Il 23 settembre 2012 riapre lo Stedelijk Museum, il museo di arte contemporanea di Amsterdam

Lo Stedelijk Museum ha annunciato ufficialmente la data della sua riapertura : domenica 23 settembre 2012 il museo accoglierà il pubblico nella sua nuova veste ristrutturata e ampliata.

Il completo rinnovamento dello storico edificio dello Stedelijk (progettato da A. W. Weissman nel 1895) ha convertito gli spazi esistenti in gallerie, permettendo al museo di realizzare la prima esposizione completa della sua collezione permanente di arte moderna, contemporanea e design, considerata una delle più importanti al mondo. Il nuovo, dinamico edificio – progettato da Mels Crouwel della Benthem Crouwel Architects e con una superficie di 10.000m2  fornisce allo Stedelijk nuovi spazi per le sue influenti mostre temporanee, oltre a nuovi servizi. Il design innovativo orienta nuovamente l’intero museo sulla Museumplein di Amsterdam, creando un ampio spazio per il pubblico insieme agli altri importanti edifici nei dintorni: il Rijksmuseum, il Van Gogh Museum e il Concertgebouw.

Il museo ha anche reso noti i dettagli della sua collezione permanente e delle due mostre temporanee inaugurali. Beyond Imagination presenterà nuovi progetti e opere commissionate ad un gruppo di 20 artisti, sia di origine olandese che straniera, oggi particolarmente attivi nei Paesi Bassi. La mostra verrà installata presso le nuove gallerie del secondo piano, e si estenderà nell’auditorium e negli spazi pubblici del nuovo edificio. La prima mostra temporanea, che verrà esposta in una galleria di 1.100m2 collocata nel nuovo edificio, sfrutterà ampiamente questo spazio unico presentando una vasta collezione di opere contemporanee e di installazioni provenienti dalle collezioni di Carl Andre, Rodney Graham, Joan Jonas, John Knight, Barbara Kruger, Melvin Moti e Diana Thater, solo per menzionarne alcuni. Quest’ampia galleria senza colonne fornisce la possibilità alla città di Amsterdam di esporre opere in scala monumentale in uno spazio coperto.

Lo Stedelijk Museum proseguirà nei suoi progetti con la tanto attesa retrospettiva Mike Kelley: Themes and Variations from 35 Years. La mostra aprirà allo Stedelijk il 15 dicembre 2012, per poi trasferirsi nei principali musei d’Europa e d’America.

La collezione permanente

Con la riapertura di uno Stedelijk rinnovato e ampliato, metà del piano terra appartenente allo storico edificio del 1895 sarà dedicato a un’installazione di arti visive dal 1870 al 1960, presentata in una dozzina di gallerie. Nonostante la disposizione sia nel complesso cronologica, l’installazione presenterà le opere suddividendole a seconda dei soggetti rappresentati (paesaggi naturali o cittadini), dei movimenti artistici (Espressionismo), del periodo storico (1913 circa) e secondo altre tematiche. Tra le opere principali, saranno esposti importanti lavori di Vincent van Gogh, Wassily Kandinsky, Ernst Ludwig Kirchner, Franz Marc, Chaïm Soutine, Marc Chagall, Henri Matisse, Piet Mondrian, Theo van Doesburg, Kazimir Malevich, Charley Toorop, Max Beckmann, Jackson Pollock, Asger Jorn, Karel Appel e gli artisti del gruppo CoBrA. Le sale più interne, riparate dalla luce, consentiranno installazioni temporanee di opere su carta (le principali saranno quelle di Malevich per l’installazione inaugurale), e per la notevole collezione fotografica dello Stedelijk.

Design

L’altra metà del pianoterra dell’edificio originario sarà dedicata alla prima, importante installazione che lo Stedelijk dedica al design industriale, al design grafico e alle arti applicate. Suddivisa in tre sezioni principali (lo sviluppo del Modernismo, 1900 – 1950; il Modernismo del dopoguerra, 1950 – 1980; dal post modernismo ad oggi, dal 1980 ai giorni nostri) l’installazione comprenderà cristalleria, ceramiche, gioielli, poster, complementi d’arredo e tessili, con l’intento di sottolineare le mutevoli relazioni tra arti, design e tecnologia contestualmente alle relative idee e ideologie. Benché l’installazione avrà carattere pienamente internazionale e presenterà figure di spicco quali Josef Hoffmann, Ettore Sottsass e Philippe Starck, un’attenzione particolare sarà rivolta a quegli aspetti della storia del design che possono essere particolarmente apprezzati in tre differenti periodi creativi: le opere del De Stijl; i progetti stessi dello Stedelijk (quali la sua importante mostra del 1968 Vormgevers – o Designers); e infine le influenze apportate dallo Stedelijk stesso, in particolare quelle del direttore Willem Sandberg e dello storico designer interno Wim Crouwel (padre dell’architetto del nuovo Stedelijk, Mels Crouwel). Tra le principali opere in mostra, ci sarà la completa Harrenstein Bedroom (1926) di Gerrit Rietveld. Una serie di gallerie collocate nella sala del design e dedicate alle mostre temporanee, aprirà con un’analisi dell’influenza del Bauhaus nei Paesi Bassi, dal design industriale al tessile, alla tipografia e alla fotografia.

