere nuove (<em>Da gelo a gelo</em> e <em>Superflumina</em> di Sciarrino, <em>La Cerisaie</em> di Fénelon al Bolshoi ed all’Opéra di Parigi, <em>Les pigeons d’argile</em> di Hurel a Tolosa).</p>
<p>Direttore di provata esperienza, ha collaborato con orchestre come la Philharmonique de Radio France, la BBC Symphony londinese, la WDR Sinfonieorchester di Colonia, la Radio Filharmonisch Orkest, laVerdi di Milano, la HR-Sinfonieorchester di Francoforte, la SWR di Stoccarda, la Deutsche Radio Philharmonie, la Tokyo Philharmonic, l&#8217;Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra del Teatro La Fenice, l’Orchestra Sinfonica di Milano “G.Verdi”, l’Orchestra del Teatro San Carlo, l’Orchestre de Chambre de Genève, la OSI di Lugano, la Haydn di Bolzano, l’Orchestra della Toscana, ed ensemble rinomati come l’InterContemporain, il Klangforum Wien, Contrechamps.</p>
<p>Nell’agosto del 2012 ha fatto il suo debutto al Festival di Lucerna partecipando al ciclo “Pollini Perspectives” con il Klangforum Wien e i Neue Vocalsolisten. Il progetto è presentato anche a Tokyo (Suntory Hall), Parigi (Salle Pleyel), Berlino (Philharmonie) e Milano (Teatro alla Scala). Sempre nel 2012 ha inaugurato il nuovo Festspielhaus a Erl (Austria), con un’acclamata interpretazione del <em>Castello di Barbablù </em>di Bartók. E&#8217; stato applaudito in teatri come il Bolshoi di Mosca (<em>Turandot</em>), l’Opéra National de Paris, il Capitole di Toulouse, il Grand Theatre de Geneve, il Teatro La Fenice di Venezia, il San Carlo di Napoli, il Colón di Buenos Aires, il Nationaltheater a Mannheim.</p>
<p>Fra i progetti futuri, si segnala il debutto sul podio della London Philharmonia, dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, della Real Orquesta Sinfonica de Sevilla, e tornerà a dirigere l’Orchestre Philharmonique de Radio France, l’Ensemble Intercontemporain, il Klangforum Wien, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, al Teatro Colón in Buenos Aires.</p>
<p>In ambito lirico: ritornerà al Théâtre du Capitole di Toulouse (<em>Il castello di Barbablù </em>di Bartok e <em>Il prigioniero </em>di Dallapiccola nel 2015, <em>Béatrice et Bénédict</em> di Berlioz per l’inaugurazione della stagione 2016 e <em>Il ratto dal serraglio </em>di Mozart nel 2017), e dirigerà <em>Don Pasquale </em>all’Opéra di Rennes.</p>
<p>Le sue incisioni discografiche (realizzate per Sony, Kairos, Col legno, Stradivarius) sono state insignite di premi come lo “Choc” di Le Monde de la Musique, “Diapason d&#8217;Or” e il Midem Classical Awards.</p>
<p><strong> </strong></p>
<p><strong> </strong></p>
<p><strong> </strong></p>
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		<title>Stanislav Kochanovsky dirige laVerdi nella Quinta Sinfonia di Šostakovic</title>
		<link>http://www.gdapress.it/it/index.php/54466/musica/stanislav-kochanovsky-dirige-laverdi-nella-quinta-sinfonia-di-sostakovic.html</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[Giuliana de Antonellis]]></dc:creator>
		<pubDate>Fri, 06 Nov 2015 07:31:48 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Musica]]></category>
		<category><![CDATA[laVerdi]]></category>
		<category><![CDATA[Quinta Sinfonia]]></category>
		<category><![CDATA[sostakovic]]></category>
		<category><![CDATA[Stanislav Kochanovsky]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Stagione Sinfonica 2014/15 Quando la Russia si chiamava URSS Stanislav Kochanovsky dirige laVerdi nella Quinta Sinfonia di Šostakovic; il Concerto di Khačaturian per il violino di Yury Revich Venerdì 6 e domenica 8 novembre 2015 Auditorium di Milano, largo Mahler Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi Violino Yury Revich Direttore Stanislav Kochanovsky E’ una Russia &#8230; <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/54466/musica/stanislav-kochanovsky-dirige-laverdi-nella-quinta-sinfonia-di-sostakovic.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">Stanislav Kochanovsky dirige laVerdi nella Quinta Sinfonia di Šostakovic</span></a></p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p><a href="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2015/11/Yury-Revich.jpg"><img loading="lazy" decoding="async" class="alignnone size-medium wp-image-54467" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2015/11/Yury-Revich-300x200.jpg" alt="Yury Revich" width="300" height="200" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2015/11/Yury-Revich-300x200.jpg 300w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2015/11/Yury-Revich-500x333.jpg 500w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2015/11/Yury-Revich-900x599.jpg 900w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2015/11/Yury-Revich.jpg 1200w" sizes="(max-width: 300px) 100vw, 300px" /></a></p>
<p>Stagione Sinfonica 2014/15</p>
<p><strong>Quando la Russia si chiamava URSS</strong></p>
<p>Stanislav Kochanovsky dirige laVerdi nella Quinta Sinfonia di Šostakovic; il Concerto di Khačaturian</p>
<p>per il violino di Yury Revich</p>
<p><strong>Venerdì 6 e domenica 8 novembre 2015</strong></p>
<p>Auditorium di Milano, largo Mahler</p>
<p><strong>Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi</strong></p>
<p>Violino <strong>Yury Revich </strong></p>
<p>Direttore <strong>Stanislav Kochanovsky</strong></p>
<p>E’ una Russia di impronta sovietica, datata anni Trenta del Novecento, quella che animerà il 58° programma della stagione principale de laVerdi, per un doppio appuntamento <strong>venerdì 6 (ore 20.00) e domenica 8 novembre (ore 16.00)</strong>. Sul podio dell’<strong>Auditorium di Milano </strong>in<strong> largo Mahler</strong> tornerà da <strong>San Pietroburgo </strong>la “bacchetta” di <strong>Stanislav Kochanovsky</strong>, per guidare l’<strong>Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi </strong>nell’esecuzione del brillante Concerto per violino e orchestra del georgiano <strong>Chačaturian</strong>, affidato al raffinato estro solistico di <strong>Yury Revich</strong>. La parte sinfonica del programma vedrà invece laVerdi impegnata nella Quinta sinfonia di <strong>Šostakovič</strong>.</p>
<p>In apertura, una nuova <em>Expo Variation</em> di <strong>Nicola Campogrande</strong> (prima assoluta, commissione laVerdi), dedicata al <strong>Vietnam</strong>.</p>
<p><strong>Venerdì 6 novembre</strong>, sempre in Auditorium (ore 18.00, Foyer della balconata, ingresso libero), tradizionale conferenza di introduzione al programma: per il ciclo “Aspetti della musica russa”, in collaborazione con l’Associazione Italia-Russia, il musicologo <strong>Fausto Malcovati</strong> parlerà di “Musica e stalinismo”.</p>
<p>(<strong>Biglietti</strong>: euro 35,00/15,00; <strong>info e prenotazioni</strong>: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler, orari apertura: mar – dom ore 14.30 – 19.00, tel. 02.83389401/2/3;  on line:  <a href="http://www.laverdi.org/">www.laverdi.org</a> o <a href="http://www.vivaticket.it/">www.vivaticket.it</a> ). <strong> </strong></p>
<p><strong>Programma</strong></p>
<p>Dopo la Variazione Expo che <strong>Nicola Campogrande</strong> dedica al Vietnam, il programma propone due autori che agiscono nel medesimo tempo, partono da storie personali diverse, elaborano propri stili, devono soggiacere a medesime pressioni politiche. Siamo alla fine degli anni Trenta nell’Unione sovietica nel pieno delle grandi “purghe” staliniane e prima dell’invasione nazista e della conseguente Grande guerra patriottica.</p>
<p><strong>Aram Chačaturian</strong> arriva nella capitale Mosca dalla nativa Georgia, da cui importa materiali ritmici e melodici popolari che subito incantano pubblico e autorità politiche, compreso Stalin, georgiano pure lui. Ha perfetta formazione accademica e sicura padronanza della forma. Lo dimostra il suo famoso concerto per violino e orchestra, che fra l’altro chiude un decennio aureo, in cui a quella forma musicale danno contributi essenziali figure diversissime come Stravinskij, Berg, Schönberg, Bartók, Walton, Prokof’ev. È musica solare e brillante fin dalle origini, perfettamente allineata con la voglia di ottimismo imposta dal regime sovietico.</p>
