Il ritorno della splendida Madonna col Bambino dipinta da Andrea Mantegna, (proveniente dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, dove è stata restaurata con un complesso intervento dal 2008), nel Palazzo della Ragione a Bergamo, sede temporanea dell’Accademia Carrara, è davvero un fatto molto atteso e importante, dato che dal 1851 quest’opera, che fu donata dal collezionista Carlo Marenzi, è uno dei punti di forza della collezione e sopratutto in vista della candidatura della città orobica a divenire capitale europea della cultura nel 2019.
La piccola tela, 43 x
Il danno principale dell’opera era stato causato dal cedimento della tensione della tela sul telaio e da numerose lacerazioni del supporto, dovute all’ossidazione dei chiodi che aveva gravemente indebolito la sua pellicola pittorica con numerose piccole cadute di colore.
E’ stato dunque elaborato un vero e proprio progetto di ricerca per le scelte del restauro e la futura conservazione preventiva della tela.
Per risanare le lacerazioni e i fori è stato impiegato un microscopio ottico attraverso il “metodo Helber” che prevede una saldatura delle teste dei fili separati attraverso una procedura complessa, che consente di ripristinare la continuità e la solidità del supporto e di conseguenza di impostare il corretto tensionamento della tela, in modo da evitare ulteriori cadute dei pigmenti.
Quest’operazione è stata realizzata per mezzo di un sistema regolabile di dinamometri, applicati ai nuovi margini e saldati ai bordi della tela antica, fissata su un telaio in lega leggera parte del contenitore per conservare l’opera e che consente una costante stabilizzazione dei valori microclimatici interni.
Inoltre sono state rimosse le stuccature e le ridipinture successive sostituite da un’innovativa stuccatura del tutto simile a quella usata in origine.
La tela ora si presenta sospesa e costantemente controllata nel suo tensionamento da un sistema a molle, regolate da dinamometri per preservarla nelle migliori condizioni.
Con la sua caratteristica maniera “un pochetto tagliente” Andrea Mantegna, presumibilmente all’apice della sua stagione mantovana, tra il 1475 e il 1480, ci presenta la Vergine Maria, giovane e bellissima, coi capelli dorati che le sbucano sciolti da sotto il manto azzurro e che si guarda attorno con estrema attenzione e con la mano sinistra protegge il suo Bambino, ancora molto piccolo, come indicano i suoi due dentini incisivi da latte non ancora completamente spuntati nella sua bocca aperta.
Un Bimbo lattante, indifeso che porta al polso un braccialettino di corallo, che già in età classica era ritenuto essere un amuleto contro i pericoli e in grado di scacciare i demoni, che rivolge il suo sguardo incantato verso alto e le si stringe in grembo, bisognoso di protezione e appoggia sulla sua guancia il suo visetto paffuto.
L’immagine, tenerissima e semplice è insieme ricca di riferimenti simbolici all’umanità reale di Cristo Bambino, alla dolcezza del rapporto filiale con la sua Mamma e al mistero della sua verginità.
Vladek Cwalinski
Palazzo della Ragione (sede temporanea della Accademia Carrara), Piazza Vecchia, Bergamo Alta
Orari: martedì – venerdì 9.30 – 17.30; sabato e domenica 10.00 – 18.00
Biglietti: euro 5 (intero); euro 3 (ridotto e gruppi); euro1,50 (scuole, giovani card e family card)