Il secondo piano dell’edificio storico presenterà varie esposizioni della collezione rinnovata dello Stedelijk dedicata alle più importanti opere dagli anni ’60 ad oggi. Alcune sale saranno dedicate a opere autografe quali La perruche et la sirène di Henri Matisse, The Beanery di Ed Kienholz, Charlene di Robert Rauschenberg e Bellevue II di Andy Warhol. Altre sale monografiche esporranno invece i lavori di Willem de Kooning, Rineke Dijkstra¸ Marlene Dumas, Barnett Newman, Hanne Darboven e Wolfgang Tillmans. In mostra si troveranno anche preziose opere che non sono state esposte per anni, tra cui quelle di Lee Bontecou, Rene Daniels, Jan Dibbets, Lucio Fontana, Gilbert & George, Philip Guston, Yves Klein, Joseph Kosuth, Brice Marden, Bruce Nauman, Gordon Matta-Clark e Jean Tinguely, così come nuove acquisizioni di Barbara Bloom, Stanley Brouwn, Marlene Dumas, Dan Flavin, Simone Forti, John Knight, Cady Noland, Martha Rosler, Ger van Elk, Danh Vo e Guido van der Werve, per citarne alcuni.

L’architettura del nuovo Stedelijk

Nonostante la nuova struttura sia evidentemente diversa da quella originale, il nuovo edificio dello Stedelijk progettato da Benthem Crouwel rispetta la scala e la cornice dell’antico palazzo del 1895 al quale è direttamente collegato, cosicché le due strutture sono pienamente integrate senza che una comprometta l’altra.

Dall’esterno, il nuovo edificio appare come un volume interamente bianco e liscio, con una forma oblunga e inclinato verso l’alto da una parte supportata da due colonne. Già soprannominato da  molti ad Amsterdam “la vasca da bagno”, questa forma fluttuante, che sulla cima si protende verso l’esterno formando un tetto ampio e piatto, custodisce le gallerie del secondo piano, l’auditorium e gli uffici. Il piano terra, trasparente, è interamente ricoperto di vetro, e ospita l’entrata principale, l’atrio, la libreria e il ristorante.

Il tetto del nuovo edificio ha una sporgenza che crea, a livello del terreno, un’area riparata di 2.000m2 che permette di organizzare attività e di accogliere i visitatori. La nuova piazza e l’orientamento dell’entrata principale sulla Museumplein lancerà più che mai lo Stedelijk nella vita frizzante di Amsterdam. Il design innovativo e di impatto di Mels Crouwel allinea questo nuovo edificio alla storia collezionistica, espositiva e preservatrice del design olandese che da sempre contraddistingue lo Stedelijk.

Una delle caratteristiche notevoli del nuovo edificio riguarda la sua superficie, liscia e bianca, composta da pannelli realizzati con un nuovo materiale composito il cui ingrediente chiave è una fibra sintetica chiamata Twaron®. Solitamente utilizzata per scafi delle barche a motore, yacht da competizione, tele da vela, componenti aerospaziali e industriali e attrezzature sportive come le racchette da tennis e le mazze da hockey, il Twaron viene utilizzato per la prima volta allo Stedelijk come elemento architettonico. Questa fibra non solo dà alla superficie un aspetto liscio e lucido, ma rende la struttura cinque volte più forte dell’acciaio con un peso inferiore alla metà di quello di una convenzionale facciata continua.

Tra le caratteristiche più rilevanti all’interno dell’edificio, si nota un sistema di circolazione che permette ai visitatori di ammirare le mostre su diversi piani senza distrazioni, attraverso delle scale mobili coperte che collegano il livello più basso al secondo piano.

La hall all’entrata del nuovo edificio sarà caratterizzata da due grandi opere di scala architettonica. A Petra Blaisse, direttrice della Inside Outside, è stata commissionata la creazione di una parete in tessuto che ricopra la parte posteriore del ristorante estendendosi fino alla hall, dove si innalzerà per 14 metri accogliendo i visitatori in modo spettacolare. Il produttore olandese di tappeti Desso è incaricato della creazione del particolare tessuto. Nella hall si innalzerà inoltre verso l’alto una delle famose fotografie di Louise Lawler, inconfondibili per via del loro formato alto e ristretto.

Lo Stedelijk Museum

Fondato nel 1874, lo Stedelijk Museum è un’istituzione storica di Amsterdam, dedicata all’arte e al design moderni e contemporanei. Il museo mira ad essere una casa per l’arte, gli artisti e il grande pubblico, dove la produzione artistica sia attivamente conservata, presentata, protetta, rivalutata e rinnovata. Riconosciuto come il detentore di una delle più importanti collezioni di arte moderna e contemporanea nel mondo, lo Stedelijk vanta più di 90.000 opere dal 1870 ai giorni nostri che comprendono pittura, scultura, cinematografia, installazioni, lavori su carta, libri di artisti, fotografia, design grafico, arti applicate e design industriale.