RE-M MANTEGNA Accademia Carrara Bergamo

RE-M MANTEGNA
25 aprile – 21 luglio 2019
a cura di Antonio Mazzotta e Giovanni Valagussa
Accademia Carrara Bergamo
Un museo, una mostra.
Accademia Carrara conferma la natura di museo vivo, capace di rileggere e valorizzare l’unicità della propria collezione,
coinvolgendo il pubblico. Nel nome di Andrea Mantegna, viene riaccolta ed esposta per la prima volta in modo permanente,
Resurrezione di Cristo, dopo la straordinaria attribuzione di maggio 2018 e il tour internazionale.

RE-M MANTEGNA: un viaggio lungo più di 500 anni, dal 1492 a oggi, dalla meraviglia della pittura antica all’innovazione
della multimedialità. Un viaggio tra passato, presente e futuro. Da fine aprile a fine luglio 2019 a Bergamo: un’esperienza
multimediale e, insieme, un percorso espositivo nelle sale che, grazie a un allestimento ad hoc, offre al pubblico una
passeggiata storica e artistica che culmina con l’opera di Andrea Mantegna creduta per secoli una copia.
Un avvio sorprendente con un allestimento multimediale, MANTEGNA EXPERIENCE, all’interno dei nuovi spazi della
Barchessa, aperti in occasione di questo appuntamento, grazie alla tecnologia Epson e alla ricerca multimediale di
Museyoum. Un’esperienza affascinante, la tecnologia a servizio dell’arte e dell’emozione. La Resurrezione di Mantegna, la
sua storia, la scoperta, l’eco internazionale, il tour all’estero, in una narrazione evoluta e tecnologicamente avanzata.
La mostra prosegue poi all’interno delle sale del museo con un nuovo disegno espositivo che evidenzia alcuni capolavori,
conducendo il visitatore attraverso un itinerario nei secoli della pittura, tra i segreti dei grandi maestri, come Jacopo e
Giovanni Bellini, approfondendo aspetti di storia e di arte intorno a Mantegna.
RE-M MANTEGNA analizza inoltre alcuni aspetti, anche grazie a numerosi materiali didattici, legati al collezionismo, con una
sala dedicata a Guglielmo Lochis donatore del Mantegna, alle tecniche di restauro e alle alterne vicende di alcune opere,
erroneamente attribuite o mutile o disperse, di cui la Resurrezione e la sua recente vicenda è un felice e auspicabile esempio.

MANTEGNA EXPERIENCE La storia di un dipinto, l’attenzione ai dettagli, l’alterna vicenda critica, dalla sfortuna alla
“riscoperta” grazie agli studi di Giovanni Valagussa, conservatore di Accademia Carrara. La piccola croce che unisce due
tavole: Resurrezione di Cristo con Discesa al Limbo. E poi l’eco mondiale, i commenti, le prime pagine dei giornali, il restauro,
il tour internazionale tra Londra e Berlino e il ritorno a casa. Un’esperienza straordinaria sviluppata grazie alla tecnologia
Epson e alla ricerca multimediale di Museyoum.

la scoperta dell’opera, il restauro, il tour mondiale
Il restauro della tavola di Mantegna, preceduto da una vasta campagna di diagnostica alla quale hanno contribuito
diversi istituti di ricerca, è durato sei mesi ed è avvenuto all’interno del percorso museale. In un box vetrato allestito in
una sala, i visitatori hanno avuto la possibilità di seguire in diretta ogni fase dell’intervento realizzato da Delfina
Fagnani. I materiali di studio e le immagini tecniche verranno presentati in modo da illustrare l’assetto originale del
dipinto, nelle dimensioni reali, con i chiodi e le traverse sul retro (ora mancanti), tutti elementi importanti ai fini della
ricostruzione della sua storia. (sala 7 AC)