<p>Diverso è <strong>Dmitrij</strong> <strong>Šostakovič</strong>, cresciuto all’insegna della modernità e della sperimentazione pur ordinata grazie all’ineccepibile scuola del conservatorio di San Pietroburgo. È lui il bersaglio della prima dura repressione della dittatura culturale che si dispiega nel 1936 con il famigerato anatema apparso sulla <em>Pravda</em> e indirizzato alla sua opera teatrale <em>Lady Macbeth del distretto di Mzensk</em>, accusata di formalismi e cacofonie. Šostakovič è costretto all’autocritica e lo fa con la sua Quinta sinfonia. Ma è autocritica criptica, che sotto la scintillante apparenza nasconde una straordinaria continuità di linguaggio e di espressione.</p>
<p><em>Enzo Beacco</em></p>
<p><strong>Biografie</strong></p>
<p><strong>Stanislav Kochanovsky</strong>, <em>direttore</em>. Nasce e studia a San Pietroburgo dove si è subito messo in evidenza per il suo inusuale talento diplomandosi precocemente in organo, composizione e direzione (coro e orchestra).</p>
<p>Segnalato da direttori quali Mikhail Jurowsky, Yuri Simonov e Eric Klas, al suo debutto sul podio è stato subito salutato dalla stampa come uno delle promesse più interessanti della nuova scena musicale russa.</p>
<p>Nel 2010 è nominato Direttore Principale dell’Orchestra Filarmonica di Kislovodsk (città della Russia europea, situata alle pendici del Caucaso, che ha dato i natali allo scrittore Aleksandr Solženicyn). Con questa orchestra ha già diretto oltre 50 programmi sinfonici e 6 produzioni liriche. Fra questi ricordiamo il Prometheus (Poem of fire) e la Sinfonia n. 3 (Le Divin Poeme) di Scriabin, l’integrale delle Sinfonie e la nuova produzione dell’Aleko di Rachmaninov, Das Lied von der Erde di Mahler. Le tournée dell’Orchestra a Kazan, Vladikavkaz e Mosca sono state acclamate dalla critica.</p>
<p>Nel 2012 inizia una stretta collaborazione con la State Academic Symphony Orchestra “Evgeny Svetlanov”, che oltre ai concerti in stagione a Mosca, lo vede partecipare al Festival “Crescendo” di Denis Matsuev e dirigere l’orchestra in tournée in Russia e Germania.</p>
<p>Nel 2014 fa un sensazionale debutto con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia; dopo questo brillante debutto, l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia lo ha nuovamente invitato a dirigere un programma russo per la “Festa della Musica”.</p>
<p>Contemporaneamente, nell’opera, il giovane direttore inizia un’intensa collaborazione con il Teatro Mikhailovsky di San Pietroburgo dove, fino ad oggi, ha diretto oltre trenta titoli tra melodramma e balletto.</p>
<p>Nel dicembre 2014 ha avuto luogo il suo debutto operistico al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo dove ha diretto Boris Godunov. Il successo è stato tale da farlo immediatamente tornare nel 2015 per riprendere Boris Godunov e dirigere Tosca e la IX Sinfonia di Beethoven.</p>
<p>Come direttore ospite Stanislav Kochanovsky ha bruciato le tappe debuttando in tutte le più importanti orchestre e teatri del suo Paese: tra questi ricordiamo il Teatro Mariinsky (anche al Festival delle Notti Bianche), l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra Sinfonica Svetlanov, l’Orchestra Filarmonica di Mosca, l’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa, le Orchestre Capella e Hermitage oltre alle Orchestra Sinfoniche di Volgograd e Yaroslavl.</p>
<p>Negli ultimi anni, parallelamente alle sue attività in Russia, la carriera internazionale si è andata sviluppando con i primi importanti debutti presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la hr-Sinfonieorchester di Francoforte, la Finnish Radio Symphony, gli Hamburger Symphoniker.</p>
<p>Fra i principali impegni futuri si segnalano, oltre agli appuntamenti con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Teatro La Fenice di Venezia, l’inaugurazione della stagione della Filarmonica Toscanini, il ritorno con la Mariinsky Orchestra, la St. Petersburg Philharmonic, la State Academic Symphony Orchestra “Evgeny Svetlanov” e concerti con la Groninger Noordnederlands Orkest, l’Orchestra National d&#8217;Ile de France. In ambito lirico dirigerà Boris Godunov e Tosca al Mariinsky Theatre, Cavalleria Rusticana e Pagliacci al Nationaltheater di Mannheim.</p>
<p><strong>Yury Revich</strong>, <em>violino</em>. Young Artist of the Year 2015 agli International Classical Music Awards e vincitore del premio &#8220;Giovane Musicista dell&#8217;anno&#8221; del Beethoven Center di Vienna, a soli 23 anni di età, è uno degli artisti più espressivi della sua generazione.</p>
<p>Quando non è in giro a suonare in tutti gli angoli del mondo &#8211; nel 2009, ha debuttato alla Carnegie Hall di New York e nel 2013 al Teatro alla Scala di Milano con laVerdi; si è esibito presso la Konzerthaus di Berlino, Vienna Musikverein, Konzerthaus di Vienna, Laeiszhalle di Amburgo, Metropolitan Art Space di Tokyo, Tchaikovsky Concert Hall, Cadogan Hall Londra e il Preston Bradley Hall di Chicago  e può essere ascoltato in molti festival internazionali &#8211; Yury cerca di usare la sua musica per eventi di beneficenza.</p>
<p>Insieme con la Società europea-russa per la cooperazione internazionale, di cui è direttore artistico, ha organizzato un concerto a Vienna nel 2011 per le vittime dello tsunami in Giappone. Inoltre collabora con l&#8217;organizzazione &#8220;Kleine Herzen&#8221; che aiuta i bambini russi e ucraini.</p>
<p>Nel 2015 ha organizzato il primo Gala di beneficenza austriaco “All for Autism”, e nel settembre 2015 suona nel “WDR summer night concert” al Gerry Weber Stadion, trasmessa in tutto il mondo.</p>
<p>Yury esercita la sua creatività anche con il mezzo cinematografico: si sta esercitando a dirigere e recitare e ha già prodotto un suo cortometraggio.</p>
<p>Incide per Sony Classical, ARS, Odradek e OnePointFM, WDR, BR, Radio France, e molte altre reti radiofoniche e televisive europee ed americane.</p>
<p>Yury è artista in residenza dell’Aurora Star Festival e del Bad Ragaz Festival. E’ molto versatile e trova affascinante suonare musica barocca su strumenti storici &#8211; per esempio con la clavicembalista Olga Fillipova &#8211; ma ama allo stesso modo suonare musica contemporanea. Al fine di ampliare il suo repertorio, Yury suona anche come musicista da camera in ensemble con artisti del calibro di Massimo Quarta, Gary Hoffman, Liana Isakadze, Lawrence Dutton, Robert McDuffie, Daniil Trifonov e altri.</p>
<p>Nel 2015 Yury ha lanciato un nuovo ciclo concertistico internazionale a Vienna &#8220;Friday Nights with Yury Revich&#8221; con artisti come Paul Badura-Skoda, Pavel Vernikov, Alexey Igudesman, Kotaro Fukuma e molte altre celebrità.</p>
<p>Come solista si esibisce con molte orchestre, tra cui Svetlanov State Symphony, laVerdi di Milano, Nord-West Deutsche Philarmonie, I Pomeriggi Musicali di Milano, Zagreb Soloists, Russian National, Moscow Soloists e collabora con direttori quali Yuri Bashmet, Mikhail Pletnev, Zhang Xian, Gintaras Rinkevicius, Yuri Simonov, Justus Frantz e altri.</p>
<p>Dal 2008 Yury suona un violino costruito per lui dal maestro liutaio francese Alan Karbonar, che alterna a un Balestrieri del 1783 che è stato generosamente messo a disposizione dalla Goh Family Foundation di Singapore e dalla Amadeus International School di Vienna. Inoltre gli è stato concesso l&#8217;onore di esibirsi con uno Stradivari “Duca d’Alba” e con  un Guarneri del Gesù Ex-Max Rostal, forniti dalla Stradivari Society. E’ Music Ambassador dell’Amadeus International School e del Beethoven Center di Vienna.</p>
