dal 16 giugno al 3 ottobre 2010
La Pinacoteca di Brera propone per la prima volta un confronto fra i capolavori delle sue collezioni storiche e i dipinti di due grandi del Novecento, Alberto Burri e Lucio Fontana.
Una mostra nuova – curata da Sandrina Bandera e Bruno Corà – che permette alle opere dei due straordinari artisti di entrare oggi prepotentemente in Pinacoteca, non per completarne le collezioni, ma per proporre una nuova fruizione dei suoi dipinti più noti, dagli esiti inaspettati. All’allestimento permanente del museo è affiancato, quasi imposto, l’inserimento di alcune opere dei due maestri del XX secolo – tutte di proprietà della Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello e della Fondazione Fontana di Milano – in un vivace e ricco dialogo di confronti, avvicinamenti, opposizioni e contrasti che, seppure non modificando fisicamente l’itinerario, trasforma e arricchisce sostanzialmente di contenuti visivi e spunti di riflessione uno dei principali musei pubblici italiani. Una mostra che dialoga col museo, non lo sostituisce.
Tutte le sale della Pinacoteca – tranne quelle dedicate al Novecento – propongono al pubblico il vis à vis, a volte violento e brutale, a volte immediato e istintivo, a volte solo associativo, fra le opere dei due maestri e le opere braidensi di Lotto, Caravaggio, Raffaello, Bellini, Veronese, Luini, Tintoretto, Foppa, Crivelli, Rubens, Tiepolo, Canaletto… Tante le possibili interpretazioni offerte da un solo primo confronto visivo, che lasciano aperte innumerevoli associazioni, assonanze, opposizioni e connessioni. Tante le letture effettuabili dal solo sguardo, a chiunque esso appartenga, con qualunque prospettiva …
Particolarmente felici appaiono gli accostamenti presentati nella sala di Raffaello e Piero della Francesca, in cui i due capolavori del Rinascimento dialogano puntualmente con la matericità, la struttura formale, la composizione e soprattutto il colore dei maestri del Novecento (Lucio Fontana, Concetto spaziale, 1950; Alberto Burri, Cretto, 1974 e Sacco e Rosso SP2, 1958). A volte il raffronto assimila l’opera moderna a un dettaglio figurativo dell’antica, come avviene nella forma centinata del Bianco Nero Cellotex di Burri, che emerge quasi ritagliato dal fondo nero della fuga prospettica del Ritrovamento del corpo di san Marco di Tintoretto; altre è il solo ritmo, la pausa, la regolarità, il cadenzato ripetersi di statici accoppiamenti, in equilibrata e simmetrica distribuzione spaziale, ad avvicinare Paolo Veronese (Cena in casa di Simone) e i ripetuti tagli del Concetto spaziale. Attese del 1966 di Fontana.
Tutto si combina figurativamente, con una coincidenza inaspettata, nel vis à vis fra l’Annunciazione di Francesco Francia e il Concetto spaziale. Attese del 1959 di Fontana: il blu del cielo, il giallo del sole, il bianco delle nubi, persino lo “s-tagliarsi” delle ali della colomba; tutto si raffronta matericamente, con una rarità inimitabile, nell’avvicinamento fra la Cena in Emmaus di Caravaggio e il Nero SC 3 di Burri: l’assoluta totalità cromatica, il fondo-ombra nerissimo, la materia fibrosa, sfilacciata e ricucita, l’umiltà e la miseria brutalmente esibita.
Suggestivo appare anche l’allestimento, o ri-allestimento, nella sala dedicata alla pittura del XVII secolo, della grandiosa e pionieristica installazione del neon, ideato da Fontana nel 1951 per la IX Triennale di Milano, che grazie ai sofisticati effetti della luce di Wood proietta suggestive fluorescenze sulle opere dell’allestimento permanente.
Riferimenti multicromatici e polimorfi – stoffa, olio, segatura, pietra pomice e tela – del Gobbo bianco di Burri si compendiano nella passeggiata di Fiumana di Giuseppe Pellizza da Volpedo, che conclude questo inedito percorso attraverso la Pinacoteca, fatto di opposizioni apparenti/reali sorprendenti assonanze, fra tradizione e sua rottura, fra rappresentazioni classiche e pure forme assolute, fra tecniche pittoriche accreditate e loro componenti costitutive.
Si ringrazia la Fondazione Puglisi Cosentino che ha favorito la realizzazione della mostra.
Il catalogo, curato da Marina Gargiulo, è edito da Skira.
Pinacoteca di Breravia Brera, 28 – Milano
Orari8.30 -19.15 da martedì a domenica(la biglietteria chiude 45 minuti prima)chiuso lunedì
Prenotazioniper singoli e gruppi tel. 02.92800361 solo per singoli
Attività didattica a cura dei Servizi educativi della Pinacoteca di Breratel. 02.72263219 – 262www.brera.beniculturali.it/Servizi educativi
InformazioniSoprintendenza BSAE Milano Segreteria Soprintendente02.72263203-204 –
sbsae-mi.segreteria@beniculturali.it
Ufficio Mostre ed eventi Marina Gargiulo e Paola Strada 02.72263268 – marina.gargiulo@beniculturali.it
02.72263262 – paola.strada@beniculturali.it
Ufficio Comunicazione grafica e web Marina Gargiulo e Paola Strada con Cesare Maiocchi
Ufficio Stampa Skira:Lucia Crespi, tel. 02 89415532 – 02 89401645, lucia@luciacrespi.it
Registrar Mariacristina Nasoni
Ufficio TecnicoAngelo Rossi
Progetto e direzione dell’allestimento Corrado Anselmi con Antonella Pasquale
Laboratorio di restauro Paola Borghese, Andrea Carini e Sara Scatragli
Laboratorio Fotografico Angela Cavaliere, Patrizia Mancinelli e Roberto Giuranna