la Resurrezione
La tavola dipinta a tempera e oro è stata datata, grazie alla recente attribuzione, al 1492. Il soggetto (e titolo) è la
Resurrezione di Cristo, nel momento dell’uscita trionfante dal sepolcro con in mano un vessillo crociato, tra lo sconcerto
dei cinque soldati che hanno espressioni di meraviglia. Di qualità molto interessante appare soprattutto la descrizione
dello strapiombante paesaggio roccioso, che forma un altissimo sperone obliquo incombente dietro la figura di Cristo e
un terrazzo sporgente in primo piano sorretto da una sorta di grandioso arco naturale, sopra il quale l’intera scena si
svolge.
In mostra l’opera è esposta in modo tale che il visitatore ne percepisca la fisicità e possa aver accesso anche al retro
dove si legge, in alto al centro, la scritta Andrea Mantegna in una bella grafia capitale, tracciata a penna o con un sottile
pennello. (sala 8 AC)

l’aspetto e l’assetto originari
Grazie alla tecnologia sarà possibile rievocare l’aspetto originario dell’opera, integrandola virtualmente con la parte
sottostante Discesa al Limbo e la fascia a sinistra mancante, nota attraverso una copia antica conservata ai Musei
Civici di Padova. Verranno infine illustrate le ipotesi sulla collocazione originaria dell’opera nel Castello di San Giorgio a
Mantova e sarà proposto un mosaico di derivazioni antiche, a testimonianza della grande fortuna della composizione
mantegnesca. (sala 9 AC)

Andrea Mantegna, dopo essere stato testimone del nostro patrimonio e avere idealmente unito a Bergamo con due
capitali internazionali come Londra e Berlino, torna nelle sale di Accademia Carrara. Per celebrare questo ritorno e, una
volta di più, la sua straordinaria attribuzione, il museo invita a una mostra coinvolgente: un’occasione per rileggere la
collezione, frutto della generosità di tanti donatori e un percorso di sorpresa, esperienza e innovazione.
Accademia Carrara dalla riapertura del 2015 a oggi, ci ha insegnato molto e ora con RE-M Mantegna, grazie ai
linguaggi della contemporaneità, attraverso il sapere divulgativo dell’innovazione, ci auguriamo possa raccontare,
coinvolgendo, sempre più persone, penso in particolare agli studenti e ai giovani.
Giorgio Gori presidente Fondazione Accademia Carrara e sindaco di Bergamo

Il Mantegna torna a casa e Bergamo lo accoglie con una mostra che saprà rendere onore alla bellezza di tutti i suoi
dettagli, raccontandone la storia e le intricate vicende critiche. L’esposizione si allarga anche al contesto in cui
Mantegna si formò e diventa occasione per riscoprire e ammirare ancora una volta le collezioni della Carrara. Il museo
conferma così la volontà di partire sempre dal patrimonio, il nostro tesoro più grande, che deve sempre essere oggetto
di studio, ricerca e valorizzazione, metodo che ha portato, proprio in Carrara, a un risultato davvero straordinario.
Nadia Ghisalberti assessore alla cultura Comune di Bergamo

Il terzo dipinto di Mantegna delle collezioni dell’Accademia Carrara, dopo un tour internazionale – Londra, The National
Gallery; Berlino, Gemäldegalerie, in occasione delle due edizioni della mostra Mantegna and Bellini– rientra a
Bergamo. Dedicata a questo ritorno un’esperienza innovativa attende il pubblico che verrà ammaliato da un progetto ad
alta tecnologia che traccerà il percorso dell’attribuzione, del collezionismo, della diagnostica, del restauro, oltre
all’ipotesi della collocazione originaria del dipinto. Un ritorno che mette in piena luce il mondo in cui si iscrive l’opera di
questo grande artista del Rinascimento. Un’esperienza che, esaltando la ricchezza dei contenuti, sarà capace di
coinvolgere i visitatori di ogni età. La mostra dedicata al ritorno di Mantegna inaugura un nuovo spazio del museo, la
Barchessa. Dopo la realizzazione della piazza, il recupero dell’ala destra della sede storica completa il complesso
museale con una sala di duecento metri quadrati, e un sistema di ambienti di servizio, vocati a ospitare progetti
espositivi, proiezioni cinematografiche e multimediali, convegni, conferenze, ospitalità, tutte attività che qualificano la
vita della Carrara come museo moderno. La ristrutturazione dei nuovi spazi si deve alla generosità e alla cura
dell’impresa Vitali. Il progetto è di Attilio Gobbi.
Maria Cristina Rodeschini direttore Fondazione Accademia Carrara

