Il locale è nato dalla ristrutturazione di una vecchia officina di moto, cercando di proporre un abito trasversale da indossare a tutte le età. Linee semplici ma raffinate, toni sobri con dettagli vivaci, come la carta da parati che fa da sfondo all’elegante bancone bar, perfetto anche soltanto per un aperitivo.
La gestione della sala e della cantina sarà affidata a Francesco Iacono, giovane ischitano con esperienze a Londra e al Ceresio 7. La carta dei vini che ha voluto costruire, ricalca in pieno la filosofia del locale. Accanto a bottiglie note, propone soprattutto vini ed etichette meno conosciuti ma di grande qualità, frutto di un lavoro di ricerca sartoriale soprattutto tra le regioni italiane.
La gastrocrazia da oggi non è più un miraggio ma una gustosa realtà.
Roberto Di Pinto
Napoletano, ha scelto di frequentare la scuola alberghiera alla metà degli anni Novanta affascinato da quello che leggeva nella rivista “Gran Gourmet”.
Le esperienze lavorative cominciano a 16 anni. Ha iniziato come garzone nella pasticceria Scaturchio di Napoli per poi cominciare a conoscere la preparazione dei classici dolci partenopei come sfogliatelle, babà e pastiere. Entra nel mondo Starwood, rinomata catena alberghiera con la quale gira mezzo mondo, a partire dai ristoranti stellati “Fiore” e “Conservatory” di Londra per poi tornare in Italia a Firenze al Grand Hotel.
Tappa importante a Milano con il Diana Majestic ma soprattutto con Nobu prima di approdare a Parigi nel 2000 con Beltramelli, allievo di Marchesi e di Ferran Adrià. Grazie a lui abbraccia nuove tecniche legate alla cucina molecolare, quella sognata da piccolo guardando le grandi riviste.
Prima sous-chef e poi la grande occasione come Chef Executive al Bulgari, a cavallo tra i due ruoli l’incontro che ha cambiato la sua sua visione di cucina, uno stage da Gennaro Esposito nella Torre del Saracino, colui che gli ha fatto riscoprire il valore e la meraviglia della cucina di casa.
Diverse eventi tra cui l’Ambasciata italiana a Lagos in Nigeria e soprattutto “Epicurea” con grandissimi chef come Yannick Alleno a Parigi, Dominique Crenn a San Francisco e Thompson a Bangkok, passando anche nelle loro cucine per arricchire la sua vision curiosa ed aperta.
Ora si sta dedicando al progetto SINE, il primo ed unico ristorante gastrocratico dove raccontare la cucina delle radici e dei sogni.
SINE – Ristorante Gastrocratico
viale Umbria 126 (angolo C.so XXII Marzo)
20135 Milano
sinerestaurant.com / info@sinerestaurant.com
+39 0236594613
Aperto dal lunedì al sabato 12:30 – 15:00 / 19:30 – 23:30 |