<p>Yury Revich ha iniziato a suonare il violino all&#8217;età di cinque anni. Proviene da una dinastia di violinisti: suo padre, nonno e bisnonno suonavano tutti questo strumento. A sette anni entrò nell’Accademia centrale di musica del Conservatorio di Mosca come studente di Galina Turchaninova. Tra il 2005 e il 2009 ha studiato sotto V. Pickaizen e poi al Conservatorio di Vienna con Pavel Vernikov. Suoi insegnanti a Vienna e a Mosca sono stati anche il padre di Yury, A. Revich e V. Vorona.</p>
<p>A Vienna, durante i suoi studi in Conservatorio, ha fondato il giovane quartetto &#8220;Quatuor du Soleil&#8221; con il quale, oltre al repertorio classico, esegue brani del repertorio barocco, romantico e contemporaneo. Attualmente insegna violino alla WOM Academy in Spagna.</p>
<p><span style="text-decoration: underline;"> </span></p>
<p>&nbsp;</p>
<p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/54466/musica/stanislav-kochanovsky-dirige-laverdi-nella-quinta-sinfonia-di-sostakovic.html">Stanislav Kochanovsky dirige laVerdi nella Quinta Sinfonia di Šostakovic</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p>
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		<title>OLEG CAETANI TORNA A DIRIGERE laVERDI‏</title>
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		<pubDate>Thu, 05 Dec 2013 12:14:12 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Musica]]></category>
		<category><![CDATA[la verdi]]></category>
		<category><![CDATA[milano]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>L&#39;Ottava Sinfonia di &#352;ostakovič secondo Oleg Caetani Il Conductor&#160; &#8211; che ha inciso con laVerdi il primo integrale sinfonico del compositore russo &#8211; torna in largo Mahler anche con la &#34;Piccola&#34; di Schubert &#160; Gioved&#236; 5, venerd&#236; 6, domenica 8 dicembre 2013 Auditorium di Milano &#8211; largo Mahler &#160; Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi &#8230; <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/37332/musica/oleg-caetani-torna-a-dirigere-laverdi%e2%80%8f.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">OLEG CAETANI TORNA A DIRIGERE laVERDI‏</span></a></p>
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										<content:encoded><![CDATA[<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt"><img loading="lazy" decoding="async" alt="" class="alignleft size-large wp-image-37333" height="332" src="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/12/Oleg-Caetani-2-di-Marco-Biancardi-500x332.jpg" title="Oleg Caetani 2 di Marco Biancardi" width="500" srcset="http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/12/Oleg-Caetani-2-di-Marco-Biancardi-500x332.jpg 500w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/12/Oleg-Caetani-2-di-Marco-Biancardi-300x199.jpg 300w, http://www.gdapress.it/it/../public/it/2013/12/Oleg-Caetani-2-di-Marco-Biancardi.jpg 900w" sizes="(max-width: 500px) 100vw, 500px" /><b><span style="font-size:26.0pt;line-height:115%;font-family:Arial">L&#39;Ottava Sinfonia di &Scaron;ostakovič secondo Oleg Caetani<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:16.0pt;
line-height:115%;font-family:Arial">Il <i>Conductor</i>&nbsp; &#8211; che ha inciso con laVerdi il primo integrale sinfonico del compositore russo &#8211; <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:16.0pt;
line-height:115%;font-family:Arial">torna in largo Mahler anche con la &quot;Piccola&quot; di Schubert<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:14.0pt;
line-height:115%;font-family:Arial"><o:p>&nbsp;</o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt"><b><span style="font-size:16.0pt;line-height:115%;font-family:Arial">Gioved&igrave; 5, venerd&igrave; 6, domenica 8 dicembre 2013</span></b><span style="font-size:14.0pt;line-height:
115%;font-family:Arial"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:16.0pt;
line-height:115%;font-family:Arial">Auditorium di Milano &ndash; largo Mahler<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:12.0pt;
line-height:115%;font-family:Arial"><o:p>&nbsp;</o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt"><b><span style="font-size:18.0pt;line-height:115%;font-family:Arial">Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:12.0pt;
line-height:115%;font-family:Arial"><o:p>&nbsp;</o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt"><span style="font-size:14.0pt;
line-height:115%;font-family:Arial">Direttore <b>Oleg Caetani<o:p></o:p></b></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial"><o:p>&nbsp;</o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><b><span style="font-size:12.0pt;line-height:
115%;font-family:Arial">Oleg Caetani</span></b><span style="font-size:12.0pt;
line-height:115%;font-family:Arial">, una delle pi&ugrave; prestigiose bacchette sulla scena internazionale, legato da un lungo rapporto di collaborazione e amicizia &nbsp;con laVerdi, che dirige ininterrottamente dall&#39;ormai lontano 1999 e con la quale ha inciso</span><b><span style="font-family:Arial"> </span></b><span style="font-size:
12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial">il primo ciclo completo delle <i>Sinfonie</i> di <b>&Scaron;ostakovič</b>, torna all&rsquo;Auditorium di Milano alla guida dell&rsquo;<b>Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi</b> proprio con un capolavoro dell&#39;autore russo: la Sinfonia n. 8 in Do minore op. 65. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial">In questo dodicesimo programma della Stagione del Ventennale, Caetani e laVerdi&nbsp; metteranno a confronto l&#39;opera del compositore di San Pietroburgo&nbsp;&nbsp; con una pietra miliare dell&#39;Ottocento romantico mitteleuropeo, ovvero la Sinfonia n. 6 in Do maggiore D. 589 &quot;Piccola&quot; del viennese <b>Schubert</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial">Appuntamento dunque <b>gioved&igrave; 5 (ore 20.30), venerd&igrave; 6 (ore 20.00)&nbsp; </b>e<b> domenica 8 dicembre (ore 16.00) all&#39;Auditorium di Milano </b>in <b>largo Mahler</b>. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial">(<b>Info e prenotazioni</b>: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar &ndash; dom, ore 14.30 &ndash; 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, </span><a href="http://www.laverdi.org/"><span style="font-size:12.0pt;
line-height:115%;font-family:Arial">www.laverdi.org</span></a><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial">, biglietti euro 31,00/13,00).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial"><o:p>&nbsp;</o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial">Ricordiamo che <b>venerd&igrave; 6</b>, nel Foyer del bar dell&#39;Auditorium (ore 18.00, ingresso libero), in occasione del concerto, ci sar&agrave; la presentazione del libro &nbsp;<b>&nbsp;<i>&Scaron;ostakovič. Continuit&agrave; nella musica, responsabilit&agrave; nella tirannide</i> </b>di<b> Piero Rattalino </b>(Zecchini Editore).<b> </b>Intervengono con l&#39;Autore: <b>Gianni Cervetti, Enzo Beacco, Fausto Malcovati</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><b><span style="font-size:12.0pt;line-height:
115%;font-family:Arial">&nbsp;<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><b><span style="font-size:12.0pt;line-height:
115%;font-family:Arial"><o:p>&nbsp;</o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><b><span style="font-size:12.0pt;line-height:
115%;font-family:Arial">Programma</span></b><span style="font-size:12.0pt;