La nuova, importante attribuzione della Resurrezione di Mantegna nelle raccolte della Carrara ci obbliga a considerare,
una volta di più, la collezione come fonte di conoscenza, e di cercare nelle sue raccolte dipinti dalle vicende analoghe:
vengono così a crearsi nuovi e insperati dialoghi tra le opere. La Resurrezione – oltre al suo San Bernardino e alla
Madonna con il Bambino – permette di rappresentare nelle sale ancora meglio il percorso del grande artista padovano
e in generale dell’arte veneta della fine del Quattrocento.
Antonio Mazzotta co-curatore della mostra

Il catalogo scientifico di un museo, scritto da chi in quello stesso museo lavora, è un’occasione unica per riprendere in
mano questioni aperte e farle diventare opportunità di migliore conoscenza. Aver intrapreso il volume sui dipinti del
Trecento e del Quattrocento ci ha permesso di studiare bene un’opera che, da centocinquant’anni ritenuta una copia o
un lavoro di bottega, si è rivelata essere invece la metà superiore di una ben nota tavola di Andrea Mantegna. Vincente
in questa storia è stata sicuramente una modalità di analisi moderna dei dipinti che, sulla scia del metodo morelliano
della ricerca positiva degli indizi, ha fatto convergere una molteplicità di osservazioni, che raccolgono i pareri più antichi
sull’opera, ma anche valutazioni e materiali sul supporto, come pure di indagine ottica e radiografica, fino ad arrivare a
un risultato complessivamente dimostrabile per via stilistica, principalmente, ma anche oggettiva.
Giovanni Valagussa co-curatore della mostra e conservatore Accademia Carrara

Accademia Carrara è il museo più importante di Bergamo e noi siamo orgogliosi di aver contribuito al completamento
della Barchessa, un’opera di fondamentale importanza per la diffusione della cultura e dell’arte nella nostra città. Le
nuove sale saranno spazi moderni e flessibili, sia dal punto di vista funzionale sia tecnologico, qui potranno essere
allestite mostre, ma anche convegni e attività educative. Crediamo che la cultura sia uno dei drivers fondamentali per
lo sviluppo e la crescita delle nostre comunità, ma anche uno straordinario punto di forza per lo sviluppo del nostro
paese. Sostenere Accademia Carrara, significa credere nei giovani e investire sul loro futuro, proprio come nostro
padre Emilio ci ha insegnato e al quale viene dedicata quest’opera. Un ringraziamento particolare va a tutti coloro che
hanno collaborato con medesimo spirito e altrettanta passione; ai nostri tecnici, ai progettisti, alla direzione lavori e a
tutte le aziende partners (Ceramiche Frattini, Chimiver, ENS Srl, BMG, Torri Massimo e Vetraria Imagna) che in
quest’opera hanno espresso il massimo delle competenze e della loro professionalità, requisiti fondamentali per la
restituzione di una rinnovata Barchessa alla città di Bergamo.
Massimo Vitali presidente Vitali SpA

Siamo molto felici di poter contribuire a questa importante mostra dove la tecnologia svolge un ruolo fondamentale per
rendere ancora più viva e coinvolgente questa meravigliosa storia di scoperta e di cultura. Epson Italia fa parte del
gruppo Epson, leader mondiale nell’innovazione, che pone una particolare attenzione all’ambiente in cui opera sia dal
punto di vista ambientale sia sociale. Per questo Epson Italia è impegnata da anni sul fronte della CSR (Responsabilità
Sociale d’Impresa) con la partecipazione e la promozione di iniziative di alto livello culturale, nei quali la tecnologia
Epson possa apportare un contributo di eccellenza in termini di innovazione.
Silvia Macchi marketing services manager Epson Italia

RE-M MANTEGNA
25 aprile – 21 luglio 2019
a cura di Antonio Mazzotta e Giovanni Valagussa
catalogo Skira
tecnologia Epson
ricerca multimediale Museyoum
allestimento Mauro Piantelli – De8 Architetti
La riapertura della Barchessa è stata resa possibile grazie a Vitali SpA,
il progetto architettonico è di Attilio Gobbi.
Accademia Carrara Bergamo
piazza Giacomo Carrara, 82 Bergamo
www.lacarrara.it