Lorenzo Lotto
a cura di Giovanni Carlo Federico Villa
Scuderie del Quirinale
2 marzo – 12 giugno 2011
Le Scuderie del Quirinale proseguono nella presentazione al grande pubblico dei massimi esponenti dell’arte classica italiana, secondo una tradizione fortemente consolidata dal Presidente, Prof. Emmanuele F.M Emanuele.
Il 2 marzo aprirà al pubblico – fino al 12 giugno – una monografica di Lorenzo Lotto, grande protagonista della stagione artistica cinquecentesca.
Lungo il percorso espositivo, seguendo un criterio cronologico e stilistico, si potranno ammirare, in molti casi per la prima volta esposte in una mostra, anche le grandi pale d’altare (assenti nelle passate esposizioni dedicate a Lotto) tra le quali la Pala di San Nicola della chiesa dei Carmini, la celeberrima Elemosina di Sant’Antonio di Santi Giovanni e Paolo (entrambe a Venezia), il Polittico e la Trasfigurazione di Recanati, le pale di Quinto di Treviso e Asolo, la Pala di San Bernardino in Pignolo e la Trinità di Bergamo, il Polittico di Ponteranica.
Se il primo piano espositivo presenterà le opere più specificamente devozionali, incluse, appunto, le grandi pale di altare provenienti dal Veneto, dalle Marche e dalla Lombardia, negli spazi del secondo piano troveranno posto le opere di carattere profano – su tutte il Trionfo della Castità dei principi Rospigliosi Pallavicini – e i famosi ritratti alcuni dei quali mai esposti prima in Italia e provenienti dai grandi musei internazionali, come il Ritratto di Andrea Odoni dalle collezioni della Regina Elisabetta d’Inghilterra, il Ritratto d’uomo con cappello di feltro da Ottawa, i ritratti dell’Accademia Carrara di Bergamo e della Pinacoteca di Brera, del Metropolitan Museum di New York, della National Gallery di Londra e della Gemaldegalerie di Berlino, solo per citarne alcuni.
L’esposizione prenderà quindi in considerazione tutta la vicenda pittorica ed esistenziale di Lotto, racchiusa entro il triangolo Treviso, Bergamo e alcuni borghi delle Marche, dando conto di come l’artista, nato nel 1480, riuscì, in modo del tutto originale e autonomo, a conciliare gli elementi tradizionali della grande pittura della sua epoca con elementi già fortemente anticipatori dell’età barocca, con risvolti sorprendentemente moderni.
Come sottolinea il Presidente Emanuele: «Nella linea di una politica culturale che da sempre caratterizza le Scuderie del Quirinale e che oggi ci sembra ancora più consona in presenza di una crisi economica che va inopinatamente a discapito del patrimonio artistico italiano, le Scuderie hanno tenuto, in questa occasione più che mai, a lasciare un segno perdurante di conoscenza, tutela e salvaguardia di ogni bene esposto e più ampiamente dell’opera di Lotto presente sul territorio nazionale attivando fin dal
2008, con il supporto delle istituzioni territoriali e di partner fondamentali come BNL, Enel e Lottomatica, complesse campagne di indagini diagnostiche su tutte le opere italiane di Lorenzo Lotto, per andare poi a sanare, con attenti restauri, situazioni di degrado a volte drammatiche».
Hanno inoltre potuto disporre, grazie alla sensibilità e al potenziale tecnologico di Targetti Sankey, di una soluzione a led d’assoluta avanguardia, appositamente sviluppata, per l’illuminazione al migliore livello qualitativo oggi esistente delle opere sia durante l’esposizione in mostra, sia in forma permanente quando queste saranno riposizionate nelle chiese e basiliche, loro sedi di appartenenza.
Di questo articolato complesso di azioni, che prende il nome di "Terre di Lotto" e che è stato realizzato in collaborazione con la Direzione Generale del patrimonio Culturale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con la Società ComunicaMente, fa parte la creazione e la promozione a livello internazionale di veri e propri itinerari culturali lotteschi, la cui attivazione seguirà la mostra, per scoprire le peculiarità non solo artistiche ma anche paesaggistiche, storiche ed eno-gastronomiche dei territori che conservano le opere di Lotto. Nella logica di questo approccio fare in modo che una mostra non si esaurisca con il giorno della chiusura, ma possa proseguire nei luoghi che custodiscono in maniera permanente le opere, va considerato un operato non solo fortemente innovativo, ma anche etico per la creazione di valore socio-economico che può comportare per i territori, oltre che un fattivo contributo alla promozione del Paese.
La mostra nasce dalla collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano e le Regioni Veneto, Lombardia e Marche. In particolare la Regione Marche ha contribuito in modo essenziale non solo alla realizzazione della mostra, favorendo la collaborazione da parte dei principali enti prestatori locali, ma soprattutto attuando di concerto con le Scuderie del Quirinale e la Soprintendenza delle Marche la vasta campagna di analisi scientifiche, restauri e recupero degli itinerari lotteschi, in una sinergia tra enti pubblici di vasta e proficua portata.
Come già avvenuto per Antonello da Messina, per Giovanni Bellini e per Caravaggio, la mostra sarà anche l’occasione per un ampio riesame degli stati conservativi e della tecnica delle opere di Lotto cui verrà dato ampio spazio nel catalogo edito da Silvana Editoriale.
In occasione della mostra, come da consuetudine, i Servizi Educativi-Laboratorio d’arte propongono per gli adulti "spot! lettura guidata di un opera" dall’11 marzo e fino al 10 giugno ogni secondo venerdì del mese alle ore 19; per i ragazzi dai 7 agli 11 anni "Indovina chi?", visita e laboratorio per conoscere la pittura intima e la vita del maestro errante, l’acceso colorismo veneziano e i ritratti carichi di significati nascosti. In programma attività tutti i fine settimana (prenotazioni: 06.39967500; informazioni: www.scuderiequirinale.it )