line-height:115%;font-family:Arial"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial">Si pu&ograve; dire che questo dodicesimo programma de laVerdi sia all&rsquo;insegna delle svolte. Sono in molti a sostenere che sia l&rsquo;<i>Ottava</i> la vera sinfonia di guerra di Dmitri &Scaron;ostakovič. Non la <i>Settima </i>e ben pi&ugrave; famosa, detta di <i>Leningrado</i>, composta nel 1941, all&rsquo;inizio della Seconda guerra mondiale e che un&rsquo;abile operazione propagandistica trasforma in monumento sinfonico alla resistenza del popolo russo all&rsquo;invasione nazista. L&rsquo;<i>Ottava </i>invece nasce in pieno conflitto, nel 1943. Ci sono gi&agrave; tutti i segni della prossima vittoria, per&ograve; manca ogni trionfalismo. Anzi, &egrave; impostata come requiem per gli infiniti caduti in un&rsquo;immensa tragedia. Sono cinque movimenti che appaiono senza luce e anche senza speranza, con squilli feroci e ostinati oscuri, collegati fra loro da poche note comuni e da un costante, cupo pessimismo. Pi&ugrave; breve della <i>Settima</i>, assai meno estroversa, ma sempre di ampie dimensioni (circa 60 minuti), l&rsquo;<i>Ottava</i> &egrave; davvero una svolta nel linguaggio di &Scaron;ostakovič, preludio alle disperate meditazioni che troveremo in molte delle sue sette sinfonie successive.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial">Una svolta nel linguaggio sinfonico di Schubert si ha anche nella <i>Sesta sinfonia</i> (1818), detta <i>La piccola</i> non tanto per la sua dimensione artistica, quanto per distinguerla dall&rsquo;estrema <i>La grande</i> (1826) che ha la medesima tonalit&agrave; di Do maggiore. La <i>Sesta</i>, in realt&agrave; &egrave; pi&ugrave; ampia e ambiziosa delle precedenti e ne condivide il taglio classico, alla maniera di Haydn, Mozart e del giovane Beethoven. Per&ograve; sconta la necessit&agrave; di trovare un linguaggio che vada oltre il Beethoven maturo di Quinta e Settima sinfonia. Infatti, dopo la Sesta, Schubert si ferma per quattro anni, prima di riprendere con l&rsquo;<i>Incompiuta</i> e appunto <i>La grande</i>. Con le quali Schubert apre il linguaggio sinfonico del secondo Romanticismo. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial;text-transform:uppercase">eNZO BEAcco<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial"><o:p>&nbsp;</o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><span style="font-size:12.0pt;line-height:115%;font-family:Arial">&nbsp;<i><o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><b><span style="font-size:12.0pt;line-height:
115%;font-family:Arial"><o:p>&nbsp;</o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><b><span style="font-family:Arial">&nbsp;</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify;tab-stops:148.85pt"><b><span style="font-family:Arial">Biografie</span></b><b><span style="font-size:12.0pt;line-height:
115%;font-family:Arial"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-top:0cm;margin-right:0cm;margin-bottom:0cm;
margin-left:4.0cm;margin-bottom:.0001pt;text-align:justify"><b><span style="font-family:Arial">Oleg Caetani</span></b><span style="font-family:Arial"> &egrave; direttore d&rsquo;opera e di concerto e reputa egualmente importanti questi due aspetti del suo lavoro. Il maestro considera Nadia Boulanger l&rsquo;ispiratrice della sua carriera: ha scoperto il suo talento, lo ha iniziato alla musica e gli ha insegnato un approccio filosofico all&rsquo;esistenza legato a Montaigne, stile di vita cui si ispira tutt&rsquo;oggi. Al Conservatorio di Santa Cecilia ha frequentato la classe di direzione d&rsquo;orchestra di <st1:personname productid="Franco Ferrara" w:st="on">Franco Ferrara</st1:personname> e ha studiato composizione con Irma Ravinale. A diciassette anni, ha debuttato a teatro con <i>Il combattimento di Tancredi e Clorinda </i>di Monteverdi. Dopo aver studiato le <i>Sinfonie</i> di &Scaron;ostakovič con Kondrashin al Conservatorio di Mosca, si &egrave; diplomato con Ilya Mussin al Conservatorio di San Pietroburgo con il massimo dei voti, dirigendo <st1:personname productid="la Quinta" w:st="on">la <i>Quinta</i></st1:personname><i> sinfonia</i> di &Scaron;ostakovič. Vincitore del concorso alla Rai di Torino, di quello &ldquo;Karajan&rdquo; a Berlino, ha dato inizio alla sua carriera al Berlin State Opera &ldquo;Unter den Linden&rdquo; come assistente di Otmar Suitner. L&rsquo;esperienza in un grande teatro d&rsquo;opera con tutte le opere di Wagner e Strauss ha dato una svolta decisiva al suo repertorio. La profonda esperienza di Caetani, ora ormai trentennale, nel repertorio operistico da Verdi a Musorgskij e Wagner (incluse alcune produzioni del <i>Ring</i>) ha influenzato il suo approccio alle grandi composizioni sinfoniche del ventesimo secolo (in particolare Bart&ograve;k, la seconda scuola di Vienna e l&rsquo;impressionismo francese). La prima opera da lui diretta a 24 anni &egrave; stata <i>Eugene Onegin</i> nel 1981, appena diplomato al Conservatorio di San Pietroburgo. Da allora, Čajkovskij ha rappresentato un ruolo via via sempre pi&ugrave; importante nel suo repertorio: del genio russo, Caetani ha tra l&rsquo;altro inciso tutte le Sinfonie,<i> </i>compresa <i>Manfred</i> (2008). Il <i>Financial Times</i> ha scritto al proposito: <i>&ldquo;Avevamo bisogno di un&rsquo;altra incisione di Čajkovskij? Dopo aver ascoltato e riascoltato queste registrazioni live, la risposta &egrave; un enfatico &lsquo;s&igrave;&rsquo;. Caetani non &egrave; un ciaikovskiano indulgente; lascia parlare Čajkovskij da solo: il rigore contrappuntistico, l&rsquo;emozione, l&rsquo;allusione occasionale all&rsquo;isteria in una struttura classica&hellip;un tesoro prezioso&rdquo;.</i> Caetani si &egrave; dedicato anche alla registrazione e alla direzione di opere di compositori meno noti del ventesimo secolo quali Mosolov, Pizzetti, Gerhard e altri. Le sue incisioni delle <i>Sinfonie</i> di Tansman, con etichetta Chandos, hanno vinto il Diapason d&rsquo;Or nel 2006 e nel 2008<b>. Ha inoltre inciso il primo ciclo completo delle <i>Sinfonie</i> di &Scaron;ostakovič con l&rsquo;Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi</b>. Lo lega un rapporto profondo con <st1:personname productid="la Sydney Symphony" w:st="on">la Sydney Symphony</st1:personname>, <st1:personname productid="la Staastkapelle Dresden" w:st="on">la Staastkapelle Dresden</st1:personname>, il Maggio Musicale Fiorentino e &ndash; naturalmente &#8211; l&rsquo;Orchestra Sinfonica di <st1:personname productid="Milano Giuseppe" w:st="on">Milano Giuseppe</st1:personname> Verdi, che dirige regolarmente dal &rsquo;99 e che ha portato sia in una estesa tourn&eacute;e sudamericana, sia in una &#8211; pi&ugrave;&nbsp; recente &#8211; in Spagna. Nell&rsquo;aprile <st1:metricconverter productid="2008 ha" w:st="on">2008 ha</st1:metricconverter> diretto <st1:personname productid="la Verdi" w:st="on"><b>la Verdi</b></st1:personname><b> in Vaticano in un concerto in onore di Sua Santit&agrave; Benedetto XVI, alla presenza</b> del Presidente della Repubblica Napolitano, e trasmesso in eurovisione.<o:p></o:p></span></p>
<p><span style="font-size:11.0pt;line-height:115%;font-family:Arial;mso-fareast-font-family:
&quot;Times New Roman&quot;;mso-ansi-language:IT;mso-fareast-language:EN-US;mso-bidi-language:
AR-SA"><br />
	<!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br />
	<!--[endif]--></span></p>
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		<title>I: laVerdi: CONCERTO ORCHESTRA VERDI Dal folklore armeno di Arutiunian alla potenza espressiva di Šostakovič</title>
		<link>http://www.gdapress.it/it/index.php/28322/musica/i-laverdi-concerto-orchestra-verdi-dal-folklore-armeno-di-arutiunian-alla-potenza-espressiva-di-sostakovic.html</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator>
		<pubDate>Thu, 27 Sep 2012 07:42:46 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Musica]]></category>
		<category><![CDATA[la verdi]]></category>
		<category><![CDATA[milano]]></category>
		<category><![CDATA[sostakovic]]></category>
		<category><![CDATA[xian]]></category>
