Undici artisti del Mediterraneo per una drammaturgia urbana lungo 24 ore non-stop
La prima strage anti-semita in Sicilia, la musica africana underground liberata dalla Primavera Araba, il canto del muezzin all’alba dalla Chiesa di San Pietro, la “riconquista dal basso” dei parchi cittadini
Storie di ieri e di oggi per un grande progetto di ricomposizione sociale e civica
MODICA (Rg), 22 agosto 2012 – Se una città intera si fa teatro per cinque atti scenici da un tramonto all’altro, nell’arco di 24 ore, siete a Modica. E’ la sera di venerdì 24 agosto e state per assistere all’inedita performance “I Vespri. Civic Forum in five steps” di Marco Scotini, un originale progetto curatoriale realizzato in collaborazione con il gallerista Corrado Gugliotta de Laveronica Arte Contemporanea, ultimo appuntamento di Modica Miete Culture 2012, il cartellone di eventi progettato dal Comune tramite l’Assessorato alla Cultura.
Di scena, in cinque luoghi-simbolo di Modica, città patrimonio dell’Unesco per il suo mirabile Barocco, saranno undici artisti-performer provenienti dall’area del Mediterraneo che da dieci giorni sono in Sicilia, tra Modica e Catania, per lavorare all’allestimento diffuso dei Vespri. Vengono da Libano, Israele, Egitto, Libia, Croazia, Grecia, Cipro e Francia e sono affiancati da uno staff di collaboratori siciliani e modicani coinvolti nelle varie fasi della produzione artistica. Gli artisti ospiti, fra cui filmakers e intellettuali, sono Adelita Husny-Bey (Italia/Libia, 1985), Amir Yatziv (Israele, 1972), Igor Grubic (Croazia, 1969), Celine Condorelli (Italia/UK 1974), Marianna Christofides (Cipro, 1980), Roy Samaha (Libano 1967), Eric Baudelaire (Francia/Usa, 1973), Wael Naureddine (Libano, 1978), Jean-Marie Straub (Francia, 1933) e Danièle Huillet (Francia, 1936-2006), Stefanos Stivopoulos (Grecia, 1973).
Ai Vespri di Scotini prendono parte anche il C.O.C.A. (Center Of Contemporary Arts), la Comunità Islamica e la Cooperativa Quetzal di Modica, la Marionettistica Fratelli Napoli di Catania, Ernesto Ruta, Mojamed Sayadi, Elisa Turlà, Danilo Correale e Giovanni Virgadavola. Luoghi deputati della 24 ore non-stop de I Vespri di Scotini – un concatenamento di azioni performative come i cinque atti del melodramma verdiano – sono il Teatro Garibaldi, le chiese di San Giorgio e San Pietro, il Palazzo Tommasi Rosso-Tedeschi, il Parco S. Giuseppe ‘U Timpuni’ e la stessa galleria Laveronica.
“I Vespri – dice Marco Scotini per spiegare il suo progetto di teatralizzazione urbana – è pensato appositamente per la città di Modica e immagina la sua spazialità barocca come scena fisica e concreta di una drammaturgia i cui attori saranno gli stessi abitanti assieme agli artisti e al pubblico dell’arte. L’obiettivo è quello di mettere in atto un vero e proprio forum di dibattito pubblico come display di cultura immateriale e antropologica.”.
Forme di ritualità collettiva che trasformeranno Modica, già teatro della prima installazione dedicata al tunisino martire della Primavera Araba premiata in giugno dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in una grande agorà pubblica. “Un progetto di partecipazione civica – prosegue Scotini – di ricomposizione sociale, di nuove soggettività politiche e di cittadinanza ‘dal basso’ che si confronta con l’attuale situazione insorgente del Mediterraneo, dal Nord Africa al Middle East: storie arcaiche, documenti recenti, biografie personali e sedimentazioni culturali saranno al centro di questo evento artistico plurale ed eterogeneo”.
IL PROGRAMMA
Venerdi 24 agosto
ATTO PRIMO
I Vespri, “Civic Forum in five Acts” di Marco Scotini, cominciano alle 19 di Sabato 24 agosto, sulla scalinata della maestosa chiesa di San Giorgio a Modica dove il cantastorie Giovanni Virgadavola intonerà il prologo dello storico Vespro Siciliano.
Quindi il doppio spettacolo diretto da Celine Condorelli "Siamo venuti per dire no" con la Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania. Due atti ispirati al romanzo antifascista "Conversazioni in Sicilia" di Elio Vittorini. Sulla scena i pupi dei Napoli mentre il pubblico, infuriato dalla passività degli attori sul palco, sono gli altri pupi della tradizionale trilogia carolingia che, con molta esperienza di rivolte popolari, guerre e lotta contro le ingiustizie, invitano alla ribellione
ATTO SECONDO
Quadrato alla Palma, Corso Umberto I
“Remission” di Amir Yatziv, Video Mapping Projection e audio sulla facciata di un edificio. Si rievoca il primo e drammatico massacro antisemita consumato in Sicilia. Si tratta della cosiddetta Strage dell'Assunta (15 agosto 1474), quando la comunità cristiana di Modica, fomentata da fanatici predicatori cattolici, causò la morte di 360 ebrei del quartiere Cartellone.
Si prosegue alla Società Operaia di Corso Umberto 157 con il dj Danilo Correale sul tema “Vendetta, vendetta” dedicata alle rivoluzioni nordafricane che, oltre a ribaltare storiche dittature, hanno consentito il fiorire della musica africana underground – rap e reggae, vera colonna sonora delle proteste, mezzo di aggregazione diffuso e condiviso – fino a quel momento proibita dai gerarchi.
25 Agosto
ATTO TERZO
Gabinetto Palazzo di Monforte
9,00-13,00 – Teatro Garibaldi, Corso Umberto I, n. 207
Proiezione di cinque medi e lungometraggi d'autore.
Stefanos Tsivopoulos, Untitled (The Remake), 2007 13 min.
Tema: la dittatura in Grecia negli anni Sessanta e il ruolo della tv nella propaganda.
Wael Noureddine, July trip, 2006, 35 min.
Tema: Documentario in 16 mm girato in Libano durante l’ultima guerra del luglio 2006.
Eric Baudelaire, The Anabasis of May and Fusako Shigenobu, Masao Adachi, and 27 Years without Images, 2011, 66 min.
Tema: il regista e rivoluzionario giapponese Adachi, diretto dal filmaker francese Baudelaide, rievoca gli anni della contestazione mondiale del Nippon Sekigun.
Roy Samaha, Transparent Evil , 2011, 27 min.
Tema: la rivoluzione in Egitto con le immagini dei manifestanti ripresi dai telefonini e inviati sul web in tutto il mondo.
Rinaldo Censi, Jean Marie Straub and Danièle Huillet, Trop tôt, Trop tard, 1981, 104 min.
Tema: uno dei rari film, scrive Serge Daney, cha abbia "filmato il vento". Anche qui i temi delle rivoluzioni arabe.
ATTO QUARTO
14,00 – Palazzo Tommasi Rosso Tedeschi, Corso Umberto I, n 158
Marianna Christofides, Cinema Aurora, Un intervento spaziale a Palazzo Tommasi Rosso
Tema: In un palazzo vuoto, spogliato dei suoi componenti, il visitatore è guidato da stanza a stanza attraverso i cinque atti della struttura di un dramma: esposizione, ascesa dell’azione, climax, azione in discesa, epilogo.
15,30 – Società Operai