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					<description><![CDATA[<p>Stagione Sinfonica 2012-2013 gioved&#236; 27, venerd&#236; 28, domenica 30 settembre 2012 Auditorium di Milano, largo Gustav Mahler &#160; Dal folklore armeno di Arutiunian alla potenza espressiva di &#352;ostakovič un grande affresco del Novecento russo &#160; &#160;Arutiunian Concerto per tromba e orchestra &#352;ostakovič Sinfonia n. 10 in Mi minore op. 93 &#160; Orchestra Sinfonica di Milano &#8230; <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/28322/musica/i-laverdi-concerto-orchestra-verdi-dal-folklore-armeno-di-arutiunian-alla-potenza-espressiva-di-sostakovic.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">I: laVerdi: CONCERTO ORCHESTRA VERDI Dal folklore armeno di Arutiunian alla potenza espressiva di Šostakovič</span></a></p>
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]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 16pt; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-font-weight: bold"><font color="#000000">Stagione Sinfonica 2012-2013<o:p></o:p></font></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b><span style="font-family: arial; font-size: 16pt; mso-bidi-font-style: italic"><font color="#000000">gioved&igrave; 27, venerd&igrave; 28, domenica 30 settembre 2012<o:p></o:p></font></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><st1:personname w:st="on"><span style="font-family: arial; font-size: 16pt; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-font-weight: bold">Auditorium</span></st1:personname><span style="font-family: arial; font-size: 16pt; mso-bidi-font-style: italic; mso-bidi-font-weight: bold"> di Milano, largo Gustav Mahler<o:p></o:p></span></font></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 16pt"><o:p><font color="#000000">&nbsp;</font></o:p></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 20pt"><font color="#000000">Dal folklore armeno di Arutiunian alla potenza espressiva di <span style="color: black">&Scaron;ostakovič<o:p></o:p></span></font></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial; color: black; font-size: 20pt">un grande affresco del Novecento russo<o:p></o:p></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 20pt"><o:p><font color="#000000">&nbsp;</font></o:p></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 16pt"><span style="mso-spacerun: yes">&nbsp;</span></span></i><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: arial; color: black; font-size: 16pt">Arutiunian</span></b></font><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 16pt"><o:p></o:p></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; color: black; font-size: 16pt">Concerto per tromba e orchestra<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: arial; color: black; font-size: 16pt">&Scaron;ostakovič<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; color: black; font-size: 16pt">Sinfonia n. <st1:metricconverter productid="10 in" w:st="on">10 in</st1:metricconverter> Mi minore op. 93<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; color: black; font-size: 16pt"><o:p>&nbsp;</o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 18pt">Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi</span></b><span style="font-family: arial; color: black; font-size: 16pt"><o:p></o:p></span></font></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt"><o:p><font color="#000000">&nbsp;</font></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; color: black; font-size: 14pt; mso-bidi-font-weight: bold">Tromba <b>Alessandro Caruana<o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt"><font color="#000000"><span style="mso-spacerun: yes">&nbsp;</span>Direttore<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> Zhang Xian<o:p></o:p></b></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 16pt"><o:p><font color="#000000">&nbsp;</font></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial"><font color="#000000"></font><font size="3">Russia &ndash; o, piuttosto, Unione Sovietica &ndash; protagonista di questo terzo programma della stagione sinfonica 2012-2013 de laVerdi, <b style="mso-bidi-font-weight: normal">gioved&igrave; 27 (ore 20.30), venerd&igrave; 28 (ore 20.00)</b> e <b style="mso-bidi-font-weight: normal">domenica 20 settembre 2012 (ore 16.00)</b>, all&rsquo;<b style="mso-bidi-font-weight: normal">Auditorium di Milano </b>in<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> largo Mahler</b> (info e prenotazioni: 02.83389401/2/3 www.laverdi.org). E&rsquo; tempo quindi di dare forma e contenuti a quella grande stagione, subito dopo il secondo conflitto mondiale &#8211; che vide l&rsquo;ex impero sovietico esprimersi a livelli assoluti sulla scena del panorama musicale mondiale.<span style="mso-spacerun: yes">&nbsp; </span><o:p></o:p></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial"><font size="3"></font><font color="#000000">Lo dimostrano i brani in cartellone, a cominciare dal <i style="mso-bidi-font-style: normal">Concerto per tromba e orchestra </i>dell&rsquo;armeno (quindi non russo) <b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="color: black">Arutiunian</span></b></font><span style="color: black">, affidato ad Alessandro Caruana, Prima tromba dell&rsquo;Orchestra Verdi, e alla successiva Sinfonia n. 10 di <b style="mso-bidi-font-weight: normal">&Scaron;ostakovič</b>, russo di San Pietroburgo. E proprio questa <i style="mso-bidi-font-style: normal">Decima</i>, certamente non tra le pi&ugrave; eseguite dell&rsquo;autore, afferma e dimostra una impareggiabile intensit&agrave; espressiva, in grado di toccare e amplificare tutte le componenti strumentali di una grande orchestra, che ha cos&igrave; l&rsquo;audace possibilit&agrave; di esprimersi nella massima compiutezza e completezza. <i style="mso-bidi-font-style: normal">La</i>Verdi &ndash; unica orchestra italiana ad avere inciso tutte le sinfonie di &Scaron;ostakovič, sotto la direzione del Maestro Oleg Caetani &ndash; sar&agrave; guidata dal suo Direttore musicale alla quarta stagione consecutiva, la cinese <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Zhang Xian</b>, felice ritorno sul podio di largo Mahler dopo la nascita del suo secondogenito Riccardo lo scorso 12 settembre.<o:p></o:p></span></span></p>
<div style="border-bottom: windowtext 1pt solid; border-left: windowtext 1pt solid; padding-bottom: 0cm; padding-left: 5pt; padding-right: 4pt; background: white; margin-left: 0cm; border-top: windowtext 1pt solid; margin-right: -0.8pt; border-right: windowtext 1pt solid; padding-top: 1pt; mso-element: para-border-div; mso-border-alt: solid windowtext .5pt">
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 5.0pt"><font color="#000000"><st1:personname w:st="on"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 10pt">Auditorium</span></b></st1:personname><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 10pt"> di Milano Fondazione Cariplo <o:p></o:p></span></b></font></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 5.0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 10pt"><font color="#000000">Largo Gustav Mahler<o:p></o:p></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 5.0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 10pt"><font color="#000000">tel. 02.83389.401/2/3 (orario biglietteria: a marted&igrave; a domenica 14.30 &ndash; 19.00)<o:p></o:p></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 5.0pt"><b><span style="font-family: arial; font-size: 10pt"><font color="#000000">Date concerti <o:p></o:p></font></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 5.0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 10pt; mso-bidi-font-weight: bold"><font color="#000000">Gioved&igrave; 27 settembre 2012, ore 20.30<o:p></o:p></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 5.0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 10pt; mso-bidi-font-weight: bold"><font color="#000000">Venerd&igrave; 28 settembre 2012, ore 20.00<o:p></o:p></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 5.0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 10pt; mso-bidi-font-weight: bold"><font color="#000000">Domenica 30 settembre 2012, ore 16.00<o:p></o:p></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 5.0pt"><b><span style="font-family: arial; font-size: 10pt"><font color="#000000">Biglietti<o:p></o:p></font></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 5.0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 10pt; mso-bidi-font-weight: bold"><font color="#000000">Euro 31.00/23.50/18.00/13.00</font></span><span style="font-family: arial; font-size: 10pt"><o:p></o:p></span></p>
</div>
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		<title>laVerdi &#8211; Concerto Stagione Sinfonica 27,28 e 30 ottobre &#8211; Direttore Giuseppe Grazioli‏</title>
		<link>http://www.gdapress.it/it/index.php/17925/musica/laverdi-concerto-stagione-sinfonica-2728-e-30-ottobre-direttore-giuseppe-grazioli%e2%80%8f.html</link>
		
		<dc:creator><![CDATA[GDA]]></dc:creator>
		<pubDate>Wed, 26 Oct 2011 22:01:24 +0000</pubDate>
				<category><![CDATA[Musica]]></category>
		<category><![CDATA[auditorium]]></category>
		<category><![CDATA[bernstein]]></category>
		<category><![CDATA[ellington]]></category>
		<category><![CDATA[la verdi]]></category>
		<category><![CDATA[milano]]></category>
		<category><![CDATA[sostakovic]]></category>
		<category><![CDATA[weill]]></category>
		<guid isPermaLink="false">http://www.gdapress.it/it/?p=17925</guid>

					<description><![CDATA[<p>Stagione Sinfonica 2011-2012 gioved&#236; 27, venerd&#236; 28, domenica 30 ottobre 2011 Auditorium di Milano, largo Mahler &#160; FACCIAMO JAZZ: DA WEILL A &#352;OSTAKOVIČ, PASSANDO PER BERNSTEIN ED ELLINGTON &#160; Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi &#160; Kurt Weill Kleine Dreigroschenmusik (La piccola opera da tre soldi), suite &#160; Dmitrij &#352;ostakovič Jazz suite n. 2 &#160; &#8230; <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/17925/musica/laverdi-concerto-stagione-sinfonica-2728-e-30-ottobre-direttore-giuseppe-grazioli%e2%80%8f.html" class="more-link">Read more <span class="screen-reader-text">laVerdi &#8211; Concerto Stagione Sinfonica 27,28 e 30 ottobre &#8211; Direttore Giuseppe Grazioli‏</span></a></p>
<p>The post <a href="http://www.gdapress.it/it/index.php/17925/musica/laverdi-concerto-stagione-sinfonica-2728-e-30-ottobre-direttore-giuseppe-grazioli%e2%80%8f.html">laVerdi &#8211; Concerto Stagione Sinfonica 27,28 e 30 ottobre &#8211; Direttore Giuseppe Grazioli‏</a> appeared first on <a href="http://www.gdapress.it/it">GDA Press</a>.</p>
]]></description>
										<content:encoded><![CDATA[<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-style: italic"><font color="#000000">Stagione Sinfonica 2011-2012<o:p></o:p></font></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-style: italic"><font color="#000000">gioved&igrave; 27, venerd&igrave; 28, domenica 30 ottobre 2011<o:p></o:p></font></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-style: italic"><font color="#000000">Auditorium di Milano, largo Mahler<o:p></o:p></font></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; mso-bidi-font-weight: bold; mso-bidi-font-style: italic"><o:p><font color="#000000" size="3">&nbsp;</font></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-size: 16pt; mso-bidi-font-style: italic"><font face="Times New Roman"><font color="#000000">FACCIAMO JAZZ: DA WEILL A &Scaron;OSTAKOVIČ, <o:p></o:p></font></font></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-size: 16pt; mso-bidi-font-style: italic"><font face="Times New Roman"><font color="#000000">PASSANDO PER BERNSTEIN ED ELLINGTON<o:p></o:p></font></font></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-style: italic"><o:p><font color="#000000" face="Times New Roman">&nbsp;</font></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-style: italic"><font face="Times New Roman"><font color="#000000">Orchestra Sinfonica di <st1:personname productid="Milano Giuseppe" w:st="on">Milano Giuseppe</st1:personname> Verdi<o:p></o:p></font></font></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><font face="Times New Roman"><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-size: 18pt; mso-bidi-font-style: italic"><span style="mso-spacerun: yes">&nbsp;</span></span></b><b><span style="font-size: 18pt"><o:p></o:p></span></b></font></font></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><b><span style="font-family: arial; font-size: 14pt"><font color="#000000">Kurt Weill<o:p></o:p></font></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-bidi-font-weight: bold"><font color="#000000">Kleine Dreigroschenmusik<o:p></o:p></font></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><font color="#000000"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-bidi-font-weight: bold">(La piccola opera da tre soldi</span></i><span style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-bidi-font-weight: bold">),<b> </b>suite<o:p></o:p></span></font></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-bidi-font-weight: bold"><o:p><font color="#000000">&nbsp;</font></o:p></span></i></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt"><font color="#000000">Dmitrij &Scaron;ostakovič<o:p></o:p></font></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><font color="#000000"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt">Jazz suite</span></i><span style="font-family: arial; font-size: 14pt"> n. 2<i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="mso-bidi-font-weight: bold"><o:p></o:p></span></i></span></font></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt"><o:p><font color="#000000">&nbsp;</font></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span lang="EN-GB" style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-ansi-language: en-gb">Leonard Bernstein</span></b><span lang="EN-GB" style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-ansi-language: en-gb"><o:p></o:p></span></font></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><font color="#000000"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span lang="EN-GB" style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-ansi-language: en-gb">Fancy Free, </span></i><span lang="EN-GB" style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-ansi-language: en-gb">suite<o:p></o:p></span></font></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span lang="EN-GB" style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-ansi-language: en-gb"><o:p><font color="#000000">&nbsp;</font></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span lang="EN-GB" style="font-family: arial; font-size: 14pt; mso-ansi-language: en-gb"><font color="#000000">Duke Ellington<o:p></o:p></font></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><font color="#000000"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt">Night Creature</span></i><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt"><o:p></o:p></span></b></font></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt"><o:p><font color="#000000">&nbsp;</font></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt"><font color="#000000">Direttore <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Giuseppe Grazioli<span style="mso-spacerun: yes">&nbsp;&nbsp;&nbsp; </span><o:p></o:p></b></font></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; margin: 0cm 0cm 0pt"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: arial; font-size: 14pt"><o:p><font color="#000000">&nbsp;</font></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial"><o:p><font color="#000000" size="3">&nbsp;</font></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><span style="font-family: arial"><font size="3"><font color="#000000">America e Russia o, meglio, Stati Uniti e Unione Sovietica. Con l&rsquo;aggiunta della Germania tra le due guerre del &lsquo;900. Cosa hanno a che fare mondi cos&igrave; diversi, se non antitetici? Pu&ograve; esistere una specie di filo rosso, una sorta di denominatore comune che in qualche modo ha potuto avvicinare, in un passato tutto sommato ancora vicino a noi, queste realt&agrave; storiche, politiche e sociali cos&igrave; lontane e &ndash; almeno apparentemente &ndash; inconciliabili?<o:p></o:p></font></font></span></p>
<p><span style="font-family: arial; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'times new roman'; mso-fareast-language: it; mso-ansi-language: it; mso-bidi-language: ar-sa"><font color="#000000">Ancora una volta, il valore universale della musica ci soccorre, aiutandoci a dare una risposta affermativa a una serie di quesiti altrimenti destinati all&rsquo;oblio. La dimostrazione? Tangibile, appassionante, coinvolgente e sorprendente. Ve la offrir&agrave; il sesto appuntamento con <st1:personname productid="la Stagione Sinfonica" w:st="on">la Stagione Sinfonica</st1:personname> 2011-2012 de <i style="mso-bidi-font-style: normal">la</i>Verdi.<span style="mso-spacerun: yes">&nbsp; </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal">Gioved&igrave; 27, venerd&igrave; 28 e domenica 30 ottobre, l&rsquo;Orchestra Sinfonica di <st1:personname productid="Milano Giuseppe" w:st="on">Milano Giuseppe</st1:personname> Verdi, diretta dal Maestro Giuseppe Grazioli</b>, proporr&agrave; al suo pubblico un concerto originale nei contenuti quanto ambizioso nell&rsquo;idea di fondo che lo ispira. Filo conduttore, <st1:personname productid="il jazz" w:st="on">il jazz</st1:personname> degli anni a cavallo del secondo conflitto mondiale, declinato da quattro autori espressione di culture musicali profondamente differenti. Ascolteremo cos&igrave; <i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="mso-bidi-font-weight: bold">Kleine Dreigroschenmusik, </span></i><span style="mso-bidi-font-weight: bold">(<i style="mso-bidi-font-style: normal">La piccola opera da tre soldi</i>), Suite, del tedesco <b>Kurt Weill</b> (1900-1950); <i style="mso-bidi-font-style: normal">Jazz suite </i>n. 2 del russo </span><b style="mso-bidi-font-weight: normal">Dmitrij &Scaron;ostakovič</b> (1906-1075);<span style="mso-bidi-font-weight: bold"> </span><i style="mso-bidi-font-style: normal">Fancy Free, </i>suite, dell&rsquo;americano </font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><span style="font-family: arial; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'times new roman'; mso-fareast-language: it; mso-ansi-language: it; mso-bidi-language: ar-sa"><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: arial">Leonard Bernstein</span></b><span style="font-family: arial"> (1918-1990); infine<span style="mso-bidi-font-weight: bold"> </span><i style="mso-bidi-font-style: normal">Night Creature </i>dell&rsquo;americano <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Duke Ellington</b> (1899-1974).<o:p></o:p></span></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><span style="font-family: arial; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'times new roman'; mso-fareast-language: it; mso-ansi-language: it; mso-bidi-language: ar-sa"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><o:p><strong>&nbsp;</strong></o:p></span></font></span></p>
<p><o:p></p>
<div style="border-bottom: windowtext 1pt solid; border-left: windowtext 1pt solid; padding-bottom: 0cm; padding-left: 0cm; padding-right: 4pt; background: white; margin-left: 0cm; border-top: windowtext 1pt solid; margin-right: -0.8pt; border-right: windowtext 1pt solid; padding-top: 1pt; mso-element: para-border-div; mso-border-alt: solid windowtext .5pt">
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 0cm"><span style="font-family: arial; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'times new roman'; mso-fareast-language: it; mso-ansi-language: it; mso-bidi-language: ar-sa"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><span><strong>Auditorium di Milano Fondazione Cariplo<o:p></o:p></strong></span></span></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 0cm"><span style="font-family: arial; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'times new roman'; mso-fareast-language: it; mso-ansi-language: it; mso-bidi-language: ar-sa"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><span style="font-family: arial">Largo Gustav Mahler<o:p></o:p></span></span></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 0cm"><span style="font-family: arial; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'times new roman'; mso-fareast-language: it; mso-ansi-language: it; mso-bidi-language: ar-sa"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><span style="font-family: arial">tel. 02.83389.401/2/3 (orario biglietteria: a marted&igrave; a domenica 14.30 &ndash; 19.00)<o:p></o:p></span></span></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 0cm"><span style="font-family: arial; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'times new roman'; mso-fareast-language: it; mso-ansi-language: it; mso-bidi-language: ar-sa"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><span style="font-family: arial"><strong>Date concerti <o:p></o:p></strong></span></span></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 0cm"><span style="font-family: arial; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'times new roman'; mso-fareast-language: it; mso-ansi-language: it; mso-bidi-language: ar-sa"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><span style="font-family: arial; mso-bidi-font-weight: bold">Gioved&igrave; 27 ottobre 2011 ore 20.30<o:p></o:p></span></span></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 0cm"><span style="font-family: arial; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'times new roman'; mso-fareast-language: it; mso-ansi-language: it; mso-bidi-language: ar-sa"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><span style="font-family: arial; mso-bidi-font-weight: bold">Venerd&igrave; 28 ottobre 2011 ore 20.00<o:p></o:p></span></span></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 0cm"><span style="font-family: arial; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'times new roman'; mso-fareast-language: it; mso-ansi-language: it; mso-bidi-language: ar-sa"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><span style="font-family: arial; mso-bidi-font-weight: bold">Domenica 30 ottobre 2011 ore 16.00<o:p></o:p></span></span></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 0cm"><span style="font-family: arial; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'times new roman'; mso-fareast-language: it; mso-ansi-language: it; mso-bidi-language: ar-sa"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><span style="font-family: arial"><strong>Biglietti<o:p></o:p></strong></span></span></font></span></p>
<p class="MsoNormal" style="border-bottom: medium none; text-align: justify; border-left: medium none; padding-bottom: 0cm; margin: 0cm 0cm 0pt; padding-left: 0cm; padding-right: 0cm; background: white; border-top: medium none; border-right: medium none; padding-top: 0cm; tab-stops: 375.65pt; mso-border-alt: solid windowtext .5pt; mso-padding-alt: 1.0pt 4.0pt 0cm 0cm"><span style="font-family: arial; font-size: 12pt; mso-fareast-font-family: 'times new roman'; mso-fareast-language: it; mso-ansi-language: it; mso-bidi-language: ar-sa"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><span style="font-family: arial; mso-bidi-font-weight: bold">Euro 13,00/18,00/23,50/31,00</span><span style="font-family: arial"><o:p></o:p></span></span></font></span></p>
</p></div>
<p>	</o:p><font color="#000000"> </font></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><font color="#000000"><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><span style="font-family: arial">Programma<o:p></o:p></span></b></font></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><span style="font-family: arial">Nella <i style="mso-bidi-font-style: normal">Piccola opera da tre soldi</i><b style="mso-bidi-font-weight: normal"> </b>di <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Weill</b>,<b style="mso-bidi-font-weight: normal"> </b>su libretto di Bertolt Brecht (1928), l&rsquo;aggettivo va riferito solo alle dimensioni, dettate dalla necessit&agrave; di un&rsquo;esecuzione che si esaurisse in una manciata di minuti, non certo alla qualit&agrave; del lavoro, decisamente di altissima fattura. Non solo per il gusto dal quale &egrave; permeato, ma per l&rsquo;abilit&agrave; con la quale il musicista &egrave; riuscito a conciliare la finalit&agrave; dell&rsquo;intrattenimento con la fedelt&agrave; al &ldquo;tono&rdquo; originale della partitura, la cui vicenda si svolge nel segno della maschera, dell&rsquo;<i style="mso-bidi-font-style: normal">ironia </i>direbbero i tragici greci. Il taglio epico, oggettivo, conferito da Brecht alle situazioni e ai personaggi, richiedeva una musica volutamente ambigua, che suonasse in un modo ma rimandasse ad altro. Per ottenere questo risultato Weill ha scelto la strada a lui &#8211; ma anche ad altri compositori contemporanei (Stravinskij, Bart&ograve;k, &Scaron;ostakovič) &#8211; pi&ugrave; congeniale: la contaminazione tra ritmi, armonie, in una parola tra linguaggi di estrazioni molto diverse tra loro, dal colto al jazz, dallo swing al cabaret. La <i style="mso-bidi-font-style: normal">Suite</i> riflette in pieno questa scelta estetica; anzi, l&rsquo;amplia al punto da acquisire una sua precisa autonomia, in virt&ugrave; di artifici compositivi e formali impiegati per l&rsquo;occasione. <span style="mso-spacerun: yes">&nbsp;</span><b style="mso-bidi-font-weight: normal"><o:p></o:p></b></span></font></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><o:p>&nbsp;</o:p></span></font></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><o:p>&nbsp;</o:p></span></font></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><font color="#000000"><span style="font-family: arial">Sin dagli anni di studio <b style="mso-bidi-font-weight: normal">&Scaron;ostakovič </b>si interessa ai pi&ugrave; disparati generi musicali, incluso il jazz. Durante gli anni Trenta del secolo scorso, la penetrazione del jazz in <span style="mso-spacerun: yes">&nbsp;</span>Unione Sovietica non &egrave; certo incontrollata. Nel 1930 &Scaron;ostakovič conosce Leonid Utiosov, all&rsquo;epoca il maggiore musicista jazz in Urss, e la sua orchestra, <st1:personname productid="la Tea Jazz. Ne" w:st="on"><st1:personname productid="la Tea Jazz." w:st="on">la Tea Jazz.</st1:personname> Ne</st1:personname> rimane impressionato, tanto che quattro anni dopo compone <st1:personname productid="la sua Suite" w:st="on">la sua <i style="mso-bidi-font-style: normal">Suite</i></st1:personname><i style="mso-bidi-font-style: normal"> per orchestra jazz n.1</i> che, accanto a due danze di tradizione &ndash; valzer e polka &ndash; annovera non a caso un fox-trot. <st1:personname productid="il jazz" w:st="on">Il jazz</st1:personname> di &Scaron;ostakovič &egrave; soprattutto un&rsquo;abilissima commistione di musica &ldquo;leggera&rdquo; e popolare, impreziosita dall&rsquo;esperienza stilistica di un musicista colto. Nel 1938, gioca una carta ancora pi&ugrave; ambiziosa, con una seconda <i style="mso-bidi-font-style: normal">Suite</i>, che prevede tra l&rsquo;altro una compagine orchestrale pi&ugrave; ricca e variegata. Il termine <i style="mso-bidi-font-style: normal">Suite </i>deve essere inteso quindi nell&rsquo;accezione antica di raccolta di danze e non gi&agrave; come mera selezione di brani tra i pi&ugrave; significativi di un lavoro di pi&ugrave; ampie dimensioni, come nei casi precedenti. Nella <i style="mso-bidi-font-style: normal">Suite</i> n. <st1:metricconverter productid="2, in" w:st="on">2, in</st1:metricconverter> particolare,<span style="mso-spacerun: yes">&nbsp; </span><i style="mso-bidi-font-style: normal">Valzer primo</i>, la pagina pi&ugrave; famosa &#8211; che il regista Stanley Kubrick scelse di inserire nel suo ultimo film <i style="mso-bidi-font-style: normal">Eyes Wide Shut</i>, conferendole celebrit&agrave; universale &ndash; presenta un tema di elegante fattura. Il fascino di questa pagina risiede nel riuscito connubio tra la raffinatezza del valzer (in orchestra suonano anche una fisarmonica e una chitarra, il cui accompagnamento &egrave; indicato con le sigle degli accordi, come nella musica leggera), impreziosita da strumenti inconsueti come lo xilofono e la celesta.<o:p></o:p></span></font></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><font color="#000000"><span style="font-family: arial"><o:p>&nbsp;</o:p></span></font></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt; mso-layout-grid-align: none"><font color="#000000"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial">Francy Free</span></i><span style="font-family: arial"> di <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Bernstein </b>ha ispirato il film <i style="mso-bidi-font-style: normal">On The Town</i> (Un giorno a New York, 1949), di Stanley Donen, con Frank Sinatra e Gene Kelly: scritto nel 1943, &egrave; stato infatti concepito come musica per balletto. Il brano nasce dall&rsquo;incontro di Bernstein, allora venticinquenne e praticamente agli esordi della sua attivit&agrave; compositiva,<span style="mso-spacerun: yes">&nbsp; </span>con il famoso coreografo Jerome Robbins, che stava appunto cercando un compositore per musicare un balletto per l&rsquo;American Ballet Theatre. Il successo fu conclamato fin dalla prima, nell&rsquo;aprile 1944, proiettando il giovane autore nell&rsquo;orbita di una vorticosa carriera. Il balletto <i style="mso-bidi-font-style: normal">Francy Free</i>, composto di sette scene, narra un episodio di vita &ndash; se vogliamo abbastanza banale &ndash; di tre marinai, che decidono di utilizzare le loro virt&ugrave; di ballerini per abbordare le ragazze. Chi ha visto <i style="mso-bidi-font-style: normal">West Side Story</i> (ma chi non l&rsquo;ha visto?), non pu&ograve; che riconoscere la mano dello stesso autore, che lo comporr&agrave; qualche anno pi&ugrave; tardi, nel 1957. Nel concerto dell&rsquo;Orchestra Verdi, non verr&agrave; eseguito il movimento n. 5 <i style="mso-bidi-font-style: normal">Competition Scene</i>.<o:p></o:p></span></font></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><span style="mso-spacerun: yes"><font face="Times New Roman">&nbsp;</font></span></font></p>
<p class="MsoNormal" style="margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><span style="mso-spacerun: yes"><font face="Times New Roman">&nbsp;</font></span></font></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; margin: 0cm 0cm 0pt"><font color="#000000"><i style="mso-bidi-font-style: normal"><span style="font-family: arial">Night Creature</span></i><span style="font-family: arial"> di <b style="mso-bidi-font-weight: normal">Ellington </b>sa amabilmente ed elegantemente coniugare strutture sinfoniche con echi di jazz. Il pezzo, del 1955, dipinge la vita notturna di Harlem, a New York, in modo brillante: dagli esclusivi night club a locali di infimo ordine, e la sua dichiarata finalit&agrave; &egrave; di fare &ldquo;swing sinfonico&rdquo;. La notte &#8211; scrisse Ellington &#8211; scintilla in toni eccitanti e tintinnanti. E, in questo caso, il pianoforte da solo lo rende benissimo. Vari ritmi di danza dal luminoso swing alle beguine febbrili riflettono la pulsazione dei diversi club e offrono questo tributo alla notte eccitata. <o:p></o:p></span></font></p>
<p><font color="#000000"><a href="http://www.laverdi.org">www.laverdi.org</a> </font></p>
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